De Martino tenta di darsi fuoco in diretta

[gagio87]

Tenta di darsi fuoco in diretta su Raidue
Nicola De Martino voleva leggere un comunicato per denunciare
il dramma della «custodia esclusiva» dei figli di separati




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Nicola De Martino durante il programma, dopo il suo tentativo di darsi fuoco (Arcieri)
ROMA - Dramma in diretta questa sera a «Tg2 dieci minuti», dove un uomo che solo pochi giorni fa ha potuto rivedere il figlio dopo anni di separazione, a causa dei dissidi con la moglie, ha estratto una bottiglietta bianca e ha dichiarato: «Questa è benzina - ha detto, versandosi addosso del liquido - mi do fuoco se lei non legge questa» ha urlato al conduttore Maurizio Martinelli. Immediato l'intervento delle persone presenti in studio: in quattro, tra cui lo stesso Martinelli, hanno immobilizzato l'ospite e gli hanno tolto la bottiglia e l'accendino di mano.

LA DENUNCIA - De Martino voleva denunciare la condizione della «custodia esclusiva» dei figli di genitori separati. Recatosi in Australia per recuperare suo figlio affidato alla madre l'uomo è stato arrestato e ha potuto rivedere il figlio solo una volta che questo è diventato maggiorenne. «Chiedo scusa ma io questo gesto l'ho fatto per gli altri e non per me», ha detto l'uomo prima della fine della trasmissione.
L'INSULTO - Per concludere il parapiglia, una voce fuori campo ha lanciato un insulto all'indirizzo di De Martino: «Lei è un pezzo di merda», si è chiaramente udito mentre scorreva la sigla finale del programma.
LA SPIEGAZIONE DI MARTINELLI - «Ho provato a togliere all'uomo l'accendino dalle mani: chiunque avrebbe cercato di farlo, per fortuna, con l'aiuto dei tecnici di studio, ci sono riuscito». Così Maurizio Martinelli, conduttore della rubrica del Tg2 «Dieci minuti» racconta come ha provato a fermare De Martino. ««Avevamo concordato con De Martino gli argomenti da trattare prima della trasmissione - spiega il conduttore - perchè essendo presente in studio anche il figlio, ritenevamo giusto adottare particolari cautele, per esempio evitando che si offendesse la madre. Sia il padre che il figlio avevano letto il copione, quando siamo entrati in studio, in maniera molto serena». Dopo un paio di domande, continua Martinelli, «l'uomo ha tirato fuori dall'interno della giacca, un flacone bianco, forse una bottiglia di shampoo, si è versato il contenuto sul petto, poi ha preso un accendino e un pezzo di carta minacciando di darsi fuoco. A quel punto Martinelli e i tecnici sono riusciti a togliergli l'accendino. De Martino zuppo di solvente - conclude Martinelli - chiedeva di leggere due o tre cartelle con alcune richieste di carattere normativo. Sono riuscito a convincerlo a sintetizzarle in alcuni punti».
MAZZA: ORGOGLIOSO DI MARTINELLI - «Ho vissuto dieci minuti di apprensione, come tutti i telespettatori, forse anche un po' di più in quanto direttore del Tg2. Ma mi sono subito confortato per la prontezza e la bravura del conduttore, Maurizio Martinelli, e del personale di studio che hanno bloccato l'ospite che minacciava di compiere un gesto folle». Così il direttore del Tg2, Mauro Mazza, racconta le emozioni vissute durante la puntata di questa sera della rubrica "Dieci minuti". «Sono molto orgoglioso della prova di prontezza e di professionalità di Martinelli - conclude Mazza - che è riuscito a riportare la calma in studio senza interrompere il programma e che ha spinto anche l'ospite a chiedere scusa ai telespettatori».




07 dicembre 2006

[eretico]

Abolire la diretta?
Perquisire gli ospiti?
Pretendere una visita psichiatrica preventiva?
Assegnare una medaglia d'oro a Martinelli?
Licenziare Mazza?
Defenestrare il televisore e mettersi a leggere un buon libro?
Fate voi. Io sono per tutti questi provvedimenti.

[Darthè]

Le cose non sono andate esattamente così.
I
martinelli è intervenuto ma a togliere l'accendino al padre è stato il figlio che successivamente ha esortato il padre a non ripetere più quel gesto estremo.

II
l'insulto a De Martino è stato vergognoso e si è sentito benissimo e questo
mi induce ad un pessimo giudizio che peraltro già avevo su tutta la Rete due.

