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  1. #91
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    Predefinito Rif: 10 FEBBRAIO RICORDO DELLE FOIBE

    i crimini vanno contestualizzati. parlare delle foibe senza parlare dei crimini che le hanno preceduto è intellettualmente e moralmente scorretto. significa estrapolare un crimine per mitizzarlo.
    inoltre, se c'e' il 10 febbraio per le foibe, dov'e' la data per i crimini di mussolini e del regio esercito contro le minoranze allogene ed alloglotte? quando è stata istituita una giornata di questo tipo?

  2. #92
    ex unalei
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    Predefinito Rif: 10 FEBBRAIO RICORDO DELLE FOIBE

    Citazione Originariamente Scritto da degnicarando Visualizza Messaggio
    i crimini vanno contestualizzati. parlare delle foibe senza parlare dei crimini che le hanno preceduto è intellettualmente e moralmente scorretto. significa estrapolare un crimine per mitizzarlo.
    inoltre, se c'e' il 10 febbraio per le foibe, dov'e' la data per i crimini di mussolini e del regio esercito contro le minoranze allogene ed alloglotte? quando è stata istituita una giornata di questo tipo?
    Quello che dici e’ condivisibile , sennonche’ QUESTO 3D , nelle intenzioni di chi l’ha aperto , era ed e' quello di COMMEMORARE quelle che anche tu chiami " vittime " di quei tragici eventi .

    Quindi , se l’argomento e’ di tuo interesse, puoi ampliare la discussione su quel periodo storico , aprendo uno specifico topic .
    .

    Buona giornata .

  3. #93
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    Predefinito Rif: 10 FEBBRAIO RICORDO DELLE FOIBE

    Citazione Originariamente Scritto da unalei Visualizza Messaggio
    Quello che dici e’ condivisibile , sennonche’ QUESTO 3D , nelle intenzioni di chi l’ha aperto , era ed e' quello di COMMEMORARE quelle che anche tu chiami " vittime " di quei tragici eventi .

    Quindi , se l’argomento e’ di tuo interesse, puoi ampliare la discussione su quel periodo storico , aprendo uno specifico topic .
    .

    Buona giornata .
    Credo sia meglio fare così.
    Da parte mia, fatta qualche precisazione, capendo che il discorso mi avrebbe portato molto lontano, mi sono fermato.

    Di massacri l'umanità ne ha subiti molti, quello era il giorno del ricordo degli italiani infoibati, giusto parlare d'essi, nche se fare distinzioni fra le vittime
    italiane, ebree od armene non mi pare giusto.

    Il genocidio é atto di tale rilevanza che ogni uomo si deve sentire toccato nel vivo da delitto : ci preoccupiamo per come viene macellata l carne e restiamo insensibili che sul pianeta avvengano certe cose?

  4. #94
    ex unalei
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    Predefinito Rif: 10 FEBBRAIO RICORDO DELLE FOIBE

    Citazione Originariamente Scritto da yure22 Visualizza Messaggio
    Credo sia meglio fare così.
    Da parte mia, fatta qualche precisazione, capendo che il discorso mi avrebbe portato molto lontano, mi sono fermato.

    Di massacri l'umanità ne ha subiti molti, quello era il giorno del ricordo degli italiani infoibati, giusto parlare d'essi, nche se fare distinzioni fra le vittime
    italiane, ebree od armene non mi pare giusto.

    Il genocidio é atto di tale rilevanza che ogni uomo si deve sentire toccato nel vivo da delitto : ci preoccupiamo per come viene macellata l carne e restiamo insensibili che sul pianeta avvengano certe cose?
    Giuste parole .

    Se nessuno piu' avra' da significare il proprio cordoglio e ricordo per quelle vittime , tra qualche giorno questo 3D verra' chiuso avendo esaurito la sua funzione .

  5. #95
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    Lightbulb Re: Rif: 10 FEBBRAIO RICORDO DELLE FOIBE

    OGGI 10 FEBBRAIO 2020 - Festa liturgica di Santa Scolastica Vergine, sorella di San Benedetto Abate da Norcia, nonché «Giorno del ricordo» delle vittime delle foibe - RICORDIAMO nuovamente le vittime istro-venete e giuliano-dalmate delle foibe (tra le quali, oltre a centinaia di uomini, donne e bambini/e innocenti, anche decine di sacerdoti cristiano-cattolici uccisi in odio alla vera fede) e dell'esodo di massa nonchè l’eroico cardinale cattolico croato Alojzije Viktor Stepinac (Krašić, 8 maggio 1898 – Krašić, 10 febbraio 1960), difensore, prigioniero e martire della Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana in Croazia, R.I.P.

    Réquiem aetérnam dona eis, Dómine, et lux perpétua lúceat eis. Requiéscant in pace. Amen.






