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  1. #1
    SOTZIALISMU! INDIPENDENTZIA!
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    su coro ruju de sa BARBàRIA; CHI EST SU CORO RUJU DE SA SARDIGNA; nonchè la capitale culturale e morale della nostra Patria
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    SARDIGNA NO EST ITALIA. La Sardegna non è italiana, i sardi sono sardi.

    QUESTA E' LA MIA ANALISI: LEGGETELA E DITEMI COSA NE PENSATE....
    Io non capisco per quale assurdo motivo culturale, linguistico, socio-economico, storico un sardo dovrebbe sentirsi italiano piuttosto che spagnolo, catalano, portoghese, francese, tedesco, inglese.
    Le differenze fra la Sardegna (che è un' unità culturale) e la penisola italiana( che a mio modo di vedere è,in qualche modo, una unità culturale) sono evidenti nonostante cinquant'anni di colonizzazione culturale capillare e devastante (e nonostante la globalizzazione mondiale tenda ad appiattire le diversità).
    Io non credo che la colonizzazione culturale ci abbia poi tanto avvicinato all'Italia:fondamentalmente le cose principali che abbiamo in comune sono una lingua e la televisione.
    Un sardo e un italiano parlano entrambi l'italiano (il sardo generalmente meglio) ma la cultura e la mentalità espresse con questa lingua sono diverse.
    Daccordo , guardano le stesse televisioni, ma mi rifiuto di credere che questo sia un elemento di comunanza culturale.(E comunque le tv italiane le guardano anche gli albanesi, e altri popoli).
    Con questo non voglio dire che non vi sia una qualche vicinanza culturale fra la Sardegna e l'Italia, che ovviamente esiste (anche se in misura minore a come si è portati a credere) ma solo che allo stesso modo la Sardegna ha tratti di comunanza culturale con le culture di tutti i popoli del Mediterraneo e dell'Europa; e comunque le culture più simili alla nostra sono certamente quelle della penisola iberica.

    I contatti fra la Sardegna e l'Italia sono stati storicamente di poca importanza salvo i rappoti con Pisa e Genova negli ultimi secoli dell'epoca giudicale, che furono peraltro fruttuosi, e che appunto si poterono realizzare per l'esistenza dei 4 stati indipendenti che comunque intrattenevano stretti rapporti con tutte le marinerie cristiane del mediterraneo( catalana, provenzale,etcc).
    Questi rapporti diventarono ,non più tanto "fruttuosi", quando alcuni nobilucci italiani appoggiati dalle loro città tentarono di impossessarsi del potere nei giudicati, e ci riuscirono a Cagliari e in Gallura, venendone in seguito cacciati, alcuni dagli ultimi giudici d'Arborea altri dal re d'Aragona.
    Poi per diversi secoli fra Sardegna e Italia vi furono rapporti insignificanti.
    Il bilancio del periodo spagnolo fu certamente negativo in quasi tutti i campi (economico, sociale,feudalesimo) ma non in quello culturale, esistendo un vero e proprio scambio e non un'imposizione.
    Molte delle espressioni più belle della nostra cultura risalgono a questo periodo e sono il risultato della rielaborazione di modelli iberici in chiave assolutamente originale sarda (es. le migliaia di piccole chiesette di quel periodo, veri e propri piccoli gioielli;gli abiti tradizionali; il lessico della nostra stessa lingua che contiene un'infinità di hispanismi). Questo era dovuto al fatto che gli spagnoli conquistando mezzo mondo, e facendo porcate un po dappertutto, avevano imparato a confrontarsi con le culture degli altri popoli, anche dei popoli delle loro colonie.

    Poi nel 1718 MALAITTU SIAT! ( e malaittos siant!) durante la guerra di successione spagnola gli inglesi e gli austriaci ricompensarono gli stramaledetti principi di piemonte per aver smesso di lustrare il culo del re di Francia, all'ombra del quale erano cresciuti, ed aver deciso di leccare d'ora in poi il culo imperiale, attivita che ben lungi dal portare un milionesimo della dignita che poteva avere un semplice ma fiero pastore barbaricino, era pur sempre un'attività conveniente.

