Dal palco del congresso il segretario del Pse si rivolge al premier
italiano e a Fassino: "Voi cambierete la faccia dell'Italia"
Il segretario Ds: "Lavoriamo per costruire rapporti sempre più stretti"
E il presidente del consiglio partecipa alla foto di gruppo dei leader socialisti
OPORTO - Il segretario del Pse chiama Prodi. Chiedendo all'Ulivo di unirsi ai socialisti europei. "Caro Romano io sono un socialista, ma nello stesso tempo anche un democratico. Un socialista e un democratico fanno la socialdemocrazia. Tu sei il benvenuto, unisciti a noi". Questo l'appello lanciato da Poul Rasmussen, dal palco del congresso del Pse che si sta svolgendo a Oporto, dopo essere stato riconfermato segretario.
"Le politiche progressiste hanno bisogno di un nuovo consenso in Europa, noi del Pse dobbiamo crearlo. Voglio ringraziare - spiega Rasmussen - Fassino e Prodi che stanno costruendo questo consenso e stanno lavorando alla creazione della più grande forza progressista in Italia. Fassino e Prodi sono gli uomini che cambieranno la faccia dell'Italia e noi abbiamo bisogno di loro".
Rasmussen, dopo aver augurato "buon lavoro" a entrambi, ha aggiunto che "il partito democratico non è di facile realizzazione, ma al più presto deve diventare realtà in quanto è una necessità per l'Italia e per l'Europa".
Al termine del discorso di Rasmussen, c'è stata una foto di gruppo tra i leader del Pse e Romano Prodi vi ha preso parte.
Già durante la conferenza stampa alla quale avevano partecipato Rasmussen e Piero Fassino, quest'ultimo si era detto molto soddisfatto per le aperture del Pse al nascente Patrito democratico italiano. Rasmussen aveva definito "fondamentale" per l'Italia e anche per l'Europa che l'Italia si muova "in una nuova direzione".
"Il Pse è il naturale interlocutore del Partito democratico perchè già oggi è il punto di riferimento di un campo largo delle forze progressiste. Lavoriamo per costruire via via rapporti sempre più stretti, intensi ed organici tra il futuro partito democratico e il Pse e il suo gruppo parlamentare", aveva commentato il segretario dei Ds.
(8 dicembre 2006)