    Preghiera per le Vittime delle Foibe - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/p...elle-foibe-20/
    «Preghiera per le Vittime delle Foibe 10 febbraio 2020
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Preghiera per le Vittime delle Foibe

    O Dio, Signore della vita e della morte, della luce e delle tenebre, dalla profondità di questa terra e di questo nostro dolore noi gridiamo a Te. Ascolta, o Signore, la nostra voce. “De profùndis clamàvi ad te, Dòmine; Dòmine, exàudi vocem meam”.
    Oggi tutti i Morti attendono una preghiera, un gesto di pietà, un ricordo di affetto. E anche noi siamo venuti qui per innalzare le nostre povere preghiere e deporre i nostri fiori, ma anche apprendere l’insegnamento che sale dal sacrificio di questi Morti. E ci rivolgiamo a Te, perché Tu hai raccolto l’ultimo loro grido, l’ultimo loro respiro.
    Questo calvario, col vertice sprofondato nelle viscere della terra, costituisce una grande cattedra, che indica nella giustizia e nell’amore le vie della pace.
    In trent’anni due guerre, come due bufere di fuoco, sono passate attraverso queste colline carsiche; hanno seminato la morte tra queste rocce e questi cespugli; hanno riempito cimiteri e ospedali; hanno anche scatenato qualche volta l’incontrollata violenza, seminatrice di delitti e di odio.
    Ebbene, Signore, Principe della Pace, concedi a noi la Tua pace, una pace che sia riposo tranquillo per i Morti e sia serenità di lavoro e di fede per i vivi.
    Fa che gli uomini, spaventati dalle conseguenze terribili del loro odio e attratti dalla soavità del Tuo Vangelo, ritornino, come il figlio prodigo, nella Tua casa per sentirsi e amarsi tutti come figli dello stesso Padre.
    Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo Nome, venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà.
    Dona conforto alle spose, alle madri, alle sorelle, ai figli di coloro che si trovano in tutte le foibe di questa nostra triste terra, e a tutti noi che siamo vivi e sentiamo pesare ogni giorno sul cuore la pena per questi Morti, profonda come le voragini che li accolgono.
    Tu sei il Vivente, o Signore, e in Te essi vivono. Che se ancora la loro purificazione non è perfetta, noi Ti offriamo, o Dio Santo e Giusto, la nostra preghiera, la nostra angoscia, i nostri sacrifici, perché giungano presto a gioire della splendore del Tuo volto.
    E a noi dona rassegnazione e fortezza, saggezza e bontà. Tu ci hai detto: “Beati i misericordiosi perché otterranno misericordia, beati i pacificatori perché saranno chiamati figli di Dio, beati coloro che piangono perché saranno consolati, ma anche beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati in Te, o Signore, perché è sempre apparente e transeunte il trionfo dell’iniquità.
    O Signore, a questi nostri Morti senza nome, ma da Te conosciuti e amati, dona la Tua pace. Risplenda a loro la luce perpetua e brilli la Tua luce anche sulla nostra terra e nei nostri cuori. E per il loro sacrificio fa che le speranze dei buoni fioriscano.
    Domine, coram te est omne desiderium meum et gemitus meus te non latet. Amen
    Mons. Antonio Santin, Arcivescovo di Trieste-Capodistria, 1959.»
    http://www.centrostudifederici.org/w...ione-foiba.png






    L?occupazione titina di Pola - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/l...e-titina-pola/
    «L’occupazione titina di Pola 10 febbraio 2020
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 14/20 del 10 febbraio 2020, Santa Scolastica
    L’occupazione titina di Pola
    “Così fotografai le atrocità di Tito a Pola”.
    Nell’anniversario degli eccidi perpetrati dai partigiani titini alla fine della Seconda guerra mondiale, quando decine di migliaia di italiani furono trucidati nella cavità carsiche, la testimonianza del centenario padre Germano: io, sul campanile sotto le bombe.