    Così decisero di regalargli prima la Sicilia, poi la nostra piccola e sfortunata patria con il trattato di Londra: Forse la peggiore disgrazia che ci sia capitata nella nostra lunga e travagliata storia.

    Nella grande sventura d'essere un popolo oppresso i sardi (che da principio accolsero nella più totale apatia il cambio di dinastia) conobbero l'immane sciagura di venire colonizzati dagli italiani, e di avere come padroni dei veri e propri cani rognosi, che i dannati dell'inferno li abbiano in gloria!

    I re, i loro vice e gli sgherri vari si adoperarono coscientemente per lasciare in Sardegna le cose come stavano, ed anzi per far sprofondare volutamente l'isola nella più totale arretratezza in mododa poter sfruttare meglio una popolazione tenuta nella miseria e nell'ignoranza; nonchè dopo la rivoluzione del '796 per eliminare fisicamente o ridurre al silenzio e all'impotenza la nascente, ma vitale borghesia nazionale sarda, (Angioy era oltre che avvocato e magistrato, anche imprenditore e banchiere) derubandoci della normale evoluzione delle classi sociali, che invece ebbero tutti gli altri popoli europei e per creare e foraggiare una borghesia "compradora" parassitaria (la quale è ancora oggi vitale)che fosse intermediaria tra il popolo sardo e lo stato sabaudo prima e italiano poi, derubando così la nostra nazione di 200 anni di normale sviluppo delle classi sociali.
    Insomma tutti i rapporti intercorsi in epoca moderna fra Sardegna e Italia sono stati nel segno della soppraffazione ( oltre che della disgrazia).

    Mi fa incazzare quando qualcuno (di proposito) parla dell'indipendentismo sardo chiamandolo separatismo:
    che cazzo significa? separare cosa?
    il popolo sardo e il popolo italiano sono separati!!
    Sono divisi dal rapporto di subalternità e oppressione che intercorre fra Sardegna e Italia! sono divisi da trecento anni di oppressione coloniale! sono divisi dal tentativo di genocidio culturale operato nell'ultimo secolo!
    L'UNIONE TRA DUE ENTITA'PRESUPPONE PARITA' E UGUAGLIANZA, cosa che ci viene negata proprio dall'appartenenza allo stato italiano.

    Noi apparteniamo allo stato italiano per un (brutto) scherzo del destino, e dire che siamo italiani è vero quanto (se non meno) che siamo francesi o spagnoli.

    Certo è vero siamo italiani, almeno in un senso...giuridico... che siamo (oggi) cittadini della repubblica italiana, ma questo dato oggettivo deve essere un dato che il popolo sardo deve poter cambiare in base alla propria volontà.


    Certo, oggi un enorme numero di sardi crede di essere italiano(un numero ancora più grande è confuso e\o non si esprime in merito), ma questo non fa di loro degli italiani.
    Io posso svegliarmi domattina essendo completamente convinto di essere cinese: questo non fa di me un cinese, caso mai fa di me un rincoglionito...
    La stragrande maggioranza degli italiani prima dell'unità non credevano di essere italiani... ciò vuol dire che non lo erano?
    .......un grosso numero di contadini del sud Italia a fine ottocento non avevano ben chiaro a che stato appartenessero........
    Una grossa fetta di italiani del nord oggi crede di essere padani... sono padani?
    (non sto dicendo ne che lo sono ne che non lo sono...non lo so, sono affari loro, e la cosa non mi interessa più di tanto)
    Milioni di ebrei, di decine di nazionalità, emigrati in palestina nell'ultimo mezzo secolo credono d'essere di nazionalità israeliana.... per ciò esiste la nazione israeliana?

    NOIS NO TENIMUS NEKE, E PODET ESSERE FINTZAS SA MALASORTE NOSTRA:
    MA NON SEMUS ITALIANOS ET NO AMUS A L'ESSER MAIS!

    scusate per la lunghezza ma c'e molto da dire...

    SARDIGNA NO EST ITALIA

    SOTZIALISMU INDIPENDENTZIA!