III
Non capisco perchè il giornalista ha chiesto a De Martino di scusarsi quando è del tutto evidente che solo una persona visibilmente emozionata e completamente fuori di senno può compiere un gesto così estremo quale il tentativo di togliersi la vita dandosi fuoco e non credo che in quel momento avesse voluto danneggiare qualcuno ma soltanto richiamare l'attenzione
su un fatto drammatico. Non si possono giustificare questi atti ma neppure insultare una persona che era sconvolta e nei confronti della quale mi sarei aspettato maggiore umanità da parte del giornalista.

IV
Mi ha commosso De Martino quando si è scusato con i telespettatori ma ha aggiunto visibilmente commosso che aveva compiuto quel gesto non per un proprio tornaconto ma per le altre persone che soffrono del medesimo problema vissuto drammaticamente da lui ed ora per fortuna risolto.

V
In una tv sempre più artefatta ho avuto il sospetto all'inizio che fosse tutta una sceneggiata ma le parole di De martino erano molto sentite e mi sono meravigliato che raidue abbia tarsmesso un programma in diretta poichè da anni tutto viene registrato in Rai a quanto mi risulta per evitare sorprese
e abbiamo spesso visto tagli e censure come in latro celebre episodio avvenuto proprio sulla seconda rete a danno del candidato della lista dei senza volto.

VI
Infine un'ultima considerazione vorrei farla a proposito delle "trasmissioni del dolore": di fronte alle telecamere è facile vedere i conduttori e persino presentatori miliardari sensibilissimi ai problemi della gente, ai dtammi, tutti moltio cristiani con lo sguardo commosso, tutti comprensivi ma non appena le telecamere vengono spente si sente di tutto a dimostrazione che la preoccupazione maggiore non è il problema di chi soffre, di chi vive drammi, non sono le parole di conforto e sostegno ma innanzitutto la propria poltrona, il proprio posto di lavoro e non mi riferisco al caso specifico ma in generale al mondo dello spettacolo e del giornalismo televisivo.

VII
La televisione non deve censurare ma mostrare la realtà e in questo senso quel gesto è un gesto vero, l'unico raggio di verità di una televisione che mistifica in genere la realtà , la stravolge, la censura, ne inventa altre, quelle dei reality, dei film dove i poliziotti ed i preti sono sempre gentili e disponibili ad aiutare gli altri: un mondo stravolto ad uso e consumo del potere, degli aristocratici, del clero e della borghesia. Il giornalista che ha intervistato De Martino dovrebbe essere orgoglioso della intervista che ha realizzato perchè questa è stata un'intervista vera, un pezzo della realtà portata in uno studio televisivo con tutta la sua drammaticità ma anche con tutta la sua verità merce assai rara nelle tv del potere.La verità, i drammi , non si devono vedere negli studi televisivi? Purtroppo queste cose accadono ogni giorno e è dovere dei giornalisti non censurare o prendersela con le vittime di questi drammi ma
svolgere un ruolo sociale: quello di chi vuole capire e far comprendere al pubblico il dramma che vivono molte persone e cercare di porre rimedio alle loro sofferenze evidenziando i problemi di questa decadente società capitalista.

[eretico]

La prossima volta assisteremo ad un suicidio in diretta, a mano armata. In un orario di massimo ascolto , quando davanti alla tv ci sono tanti minori.
Chi dovremo ringraziare di questo?

Concordo col tuo punto VI. La 'tv del dolore personale' è artificiosa, ipocrita e violenta. Chi la fa si dovrebbe vergognare più di chi la guarda.

Non concordo invece col tuo punto VII. La tv non deve mostrare la realtà sempre, comunque, e a tutti i costi.
Sempre e comunque la tv deve invece rispettare la sensibilità degli utenti, in special modo quelli innocenti ed irresponsabili per il degrado della realtà stessa, cioè i minorenni.
Qundi la diretta va abolita, e le immagini più crude vanno trasmesse a tarda ora e con preavviso, come si fa coi films.

L'insulto a De Martino è comprensibilissimo. Il suo gesto è stato un colpo di mano ignobile, evidentemente premeditato e tutt'altro che istintivo.
Ha tradito gli accordi e la fiducia concessagli.
Ha offeso milioni di telespettatori e umiliato suo figlio minorenne presente al fatto.
Si capisce anche perchè uno così abbia fallito il suo rapporto di coppia. E' quel che si dice 'un caratteriale', immaturo e squilibrato.

