Canto que mal me sales
cuando tengo que cantar espanto!
Espanto como el que vivo
como el que muero, espanto,
de verme entre tanto y tantos
momentos del infinito
en que el silencio y el grito
son las metas de este canto.
Lo que veo nunca vi.
Lo que he sentido y lo que siento
hará brotar el momento...
Estadio Chile (1973)
(Canto, che cattivo sapore hai
Quando devo cantar la paura!'
Paura come quella che vivo,
Come quella che muoio, paura.
Di vedermi fra tanti e tanti
momenti di infinito
in cui il silenzio e il grido
sono i fini di questo canto.
Ciò che ho sentito e che sento
Farà sbocciare il momento.)
(Testo scritto nello stadio di Santiago del Cile poco prima di essere ucciso)
"Siamo saliti al secondo piano, dove erano gli uffici amministrativi e, in un lungo corridoio, ho trovato il corpo di Vìctor in una fila di una settantina di cadaveri. La maggior parte erano giovani e tutti mostravano segni di violenze e di ferite da proiettile. Quello di Victor era il più contorto. Aveva i pantaloni attorcigliati alle caviglie, la camicia rimboccata, le mutande ridotte a strisce dalle coltellate, il petto nudo pieno di piccoli fori, con un’enorme ferita, una cavità, sul lato destro dell’addome, sul fianco. Le mani pendevano con una strana angolatura e distorte; la testa era piena di sangue e di ematomi. Aveva un’espressione di enorme forza, di sfida, gli occhi aperti." (racconto della moglie Joan)
Dopo averlo ucciso, i militari cileni non solo proibirono la vendita dei suoi dischi, ma ordinarono la distruzione delle matrici.
Fra le sue canzoni più famose "Plegaria a un labrador" (Preghiera ad un lavoratore), "Te recuerdo Amanda" (Ti ricordo Amanda) e "Manifiesto" (Manifesto)."
Tratto da :
http://it.wikipedia.org/wiki/V%C3%ADctor_Jara
Noi non dimentichiamo.