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da marianeRUJU Visualizza Messaggio
    QUESTA E' LA MIA ANALISI: LEGGETELA E DITEMI COSA NE PENSATE....
    Io non capisco per quale assurdo motivo culturale, linguistico, socio-economico, storico un sardo dovrebbe sentirsi italiano piuttosto che spagnolo, catalano, portoghese, francese, tedesco, inglese.
    Le differenze fra la Sardegna (che è un' unità culturale) e la penisola italiana( che a mio modo di vedere è,in qualche modo, una unità culturale) sono evidenti nonostante cinquant'anni di colonizzazione culturale capillare e devastante (e nonostante la globalizzazione mondiale tenda ad appiattire le diversità).
    Io non credo che la colonizzazione culturale ci abbia poi tanto avvicinato all'Italia:fondamentalmente le cose principali che abbiamo in comune sono una lingua e la televisione.
    Un sardo e un italiano parlano entrambi l'italiano (il sardo generalmente meglio) ma la cultura e la mentalità espresse con questa lingua sono diverse.
    Daccordo , guardano le stesse televisioni, ma mi rifiuto di credere che questo sia un elemento di comunanza culturale.(E comunque le tv italiane le guardano anche gli albanesi, e altri popoli).
    Con questo non voglio dire che non vi sia una qualche vicinanza culturale fra la Sardegna e l'Italia, che ovviamente esiste (anche se in misura minore a come si è portati a credere) ma solo che allo stesso modo la Sardegna ha tratti di comunanza culturale con le culture di tutti i popoli del Mediterraneo e dell'Europa; e comunque le culture più simili alla nostra sono certamente quelle della penisola iberica.

    I contatti fra la Sardegna e l'Italia sono stati storicamente di poca importanza salvo i rappoti con Pisa e Genova negli ultimi secoli dell'epoca giudicale, che furono peraltro fruttuosi, e che appunto si poterono realizzare per l'esistenza dei 4 stati indipendenti che comunque intrattenevano stretti rapporti con tutte le marinerie cristiane del mediterraneo( catalana, provenzale,etcc).
    Questi rapporti diventarono ,non più tanto "fruttuosi", quando alcuni nobilucci italiani appoggiati dalle loro città tentarono di impossessarsi del potere nei giudicati, e ci riuscirono a Cagliari e in Gallura, venendone in seguito cacciati, alcuni dagli ultimi giudici d'Arborea altri dal re d'Aragona.
    Poi per diversi secoli fra Sardegna e Italia vi furono rapporti insignificanti.
    Il bilancio del periodo spagnolo fu certamente negativo in quasi tutti i campi (economico, sociale,feudalesimo) ma non in quello culturale, esistendo un vero e proprio scambio e non un'imposizione.
    Molte delle espressioni più belle della nostra cultura risalgono a questo periodo e sono il risultato della rielaborazione di modelli iberici in chiave assolutamente originale sarda (es. le migliaia di piccole chiesette di quel periodo, veri e propri piccoli gioielli;gli abiti tradizionali; il lessico della nostra stessa lingua che contiene un'infinità di hispanismi). Questo era dovuto al fatto che gli spagnoli conquistando mezzo mondo, e facendo porcate un po dappertutto, avevano imparato a confrontarsi con le culture degli altri popoli, anche dei popoli delle loro colonie.

    Poi nel 1718 MALAITTU SIAT! ( e malaittos siant!) durante la guerra di successione spagnola gli inglesi e gli austriaci ricompensarono gli stramaledetti principi di piemonte per aver smesso di lustrare il culo del re di Francia, all'ombra del quale erano cresciuti, ed aver deciso di leccare d'ora in poi il culo imperiale, attivita che ben lungi dal portare un milionesimo della dignita che poteva avere un semplice ma fiero pastore barbaricino, era pur sempre un'attività conveniente.

    Così decisero di regalargli prima la Sicilia, poi la nostra piccola e sfortunata patria con il trattato di Londra: Forse la peggiore disgrazia che ci sia capitata nella nostra lunga e travagliata storia.

    Nella grande sventura d'essere un popolo oppresso i sardi (che da principio accolsero nella più totale apatia il cambio di dinastia) conobbero l'immane sciagura di venire colonizzati dagli italiani, e di avere come padroni dei veri e propri cani rognosi, che i dannati dell'inferno li abbiano in gloria!