[Kronos]

http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/...llo.srv?id=154

potete vederlo da voi

[Airbus]

ma chi ha detto pezzo di merda?


avessero cacciato un porcone avrebbero oscurato la rete


meglio un omicidio hce non una bestemmia ricordatelo, in quest'italia teocratica

[eretico]

http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/...llo.srv?id=154

potete vederlo da voi

Ecco un'altra prova dell'ipocrisia di tanti giornalisti, anche Rai.
Chiedono (giustamente) che l'esaltato si scusi col pubblico per il suo gesto violento ed offensivo, e poi, invece di cestinare l'evento ed il suo autore, lo rimettono in vetrina, in esibizione duratura o perenne, e universale.
Io mi chiedo cos'abbiano nel cranio certi giornalisti.

[Kronos]

ma chi ha detto pezzo di merda?


avessero cacciato un porcone avrebbero oscurato la rete


meglio un omicidio hce non una bestemmia ricordatelo, in quest'italia teocratica

il conduttore stesso.

Va comunque detto che il problema affrontato nella trasmissione è serissimo...purtroppo l'intervistato ha perso la testa (chissà che ha passato però...)

[eretico]

Va comunque detto che il problema affrontato nella trasmissione è serissimo...purtroppo l'intervistato ha perso la testa (chissà che ha passato però...)

Io mi chiedo invece chissà che hanno passato la moglie ed il figlio, negli anni di convivenza con quel siffatto personaggio.

[Darthè]

Io mi chiedo invece chissà che hanno passato la moglie ed il figlio, negli anni di convivenza con quel siffatto personaggio.

Il tuo giudizio su De Martino mi sembra ingiusto. Non credo che una persona una mattina si alzi e si domandi: cosa faccio oggi? Mi dò fuoco per fare un dispetto a mio figlio e ai telespettatori. Il suo gesto è sbagliato ma chiediamoci chi lo ha indotto a quelle estreme conseguenze: una società profondamente malata nella quale i soli valori ammessi sono quelli del denaro e della roncorsa frenetica al potere, i valori della falsità e dell'ipocrisia.Quel gesto pur sbagliato era un gesto vero di una persona disperata che va aiutata e non criminalizzata oltre misura e pesantemente offesa.Il suo gesto mi ha commosso perchè non lo ha fatto per un interesse personale ma per sollevare il problema, un dramma che vivono altre persone che come lui hanno sofferto enormemente per leggi crudeli ed una burocrazia disumana.L'ipocrisia della tv del dolore ha raggiunto livelli stratosferici; ci sono conduttori miliardari spesso ai quale palesemente non importa nientedei problemi dello sfi...to di turno ma che regitano la parte delle persone sensibili, dei cattolici dediti giorno e notte ai problemi degli emarginati e non appena le telecamere si spengono si capisce perfettamente che la loro preoccupazione maggiore è di altro genere.Pensiamo a tutti quei conduttori miliardari che invitano le pensionate al minimo o gli studenti precari a donare somme di denaro mentre loro che guadagnano miliardi e che potrebbero compiere un bel gesto non danno assolutamente niente o danno cifre irrisorie come sentii anni fà durante un talk shoh quando un personaggio che guadagna miliardi in un solo anno si gloriò di aver donato 20 milioni, cifra ridicola che gli valse solo come pubblicità.Sulla violenza in tv mi sembra molto ipocrita il moralismo cattolico per il quale la violenza da bandire è solo quella di un certo tipo, dei "problematici" e non quella che si vede ogni giorno ad esempio nei telegiornali quando vengono enfatizzati a dismisura alcuni delitti compiuti da estracomunitari o quelli compiuti da fondamentalisti mentre vengono taciuti i crimini contro l'umanità, gli eccidi degli usa. Se un minore assiste ad un film usa vede spesso tanta di quella violenza e volgarità da rabbrividire ma guarda a caso per quella violenza impressionante nessun cattolico alza gli scudi a difesa dei minori poichè quella è la cultura della borghesia, del machismo, della famiglia non importa se il modello è il padrino o l'agente segreto che compie torture ed eccidi, l'importante è il rapporto padre figlio, la patria, la religione cattolica o protestante e la criminalizzazione della Cina e lo scontro tra civiltà infarcito ogni tre secondi da parolacce, urla, violenza, omicidi, torture.Trovo molto più violento il comportamento dela mussolini che a porta a porta urla: "Sono fascista e sono orgogliosa di esserlo!" o di berlusconi che ha detto: "il comunismo ha portato solo terrore e morte, i comunisti cinesi bollivano i bambini e li mangiavano" piuttosto che un gesto esasperato ma vero come quello di De Martino. L'ipocrisia purtroppo in questo schifo di paese abbonda come la mafia, le morti bianche, i Cpt lager, la disoccupazione di massa, la corruzione e la violazione dei principali diritti umani.