    «Quando gli anglo-americani bombardavano Pola, io non correvo nei rifugi sotto la roccia ma sulla cima del campanile: da lassù ho fotografato la storia». La tempra con cui affrontò la seconda guerra mondiale, quando ancora Pola e tutta l’Istria erano italiane, l’anziano frate la dimostra intatta oggi, a 100 anni suonati lo scorso 21 gennaio.
    Francescano, padre Germano (al secolo Mario Diana, nato in Friuli nel 1913) arrivò nel capoluogo istriano nel 1939 e con sei confratelli operò nella parrocchia di Sant’Antonio, il cui snello campanile svetta tuttora di fianco all’Arena, in riva all’Adriatico.
    Quelli di Pola – racconta – sono stati gli anni più belli della mia vita, ma anche i più terribili». Perché se i ricordi della Grande guerra scivolano via dalla sua memoria di bambino, quelli della seconda restano marchiati a fuoco, soprattutto i giorni dell’occupazione titina, quando in Istria e Dalmazia per ordine del maresciallo comunista le epurazioni di italiani infuriano. «La guerra era finita, tutta Italia festeggiava, solo noi passavamo dal fascismo a una dittatura più orrenda».
    Un paradosso storico che nella vita del francescano si materializzò in una pistola puntata alla schiena:
    «Era il 1945, le due di notte, al convento suonarono alcuni soldati di Tito, la città in quei giorni di “pace” era percorsa dal terrore dei rastrellamenti. Cercavano Mattioli Ermanno, maestro, “colpevole” di essere il cognato del prefetto… In quei giorni eravamo tutti “colpevoli” di qualcosa, l’obiettivo reale era eliminare in fretta tutti gli italiani».
    Il maestro Mattioli era davvero nascosto nelle stanze dell’orfanotrofio gestito dai francescani, insieme ad altre decine di polesani, nel tentativo di salvarsi dalle foibe. Ma quando gli sgherri fecero irruzione, Mattioli era già fuggito, «mentre la moglie e i loro tre bambini, Nino, Fulvia e Gianfranco, vennero portati in caserma. Ovviamente si consegnò…».
    Quella di padre Germano è la voce di chi i fatti li ha vissuti in prima persona e oggi li valuta con la saggezza del centenario: «Mussolini ha combinato un caos. Il 10 giugno del 1940, giorno in cui annunciò la dichiarazione di guerra, ho pianto. “È l’ora delle decisioni irrevocabili” disse lui da piazza Venezia, “siamo fritti” pensai io. Pola era un paradiso, si viveva nella pace e nella bellezza, io coordinavo la filodrammatica, istruivo i ragazzi dell’orfanotrofio e dell’oratorio, avevo sempre intorno i miei chierichetti. Dalla finestra vedevo il mare blu e l’Arena di pietra candida, da cui mi arrivavano la sera le note delle opere liriche. Poi fu l’inferno».
    E padre Germano prese a fotografarlo. «Il 6 gennaio del ’44 ci fu un bombardamento terribile. Eravamo tutti a teatro, cantava la famosa artista polesana Italia Vaniglio (scomparsa lo scorso dicembre quattro giorni dopo suo marito, il conduttore televisivo Febo Conti, ndr), Sergio Endrigo era ancora piccolino. Tutti corsero ai rifugi, io sul campanile», dice mostrando una foto in cui il mare ribolle tra alte colonne d’acqua sollevate dalle bombe. «Non ero matto, anzi, per chi bombarda è più difficile prendere la punta di un campanile, e poi i piloti cercavano di preservare l’Arena romana e il mio campanile distava solo venti metri».
    Quando “scoppia la pace”, però, anche padre Germano come altri 350mila italiani è costretto a fuggire. Lo fa il 17 febbraio del ’47 sul “Toscana”, che per l’ultima volta salpa con a bordo gli esuli. I suoi confratelli restano a Pola, ma questo costerà loro anni di lavori forzati nei lager di Tito. «Subirono un processo farsa, nel quale anche io fui condannato in contumacia come… “spia del Vaticano”. In seguito verranno liberati grazie a uno scambio di prigionieri e partiremo tutti per il Guatemala». Ma questa è un’altra storia, durata 50 anni (dal ’48 al ’98), durante i quali padre Germano ha conosciuto il suo secondo paradiso in terra al fianco dei contadini guatemaltechi.
    Oggi, nel convento francescano della chiesa Votiva di Maria Ausiliatrice a Treviso ha festeggiato il secolo con gli esuli del Libero Comune di Pola in esilio e i suoi ragazzini di un tempo, soffiando su due candeline: per i 100 anni di vita e i 75 di sacerdozio (…)»

    https://www.avvenire.it/attualita/pa...rocita-di-tito


    Preghiera per i martiri delle foibe - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/p...i-delle-foibe/



    http://www.sodalitium.biz/santa-scolastica/
    «10 febbraio, santa Scolastica, Vergine (Norcia, ca. 480 – Montecassino, ca. 547).
    “A Montecassino santa Scolastica Vergine, sorella di san Benedetto Abate, che vide l’anima di lei, in forma di colomba, uscire dal corpo e salire al cielo”
    O gloriosa Santa Scolastica, Tu nel monastero presso il convento di Montecassino trascorresti la vita nella contemplazione e nella preghiera; e dopo aver trattenuto con il miracolo del temporale tuo Fratello a discorrere di Dio, la tua bell’anima, in forma di colomba volò al cielo, dove per le tante grazie ottenute nella nutrizione dei bambini, venisti invocata Protettrice delle lattanti. Deh! dal cielo, dove siedi con la corona tra le vergini, riguarda tanti devoti di questo paese di Ripattoni e dopo aver loro ottenute le grazie richieste, ottieni a noi tutti la Felicità eterna. Così sia».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-2-214x300.jpg