    I re, i loro vice e gli sgherri vari si adoperarono coscientemente per lasciare in Sardegna le cose come stavano, ed anzi per far sprofondare volutamente l'isola nella più totale arretratezza in mododa poter sfruttare meglio una popolazione tenuta nella miseria e nell'ignoranza; nonchè dopo la rivoluzione del '796 per eliminare fisicamente o ridurre al silenzio e all'impotenza la nascente, ma vitale borghesia nazionale sarda, (Angioy era oltre che avvocato e magistrato, anche imprenditore e banchiere) derubandoci della normale evoluzione delle classi sociali, che invece ebbero tutti gli altri popoli europei e per creare e foraggiare una borghesia "compradora" parassitaria (la quale è ancora oggi vitale)che fosse intermediaria tra il popolo sardo e lo stato sabaudo prima e italiano poi, derubando così la nostra nazione di 200 anni di normale sviluppo delle classi sociali.
    Insomma tutti i rapporti intercorsi in epoca moderna fra Sardegna e Italia sono stati nel segno della soppraffazione ( oltre che della disgrazia).

    Mi fa incazzare quando qualcuno (di proposito) parla dell'indipendentismo sardo chiamandolo separatismo:
    che cazzo significa? separare cosa?
    il popolo sardo e il popolo italiano sono separati!!
    Sono divisi dal rapporto di subalternità e oppressione che intercorre fra Sardegna e Italia! sono divisi da trecento anni di oppressione coloniale! sono divisi dal tentativo di genocidio culturale operato nell'ultimo secolo!
    L'UNIONE TRA DUE ENTITA'PRESUPPONE PARITA' E UGUAGLIANZA, cosa che ci viene negata proprio dall'appartenenza allo stato italiano.

    Noi apparteniamo allo stato italiano per un (brutto) scherzo del destino, e dire che siamo italiani è vero quanto (se non meno) che siamo francesi o spagnoli.

    Certo è vero siamo italiani, almeno in un senso...giuridico... che siamo (oggi) cittadini della repubblica italiana, ma questo dato oggettivo deve essere un dato che il popolo sardo deve poter cambiare in base alla propria volontà.


    Certo, oggi un enorme numero di sardi crede di essere italiano(un numero ancora più grande è confuso e\o non si esprime in merito), ma questo non fa di loro degli italiani.
    Io posso svegliarmi domattina essendo completamente convinto di essere cinese: questo non fa di me un cinese, caso mai fa di me un rincoglionito...
    La stragrande maggioranza degli italiani prima dell'unità non credevano di essere italiani... ciò vuol dire che non lo erano?
    .......un grosso numero di contadini del sud Italia a fine ottocento non avevano ben chiaro a che stato appartenessero........
    Una grossa fetta di italiani del nord oggi crede di essere padani... sono padani?
    (non sto dicendo ne che lo sono ne che non lo sono...non lo so, sono affari loro, e la cosa non mi interessa più di tanto)
    Milioni di ebrei, di decine di nazionalità, emigrati in palestina nell'ultimo mezzo secolo credono d'essere di nazionalità israeliana.... per ciò esiste la nazione israeliana?

    NOIS NO TENIMUS NEKE, E PODET ESSERE FINTZAS SA MALASORTE NOSTRA:
    MA NON SEMUS ITALIANOS ET NO AMUS A L'ESSER MAIS!

    scusate per la lunghezza ma c'e molto da dire...

    SARDIGNA NO EST ITALIA

    SOTZIALISMU INDIPENDENTZIA!
    TORNA NELLA TUA TERRA!!!

  3. #3
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    torna Nella Tua Terra!!

  4. #4
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    depu serrai custu puru?

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da Perdu Visualizza Messaggio
    depu serrai custu puru?
    Caro moderatore
    per le offese personali non ci sono problemi...le si accettano e ci si fà due risate!
    Converrà comunque che le parentele si debbano evitare....

