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  1. #1
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    "Sono io oppure sei tu la donna che ha lottato tanto perchè il brillare dei suoi occhi non lo scambiassero per pianto"
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    Predefinito Alla fine si scopre che i conti del CDX erano in ordine

    Nei primi undici mesi di quest'anno le entrate fiscali sono cresciute dell'11,3%. Questo enorme aumento implica tre considerazioni ovvie: è platealmente falso che i sinistri abbiano ricevuto in eredità dal governo Berlusconi una situazione finanziaria disastrosa, ma al contrario si sono trovati in dono un sistema tributario che produce gettito in rapida crescita. In secondo luogo, la politica di (sia pur modeste) riduzioni delle aliquote praticata dal governo Berlusconi non ha fatto diminuire ma aumentare il gettito. Infine, data la situazione relativamente florida della finanza pubblica, questa finanziaria tutta "lacrime e sangue" (tasse, tasse e poi ancora maledettissime tasse), prima che controproducente, è assolutamente inutile. Se a questo si aggiunge che sia l'Istat sia la Banca d'Italia hanno attestato che il deficit pubblico nel primo semestre dell'anno ha rispettato il famigerato vincolo del tre per cento, fermandosi al 2,9%, è menzogna spudorata quella degli esponenti delle sinistre secondo cui il governo di centrodestra aveva lasciato i conti pubblici in condizioni disastrose. Infine, non dimentichiamo che, rispetto alle previsioni della trimestrale di cassa di aprile, le entrate totali sono cresciute in misura enormemente maggiore: 28 miliardi di euro più del previsto. Questi 56mila miliardi di lire in più sono un'autentica manna dal cielo, un immeritato regalo che il centrodestra ha fatto a queste sinistre. I bacchettoni dell'Unione e gli abbagli sul debito pubblico
    Ma, potrebbe ribattere un sinistro, non è forse vero che il rapporto debito su Pil è aumentato negli anni del governo Berlusconi? La risposta è assolutamente negativa, si tratta di un'altra spudorata menzogna. A fine 2001 il rapporto debito su Pil fu pari a 108,7%, a fine 2005 a 106,4%: negli anni del governo Berlusconi l'incidenza del debito sul Pil è diminuita, non aumentata. Se poi guardiamo al tasso medio annuo di crescita del debito, dalla fine del 1994 (fine del primo governo Berlusconi) alla fine del 2001 (negli anni delle sinistre) lo stock di debito è aumentato in media del 4% all'anno. Dalla fine del 2001 alla fine del 2005 (negli anni del governo Berlusconi) il tasso annuo di crescita è stato inferiore al 2,8%. I "fiscal conservatives" (i bacchettoni in materia fiscale) governativi sostengono che la gigantesca "manovra" di confisca è giustificata dalle dimensioni enormi del debito pubblico, la cui incidenza sul Pil deve essere ridotta perché questo è quanto ci chiede l'Europa. Anche su questo punto sembrano necessarie tre considerazioni. Primo, chi è responsabile dell'enormità del debito? Nel 2005 il rapporto debito su Pil è stato pari al 106,4%. Questa enorme montagna di debiti si è formata nel corso degli anni e può essere istruttivo chiedersi in quali anni se ne sia accumulati di più. Nel 1980 il debito pubblico totale fu pari a 212.670 miliardi di lire, il 54,9%; a fine 1994 aveva raggiunto quota 2.055.935 miliardi di lire, il 124,3%. I nuovi debiti contratti fra il 1980 ed il 1994 sono pari a oltre il 63% del debito totale di oggi. Per il 63%, quindi, il debito esistente è dovuto alle politiche seguite fra il 1980 ed il 1994. Dove erano i soloni che oggi si stracciano le vesti per le dimensioni enormi del debito pubblico? Molti di loro erano al governo ed hanno, quindi, responsabilità diretta nella creazione del dissesto che denunciano. Ma anche quelli che, come i comunisti, facevano finta di essere all'opposizione, sono responsabili del dissesto. È stato calcolato che in oltre il 90% dei casi il Pci ha votato a favore degli aumenti di spesa decisi in quegli anni e le poche volte in cui ha votato contro non lo ha fatto per ragioni di prudenza finanziaria, perché cioè voleva che si spendesse di meno, ma al contrario perché chiedeva che si spendesse di più! Che i sinistri, quindi, la smettano di lamentare le dimensioni del debito perché la responsabilità della sua creazione è chiaramente loro e delle dissennate politiche stataliste da loro seguite negli anni passati. Lo Stato continua a ingrassarsi e i cittadini stanno sempre peggio