    https://www.agerecontra.it/2020/02/g...della-memoria/
    https://www.agerecontra.it/wp-conten.../02/0-1-1.jpeg
    https://www.agerecontra.it/tag/la-ve...ere-infoibata/
    https://www.agerecontra.it/tag/foibe/





    https://www.ilprimatonazionale.it/cr...-udine-142648/

    «Udine, 16 gen – Dobbiamo aspettarcelo: si avvicina il 10 febbraio, Giorno del ricordo, e già antifascisti e negazionisti dei massacri delle Foibe affilano le loro armi per sfregiare, negare, svilire il ricordo dei morti e degli esuli. E’ successo la scorsa notte a Udine, al parco “Martiri delle Foibe” di via Bertaldia, dove qualche spregevole vandalo – la collocazione politica è intuibile – ha cancellato la scritta sul cartello di denominazione dell’area verde e vi ha scritto “Fasci merda”.
    Un parco che non ha pace
    Un parco, quello di Udine, tristemente noto per essere continuamente bersaglio delle manie talebane dei sedicenti nipotini dei partigiani: l’anno scorso, a febbraio, venne sfregiato il ceppo dedicato ad esuli con lo sradicamento di piante ornamentali e corone celebrative. Subito dopo, nel mese di marzo, sul muro frontale al parco comparve la scritta “Né vittime né martiri ma solo fascisti e spie”».
    https://www.ilprimatonazionale.it/pr...-foibe-107072/




    https://twitter.com/hashtag/GiornodelRicordo


    https://twitter.com/PietroFerrari73/
    «Pietro Ferrari ha ritwittato Marcello De Angelis #iononscordo
    Storia e politica piene di tentativi anche eccessivi di dare rilievo a torti subiti da proprio popolo mettendo in secondo piano quelli subiti da altri, ma SOLO in Italia si giunge a negare le stragi patite e addirittura giustificarle con le ragioni del nemico #Foibe»




    https://pbs.twimg.com/media/EQQEidWXkAAl40_?format=png
    https://pbs.twimg.com/media/EQaTgUHW...g&name=240x240
    https://pbs.twimg.com/media/EQaTgRUW...png&name=small




    «Foibe, negazionismo inaccettabile»
    https://forum.termometropolitico.it/...ro-anpi-7.html


    “Giornata del Ricordo - 10 Febbraio”
    https://forum.termometropolitico.it/...ricordo-2.html
    https://forum.termometropolitico.it/...ebbraio-2.html


    https://pbs.twimg.com/media/EQZKLcoX0AAbq4x?format=jpg






    P.S.
    Francamente trovo giusto che si operi una revisione della storia con ricerche e studi finalizzati alla verità, all’insegna della maggiore serietà ed imparzialità possibile in qualsiasi ambito, senza strumentalizzazioni, quindi ben venga anche sulle foibe.
    Sono d’accordo che si faccia del revisionismo storico serio pure sulle Foibe, nel rispetto delle vittime infoibate o costrette all’esodo, precisando alcuni gravi errori e crimini compiuti dai vertici politici dell’Italia fascista e denunciando certa precedente “persecuzione italiana nei confronti degli slavi” (cit.) attuata da Mussolini e soci nella Venezia Giulia ed in Jugoslavia (ricordando però che anche gli slavi perseguitavano gli italofoni di Trieste, Istria e Dalmazia dall’epoca dell’Impero austro-ungarico e del successivo “Risorgimento”, in particolare dopo la c.d. terza guerra di indipendenza, quindi nessun popolo è “innocente” nel suo complesso); purchè venga consentito anche il revisionismo storico serio sulla “shoah” durante la seconda guerra mondiale, sempre rispettando tutti coloro che sono morti ed hanno sofferto…
    È vero che tra gli infoibati c’erano pure vari jugoslavi e tra gli infoibatori vari italiani, quindi fu una “pulizia politica” (di matrice titino-comunista mista italo-jugoslava) più che una “pulizia etnica”; in ogni caso è un dato di fatto che vennero coinvolti anche molti innocenti tutt’altro che “fascisti” (spesso venivano bollati come tali anche coloro che non lo erano) e ci furono entrambi i fattori…
    No al “negazionismo” né al carcere per i “negazionisti” (di qualunque tipo), si alla revisione storica seria senza menzogne propagandistiche né faziosità politico-ideologiche in stile “tifo da stadio”, dall’una o dall’altra parte.
    Solo nella Verità ci può essere il rispetto verso i vivi ed i morti...




    IN RICORDO DEI DEFUNTI ED IN SUFFRAGIO DELLE LORO ANIME...
    Réquiem aetérnam dona eis, Dómine, et lux perpétua lúceat eis. Requiéscant in pace. Amen.
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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