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da marianeRUJU Visualizza Messaggio
    QUESTA E' LA MIA ANALISI: LEGGETELA E DITEMI COSA NE PENSATE....
    Io non capisco per quale assurdo motivo culturale, linguistico, socio-economico, storico un sardo dovrebbe sentirsi italiano piuttosto che spagnolo, catalano, portoghese, francese, tedesco, inglese.
    Le differenze fra la Sardegna (che è un' unità culturale) e la penisola italiana( che a mio modo di vedere è,in qualche modo, una unità culturale) sono evidenti nonostante cinquant'anni di colonizzazione culturale capillare e devastante (e nonostante la globalizzazione mondiale tenda ad appiattire le diversità).
    Io non credo che la colonizzazione culturale ci abbia poi tanto avvicinato all'Italia:fondamentalmente le cose principali che abbiamo in comune sono una lingua e la televisione.
    Un sardo e un italiano parlano entrambi l'italiano (il sardo generalmente meglio) ma la cultura e la mentalità espresse con questa lingua sono diverse.
    Daccordo , guardano le stesse televisioni, ma mi rifiuto di credere che questo sia un elemento di comunanza culturale.(E comunque le tv italiane le guardano anche gli albanesi, e altri popoli).
    Con questo non voglio dire che non vi sia una qualche vicinanza culturale fra la Sardegna e l'Italia, che ovviamente esiste (anche se in misura minore a come si è portati a credere) ma solo che allo stesso modo la Sardegna ha tratti di comunanza culturale con le culture di tutti i popoli del Mediterraneo e dell'Europa; e comunque le culture più simili alla nostra sono certamente quelle della penisola iberica.

    I contatti fra la Sardegna e l'Italia sono stati storicamente di poca importanza salvo i rappoti con Pisa e Genova negli ultimi secoli dell'epoca giudicale, che furono peraltro fruttuosi, e che appunto si poterono realizzare per l'esistenza dei 4 stati indipendenti che comunque intrattenevano stretti rapporti con tutte le marinerie cristiane del mediterraneo( catalana, provenzale,etcc).
    Questi rapporti diventarono ,non più tanto "fruttuosi", quando alcuni nobilucci italiani appoggiati dalle loro città tentarono di impossessarsi del potere nei giudicati, e ci riuscirono a Cagliari e in Gallura, venendone in seguito cacciati, alcuni dagli ultimi giudici d'Arborea altri dal re d'Aragona.
    Poi per diversi secoli fra Sardegna e Italia vi furono rapporti insignificanti.
    Il bilancio del periodo spagnolo fu certamente negativo in quasi tutti i campi (economico, sociale,feudalesimo) ma non in quello culturale, esistendo un vero e proprio scambio e non un'imposizione.
    Molte delle espressioni più belle della nostra cultura risalgono a questo periodo e sono il risultato della rielaborazione di modelli iberici in chiave assolutamente originale sarda (es. le migliaia di piccole chiesette di quel periodo, veri e propri piccoli gioielli;gli abiti tradizionali; il lessico della nostra stessa lingua che contiene un'infinità di hispanismi). Questo era dovuto al fatto che gli spagnoli conquistando mezzo mondo, e facendo porcate un po dappertutto, avevano imparato a confrontarsi con le culture degli altri popoli, anche dei popoli delle loro colonie.

    Poi nel 1718 MALAITTU SIAT! ( e malaittos siant!) durante la guerra di successione spagnola gli inglesi e gli austriaci ricompensarono gli stramaledetti principi di piemonte per aver smesso di lustrare il culo del re di Francia, all'ombra del quale erano cresciuti, ed aver deciso di leccare d'ora in poi il culo imperiale, attivita che ben lungi dal portare un milionesimo della dignita che poteva avere un semplice ma fiero pastore barbaricino, era pur sempre un'attività conveniente.

    Così decisero di regalargli prima la Sicilia, poi la nostra piccola e sfortunata patria con il trattato di Londra: Forse la peggiore disgrazia che ci sia capitata nella nostra lunga e travagliata storia.

    Nella grande sventura d'essere un popolo oppresso i sardi (che da principio accolsero nella più totale apatia il cambio di dinastia) conobbero l'immane sciagura di venire colonizzati dagli italiani, e di avere come padroni dei veri e propri cani rognosi, che i dannati dell'inferno li abbiano in gloria!