    E ancora, negli anni in cui massima è stata la creazione di debiti è stata perseguita una politica di inasprimenti fiscali senza precedenti. Le entrate totali del settore pubblico sono passate dai 134 mila miliardi del 1980, pari al 34,6% del Pil, ai 749 mila miliardi del 1994, pari al 45,3% del Pil. L'aver consentito all'ingordigia pubblica di assorbire quasi un 10% in più di reddito non ha per nulla contribuito a contenere la crescita del debito, che anzi è stata la più rapida e colossale nella storia d'Italia. Ora, se lo statalismo - la crescita eccessiva delle spese pubbliche e delle tasse - è stato la causa del dissesto in quegli anni, perché mai oggi dovrebbe improvvisamente diventarne il rimedio? Infine, supponiamo per assurdo (io non lo credo affatto) che questi maledetti aumenti di tasse riescano a portare il rapporto debito su pil sotto al 100% entro cinque anni, come assicura Prodi: alzi la mano chi si darebbe alla pazza gioia di fronte ad una così esaltante notizia. C'è forse un italiano disposto a sostenere che la realizzazione di quell'esito migliorerebbe la sua condizione economica? Non solo, ma se per conseguire quel risultato, peraltro non solo improbabile ma anche di dubbia rilevanza, la politica di "lacrime e sangue" bloccasse lo sviluppo e tornasse a far aumentare la disoccupazione, alzi la mano chi crede che si tratterebbe di un buon affare. No, da qualsiasi punto lo si guardi questo governo e le sue politiche sono indifendibili. Prima l'incubo finirà, meglio sarà per tutti.
    ANTONIO MARTINO

  2. #2
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    tutti i governi (a meno che siano della stessa coalizione) affermano di aver ereditato un disastro, cosí fece il primo governo DS (l'allora PDS), cosí fece il governo Berlusconi, cosí ha fatto il governo Prodi.

    Io dal canto mio, non credo a nessuno!
    Syntax error.

  3. #3
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    Beh, se la colpa del debito pubblico è del PCI che non è mai stato al governo siamo al ridicolo.. Ma mi chiedo come sia possibile non vergognarsi a postare un articolo del genere...

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Repubblica Visualizza Messaggio
    Beh, se la colpa del debito pubblico è del PCI che non è mai stato al governo siamo al ridicolo.. Ma mi chiedo come sia possibile non vergognarsi a postare un articolo del genere...


    Perchè il PCI ha votato a favore di quegli impegni di spesa....assumendosi gli onori e gli oneri!!!!!

  5. #5
    vae victis
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    Seguendo il tuo modo di ragionare(che non condivido ti dirò poi perchè):
    Gli unici 2 paesi europei che nel 2001 avevano un debito simile al nostro sono Grecia e Belgio.

    Grecia: Debt 2001 114,4% -2005 107,5%
    Belgio: Debt 2001 108% -2005 93,2%
    Italia : Debt 2001 110,9% -2005 106,6%(quest'anno sopra il 107%)

    Possibile che Berlusconi abbia fatto peggio di Belgio e Grecia?..

    Dove è che il tuo ragionamento non fila..Io non faccio 2001-2006,entro nel mertio degli anni passati..I primi anni del Cdx il debito è sceso,nonostante l'economia andasse male,nonostante che la PF sia comunque scesa(di poco).C'è chi non condivide la mia idea che i primi 3 anni siano andati relativamente bene,effettivamente ci ritroviamo ORA a dover pagar l'Iva di cui ci fu chiesto di portare la detraibilità al 50%,e ci furono entrate straordinarie come i condoni,ma è altresì vero che congiunture internazionali IMPREVEDIBILI hanno reso necessari certi "espedienti" per mantenere i conti in "quasi" ordine.Il disastro è iniziato nel 2005,anno in cui Berlusconi elargì la famosa riduzione Irpef,che doveva rilanciare l'economia.Risultato?Deficit al 4,1%,Debito che RIsale dopo 10 anni che scendeva e PIL allo 0,0%.
    Ha passato 1 anno di campagna elettorale a dire che non aveva messo la mani nelle tasche degli italiani,è una BUGIA MACROSCOPICA:

    Fare debiti a nome di altri è come mettergli le mani in tasca e lasciarvici una cambiale da pagare..far "tappare" quei debiti a chi viene dopo SENZA dire la verità agli italiani è troppo comodo.

    A governare così riesco pure io.Ha voluto abbassare le tasse quando non aveva le risorse per farlo,io una "truffa" del genere non la accetto da nessuno,anche se gli ho dato il voto.