    I re, i loro vice e gli sgherri vari si adoperarono coscientemente per lasciare in Sardegna le cose come stavano, ed anzi per far sprofondare volutamente l'isola nella più totale arretratezza in mododa poter sfruttare meglio una popolazione tenuta nella miseria e nell'ignoranza; nonchè dopo la rivoluzione del '796 per eliminare fisicamente o ridurre al silenzio e all'impotenza la nascente, ma vitale borghesia nazionale sarda, (Angioy era oltre che avvocato e magistrato, anche imprenditore e banchiere) derubandoci della normale evoluzione delle classi sociali, che invece ebbero tutti gli altri popoli europei e per creare e foraggiare una borghesia "compradora" parassitaria (la quale è ancora oggi vitale)che fosse intermediaria tra il popolo sardo e lo stato sabaudo prima e italiano poi, derubando così la nostra nazione di 200 anni di normale sviluppo delle classi sociali.
    Insomma tutti i rapporti intercorsi in epoca moderna fra Sardegna e Italia sono stati nel segno della soppraffazione ( oltre che della disgrazia).

    Mi fa incazzare quando qualcuno (di proposito) parla dell'indipendentismo sardo chiamandolo separatismo:
    che cazzo significa? separare cosa?
    il popolo sardo e il popolo italiano sono separati!!
    Sono divisi dal rapporto di subalternità e oppressione che intercorre fra Sardegna e Italia! sono divisi da trecento anni di oppressione coloniale! sono divisi dal tentativo di genocidio culturale operato nell'ultimo secolo!
    L'UNIONE TRA DUE ENTITA'PRESUPPONE PARITA' E UGUAGLIANZA, cosa che ci viene negata proprio dall'appartenenza allo stato italiano.

    Noi apparteniamo allo stato italiano per un (brutto) scherzo del destino, e dire che siamo italiani è vero quanto (se non meno) che siamo francesi o spagnoli.

    Certo è vero siamo italiani, almeno in un senso...giuridico... che siamo (oggi) cittadini della repubblica italiana, ma questo dato oggettivo deve essere un dato che il popolo sardo deve poter cambiare in base alla propria volontà.


    Certo, oggi un enorme numero di sardi crede di essere italiano(un numero ancora più grande è confuso e\o non si esprime in merito), ma questo non fa di loro degli italiani.
    Io posso svegliarmi domattina essendo completamente convinto di essere cinese: questo non fa di me un cinese, caso mai fa di me un rincoglionito...
    La stragrande maggioranza degli italiani prima dell'unità non credevano di essere italiani... ciò vuol dire che non lo erano?
    .......un grosso numero di contadini del sud Italia a fine ottocento non avevano ben chiaro a che stato appartenessero........
    Una grossa fetta di italiani del nord oggi crede di essere padani... sono padani?
    (non sto dicendo ne che lo sono ne che non lo sono...non lo so, sono affari loro, e la cosa non mi interessa più di tanto)
    Milioni di ebrei, di decine di nazionalità, emigrati in palestina nell'ultimo mezzo secolo credono d'essere di nazionalità israeliana.... per ciò esiste la nazione israeliana?

    NOIS NO TENIMUS NEKE, E PODET ESSERE FINTZAS SA MALASORTE NOSTRA:
    MA NON SEMUS ITALIANOS ET NO AMUS A L'ESSER MAIS!

    scusate per la lunghezza ma c'e molto da dire...

    SARDIGNA NO EST ITALIA

    SOTZIALISMU INDIPENDENTZIA!
    concordo,e anche geigraficamente siamo ben lontani,il mare non è di certo un fiumiciattolo!

  7. #7
    SOTZIALISMU! INDIPENDENTZIA!
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    su coro ruju de sa BARBàRIA; CHI EST SU CORO RUJU DE SA SARDIGNA; nonchè la capitale culturale e morale della nostra Patria
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    SATUTE A TUTTI. vi prego di lasciar perdere le provocazioni di qualche fascistello buffone, assolutamente inoffensivo, che si è offeso per via di una barzelletta. Cos'è non si possono più raccontare barzellette?....

    Dal canto mio, lo ignorerò in ogni caso, sono comunque molto interessato a confrontarmi e a sapere cosa ne pensate di quello che ho scritto, anche delle critiche potrebbero essere uno spunto per una discussione.

    salute a tutti

    FASCISTI...su marte!

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da marianeRUJU Visualizza Messaggio
    SATUTE A TUTTI. vi prego di lasciar perdere le provocazioni di qualche fascistello buffone, assolutamente inoffensivo, che si è offeso per via di una barzelletta. Cos'è non si possono più raccontare barzellette?....

    Dal canto mio, lo ignorerò in ogni caso, sono comunque molto interessato a confrontarmi e a sapere cosa ne pensate di quello che ho scritto, anche delle critiche potrebbero essere uno spunto per una discussione.

    salute a tutti

    FASCISTI...su marte!

    LEGHISTA!!!

  9. #9
    Meda sabios paris
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    Citazione Originariamente Scritto da marianeRUJU Visualizza Messaggio
    SATUTE A TUTTI. vi prego di lasciar perdere le provocazioni di qualche fascistello buffone, assolutamente inoffensivo, che si è offeso per via di una barzelletta. Cos'è non si possono più raccontare barzellette?....

    Dal canto mio, lo ignorerò in ogni caso, sono comunque molto interessato a confrontarmi e a sapere cosa ne pensate di quello che ho scritto, anche delle critiche potrebbero essere uno spunto per una discussione.

    salute a tutti

    FASCISTI...su marte!
    Cuncordo, Sardinnya no est itaglia!

    In su thread serradu as preguntadu ki est Kornus.... Soe deo, e cussu tontu mandigamaccarrones mi nominat sempere ca ancora est incazzadu ca una olta (e mai pius!) appo tentadu de li donare unu pagu de cultura....
    Dae assora no faghet atteru ki frastimare comente unu polcrabu feridu!

    Custu li appo iscrittu, e dae cussu mamentu no cumprendet pius nudda, si innantis puru calki cosa aiat cumpresu.....

    Premetto: il fatto che non spiccichi una parola di Sardo dimostra già quanto sia difficile difendere la NOSTRA cultura contro la dominazione coloniale.... E non venirmene fuori con la storia che non ti capisco, qui il Campidanese lo capiscono tutti alla perfezione.... Se lo sai, parlalo!

    Storicamente stai dicendo un mare di stupidaggini. Le incursioni barbaresche le subivano anche Spagna e Francia che erano Imperi!
    Tra i cosidetti barbareschi c'erano anche Sardi, pirati Sardi, uno di questi (detto "il Barbanera") veniva temuto soprattutto nel mondo che noi oggi definiamo arabo....
    Inoltre dove hai letto che subivamo impunemente? Leggiti qualche scritto sull'Alcaidia delle torri costiere, sull'origine delle nostre chiese nominate Santa Maria del Mare e scoprirai che il 90% di esse deriva da vittorie delle nostre Ardie contro i pirati!
    La Sardegna Giudicale sconfisse con valore ogni tentativo di invasione araba, sotto gli Arborea le incursioni erano praticamente scomparse.
    Il periodo peggiore fu dopo la grande peste e la sconfitta delle Armate Arborensi, quando la popolazione, praticamente decimata, aveva problemi di vera e propria sopravvivenza e non poteva pensare alla difesa.
    Già nel 1600, però, le incursioni si contavano sulle dita di una mano.... Erano più le bardane barbaricine che quelle nordafricane!

    Il periodo spagnolo non era florido, certo, ma che quello sabaudo fosse migliore non vi è nessuna prova, te lo sei praticamente inventato...... Gli unici tentativi di modernizzazione (fine 700 inizio 800) portarono soltanto sangue, lutti e guerre intestine! In tutti i dialetti della Sardegna la parola BOIA diventa BOJINU, dal nome di uno dei ministri savoiardi (Bogino) che nei libri ufficiali italiani viene indicato come aperto e illuminato......
    Il Signor Lombroso, intellettuale Piemontese, anch'egli "aperto" e "illuminato" definiva me, e te, e il nostro Popolo come inferiore, delinquente per natura e redimibile solo con il genocidio o la galera.... Stesso pensiero espresso dall'attuale Savoia un paio di mesi fa....