    Ps:C'è da vedere poi come sta questa storia delle FS,chi dice porteranno il deficit al 6%,chi dice che il "buco" è di 1,7miliardi..staremo a vedere

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da demos77 Visualizza Messaggio
    Nei primi undici mesi di quest'anno le entrate fiscali sono cresciute dell'11,3%. Questo enorme aumento implica tre considerazioni ovvie: è platealmente falso che i sinistri abbiano ricevuto in eredità dal governo Berlusconi una situazione finanziaria disastrosa, ma al contrario si sono trovati in dono un sistema tributario che produce gettito in rapida crescita. In secondo luogo, la politica di (sia pur modeste) riduzioni delle aliquote praticata dal governo Berlusconi non ha fatto diminuire ma aumentare il gettito. Infine, data la situazione relativamente florida della finanza pubblica, questa finanziaria tutta "lacrime e sangue" (tasse, tasse e poi ancora maledettissime tasse), prima che controproducente, è assolutamente inutile. Se a questo si aggiunge che sia l'Istat sia la Banca d'Italia hanno attestato che il deficit pubblico nel primo semestre dell'anno ha rispettato il famigerato vincolo del tre per cento, fermandosi al 2,9%, è menzogna spudorata quella degli esponenti delle sinistre secondo cui il governo di centrodestra aveva lasciato i conti pubblici in condizioni disastrose. Infine, non dimentichiamo che, rispetto alle previsioni della trimestrale di cassa di aprile, le entrate totali sono cresciute in misura enormemente maggiore: 28 miliardi di euro più del previsto. Questi 56mila miliardi di lire in più sono un'autentica manna dal cielo, un immeritato regalo che il centrodestra ha fatto a queste sinistre. I bacchettoni dell'Unione e gli abbagli sul debito pubblico
    Ma, potrebbe ribattere un sinistro, non è forse vero che il rapporto debito su Pil è aumentato negli anni del governo Berlusconi? La risposta è assolutamente negativa, si tratta di un'altra spudorata menzogna. A fine 2001 il rapporto debito su Pil fu pari a 108,7%, a fine 2005 a 106,4%: negli anni del governo Berlusconi l'incidenza del debito sul Pil è diminuita, non aumentata. Se poi guardiamo al tasso medio annuo di crescita del debito, dalla fine del 1994 (fine del primo governo Berlusconi) alla fine del 2001 (negli anni delle sinistre) lo stock di debito è aumentato in media del 4% all'anno. Dalla fine del 2001 alla fine del 2005 (negli anni del governo Berlusconi) il tasso annuo di crescita è stato inferiore al 2,8%. I "fiscal conservatives" (i bacchettoni in materia fiscale) governativi sostengono che la gigantesca "manovra" di confisca è giustificata dalle dimensioni enormi del debito pubblico, la cui incidenza sul Pil deve essere ridotta perché questo è quanto ci chiede l'Europa. Anche su questo punto sembrano necessarie tre considerazioni. Primo, chi è responsabile dell'enormità del debito? Nel 2005 il rapporto debito su Pil è stato pari al 106,4%. Questa enorme montagna di debiti si è formata nel corso degli anni e può essere istruttivo chiedersi in quali anni se ne sia accumulati di più. Nel 1980 il debito pubblico totale fu pari a 212.670 miliardi di lire, il 54,9%; a fine 1994 aveva raggiunto quota 2.055.935 miliardi di lire, il 124,3%. I nuovi debiti contratti fra il 1980 ed il 1994 sono pari a oltre il 63% del debito totale di oggi. Per il 63%, quindi, il debito esistente è dovuto alle politiche seguite fra il 1980 ed il 1994. Dove erano i soloni che oggi si stracciano le vesti per le dimensioni enormi del debito pubblico? Molti di loro erano al governo ed hanno, quindi, responsabilità diretta nella creazione del dissesto che denunciano. Ma anche quelli che, come i comunisti, facevano finta di essere all'opposizione, sono responsabili del dissesto. È stato calcolato che in oltre il 90% dei casi il Pci ha votato a favore degli aumenti di spesa decisi in quegli anni e le poche volte in cui ha votato contro non lo ha fatto per ragioni di prudenza finanziaria, perché cioè voleva che si spendesse di meno, ma al contrario perché chiedeva che si spendesse di più! Che i sinistri, quindi, la smettano di lamentare le dimensioni del debito perché la responsabilità della sua creazione è chiaramente loro e delle dissennate politiche stataliste da loro seguite negli anni passati. Lo Stato continua a ingrassarsi e i cittadini stanno sempre peggio