    La Carlo Felice da quel Re ricevette solo il nome: era una strada che esisteva dal periodo Nuragico, anche i romani la utilizzarono come Vallum o Limes nei confronti della Barbaria che mai conquistarono. I Piemontesi (con manovalanza Sarda) ci fecero dei piccoli lavori di perfezionamento e manutenzione, per poi cambiarle il nome!

    Le cosiddette "opere" compiute dall'Italia potevano benissimo essere fatte anche da uno Stato Sardo Indipendente: bonifiche, corrente elettrica, ferrovie, dighe, ecc.... Anzi da Indipendenti avremmo fatto sicuramente meglio e oggi non saremmo nelle condizioni in cui siamo!

    La verità è questa: i Sardi hanno perso una sola vera battaglia in quasi 2000 anni di storia, e la causa è stata soprattutto la peste del 1400 (portata dagli Aragonesi a bell'apposta?): s'okkidroxu di Sanluri...... Il resto è storia di TRADIMENTI!
    Estintisi gli Arborea, le classi ricche, possidenti, i printzipales, pensavano più alle loro proprietà che al proprio POPOLO e quindi anzichè lottare per l'Indipendenza Nazionale, come avveniva da altre parti, anzichè formare propri Eserciti o Armate addestrando bene la gente del posto (un Popolo in armi è pericoloso anche per i suoi Generali), preferivano la protezione di quelle straniere!
    Ecco perché nonostante i padroni che si sono succeduti nel tempo la popolazione Sarda è rimasta geneticamente quasi incontaminata (non solo in Barbagia), ecco perchè la cultura è rimasta generalmente chiusa in se stessa...... Ufficialmente i padroni erano stranieri, ma in realtà questi seguivano gli ordini dei Padroncini Sardi e nell'Isola non ci passavano nemmeno!

    Oggi è la stessa cosa: l'italiano è una cultura imposta dai Padroni, dai ricchi, dalla nobiltà latifondista parassitaria, quella che prima era savoiarda, poi fascista, poi DC (o PCI, che tanto è uguale) e ora Berluskaprodi...... La stessa nobiltà (non uso il termine aristocrazia perchè di "migliore" non ha nulla) che oggi esprime le classi dirigenti isolane: incapace, pigra, arrogante, pessimista, servile!

    È assurdo, vedi: noi non siamo stati invasi da nessuno, non siamo stati colonizzati da una potenza straniera.... Hanno fatto tutto le nostre classi dirigenti! Praticamente si sono autocolonizzate culturalmente per restare padrone economicamente!
    I pochi Aristoi che questa classe ha espresso (Arborea, Alagon, Angioy, Lussu) sono stati o traditi, o isolati, o venduti al nemico, o corrotti con promesse varie....
    Lo stesso avverrà (se non sta già avvenendo) anche con l'ultimo: Soru.

    L'unica possibilità è una presa di coscienza che faccia risorgere la Nazione Sarda, sostituisca completamente la classe dirigente e intellettuale, infonda in tutta la Società una Sardità nuova, dirompente, rivoluzionaria, aperta al Mondo intero, volta all'espansione e non più alla chiusura o all'assimilazione passiva dell'altro...... Noi dobbiamo imporre la Sardità, non subire!

    Oggi come oggi la cultura Sarda, senza un apparato Statale che la valorizzi e la IMPONGA con ogni mezzo democratico possibile, sullo stesso piano di quella italiana, è destinata a scomparire!
    Con la sua scomparsa la Sardegna tutta è destinata a sprofondare sotto villaggi turistici, Luna Park, mondezzai, Casinò e grattacieli senz'anima! I Sardi saranno destinati a essere per sempre camerieri, giardinieri, puttanelle e veline dei nuovi padroni!

    L'unico sviluppo è l'eliminazione dell'oligarchia parassitaria che ci governa! Buttarli a mare e essere artefici del nostro destino, da imprenditori, da Padroni nella nostra terra!
    Sardos e Europeos!

    Se non capisci questo e aspetti che l'italia faccia il lavoro che dobbiamo fare noi da qualche secolo, è inutile...... O con Sardinnya, col Popolo Sardo, o coi nobili traditori!
    Tertium non datur......

  10. #10
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    Bravo...il deficiente si presenta al'imbecille!
    Adesso andate a fare lingua in bocca sotto la doccia cantando "Romania mia"!

 

 
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