    E ancora, negli anni in cui massima è stata la creazione di debiti è stata perseguita una politica di inasprimenti fiscali senza precedenti. Le entrate totali del settore pubblico sono passate dai 134 mila miliardi del 1980, pari al 34,6% del Pil, ai 749 mila miliardi del 1994, pari al 45,3% del Pil. L'aver consentito all'ingordigia pubblica di assorbire quasi un 10% in più di reddito non ha per nulla contribuito a contenere la crescita del debito, che anzi è stata la più rapida e colossale nella storia d'Italia. Ora, se lo statalismo - la crescita eccessiva delle spese pubbliche e delle tasse - è stato la causa del dissesto in quegli anni, perché mai oggi dovrebbe improvvisamente diventarne il rimedio? Infine, supponiamo per assurdo (io non lo credo affatto) che questi maledetti aumenti di tasse riescano a portare il rapporto debito su pil sotto al 100% entro cinque anni, come assicura Prodi: alzi la mano chi si darebbe alla pazza gioia di fronte ad una così esaltante notizia. C'è forse un italiano disposto a sostenere che la realizzazione di quell'esito migliorerebbe la sua condizione economica? Non solo, ma se per conseguire quel risultato, peraltro non solo improbabile ma anche di dubbia rilevanza, la politica di "lacrime e sangue" bloccasse lo sviluppo e tornasse a far aumentare la disoccupazione, alzi la mano chi crede che si tratterebbe di un buon affare. No, da qualsiasi punto lo si guardi questo governo e le sue politiche sono indifendibili. Prima l'incubo finirà, meglio sarà per tutti.
    ANTONIO MARTINO
    il solo pensiero che non ci saranno piu' condoni
    fa si che ci saranno entrate fiscali
    grandiose
    e sara' un bene per tutti

  7. #7
    vae victis
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    Citazione Originariamente Scritto da Repubblica Visualizza Messaggio
    Beh, se la colpa del debito pubblico è del PCI che non è mai stato al governo siamo al ridicolo.. Ma mi chiedo come sia possibile non vergognarsi a postare un articolo del genere...
    E' ANCHE colpa del Pci e dei sindacati,di certo più della DC e PSI che erano al governo.

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da kingzorc Visualizza Messaggio
    Seguendo il tuo modo di ragionare(che non condivido ti dirò poi perchè):
    Gli unici 2 paesi europei che nel 2001 avevano un debito simile al nostro sono Grecia e Belgio.

    Grecia: Debt 2001 114,4% -2005 107,5%
    Belgio: Debt 2001 108% -2005 93,2%
    Italia : Debt 2001 110,9% -2005 106,6%(quest'anno sopra il 107%)

    Possibile che Berlusconi abbia fatto peggio di Belgio e Grecia?..

    Dove è che il tuo ragionamento non fila..Io non faccio 2001-2006,entro nel mertio degli anni passati..I primi anni del Cdx il debito è sceso,nonostante l'economia andasse male,nonostante che la PF sia comunque scesa(di poco).C'è chi non condivide la mia idea che i primi 3 anni siano andati relativamente bene,effettivamente ci ritroviamo ORA a dover pagar l'Iva di cui ci fu chiesto di portare la detraibilità al 50%,e ci furono entrate straordinarie come i condoni,ma è altresì vero che congiunture internazionali IMPREVEDIBILI hanno reso necessari certi "espedienti" per mantenere i conti in "quasi" ordine.Il disastro è iniziato nel 2005,anno in cui Berlusconi elargì la famosa riduzione Irpef,che doveva rilanciare l'economia.Risultato?Deficit al 4,1%,Debito che RIsale dopo 10 anni che scendeva e PIL allo 0,0%.
    Ha passato 1 anno di campagna elettorale a dire che non aveva messo la mani nelle tasche degli italiani,è una BUGIA MACROSCOPICA:

    Fare debiti a nome di altri è come mettergli le mani in tasca e lasciarvici una cambiale da pagare..far "tappare" quei debiti a chi viene dopo SENZA dire la verità agli italiani è troppo comodo.

    A governare così riesco pure io.Ha voluto abbassare le tasse quando non aveva le risorse per farlo,io una "truffa" del genere non la accetto da nessuno,anche se gli ho dato il voto.

    Ps:C'è da vedere poi come sta questa storia delle FS,chi dice porteranno il deficit al 6%,chi dice che il "buco" è di 1,7miliardi..staremo a vedere
    Ti devo proprio quotare..

  9. #9
    vae victis
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    Citazione Originariamente Scritto da barabba1 Visualizza Messaggio
    il solo pensiero che non ci saranno piu' condoni
    fa si che ci saranno entrate fiscali
    grandiose
    e sara' un bene per tutti
    Gli autonomi non "dichiarano" in base ad una previsione di condoni,ma in base agli studi di settore.
    E' su questi che il governo deve mettere le mani.

  10. #10
    vae victis
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    Citazione Originariamente Scritto da Repubblica Visualizza Messaggio
    Ti devo proprio quotare..
    Ho "omesso" che Belgio e soprattutto Grecia sono cresciute più di noi..per correttezza adesso dico..
    Ma sai che in Belgio hanno tenuto un deficit allo 0,0% per ben 3 anni??!Bravissimi!!!Qui sarebbe impensabile..

 

 
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