Originariamente Scritto da
cavaradossi
I cattlici si dividono in due categorie
- pseudocattolici, il grosso, per convenienza e trarne beneficio (posto di lavoro, carriera, ecc). Vanno a messa ma sanno benissimo che è solo forma e niente sostanza, nella vita fanno il contrario di quello che dice il loro leader
- veri cattolici (tradizionalisti) sono quelli che hanno fermato iltempo, credono in figure volanti, morti che ritornano, e credono che la bibbia sia stata scritta da entità metafisiche.
Almeno questi ultimi hanno una loro coerenza, credono in quel che credono, si regolano su questo e magari se scoprono un sacerdote pedofilo lo segnalano pure alla giustizia invece di farlo proteggere dal vaticano
SERRA. I CATTOLICI TRADIZIONALISTI, PEGGIO DEI FASCISTI
Evidentemente non hanno molte certezze sulla propria morale
domenica 10 dicembre 2006 , di
la Repubblica
Poveri cattolici conservatori, terrorizzati dall´idea che qualche timida concessione statale alle coppie irregolari e alle coppie gay (regolarissime, in genere) possa mettere a repentaglio la loro Sacra Famiglia Tradizionale. Devono avere ben poca fiducia nei loro sacramenti, nel loro dio, nel loro amore, nei loro mariti e nelle loro mogli, per reagire con tanta piccineria e iracondia al bisogno di legge e di rispetto di chi non è come loro, non vive come loro, non ama come loro. Il rispetto degli altri è sempre direttamente proporzionale alla fiducia in se stessi. Evidentemente non hanno molte certezze sulla propria morale, questi tremebondi tutori della tradizione. Se non odiano gli omosessuali come i giovinastri rapati che ululano contro i "culattoni" inalberando le loro croci celtiche, e al riparo delle piazze "liberali" che li ospitano, è solo perché trovano più socialmente conveniente provare pena, e oggettivo disprezzo. Ma è la loro, non quella dei fascisti, la discriminazione più pesante e più violenta. È quella dei conformisti spaventati, insicuri dei loro sentimenti, sgomenti di fronte all´eros che scompagina la vita, chiusi a riccio attorno a un disamore che nessun dio vorrebbe mai ospitare nella propria casa, che è senza porte e senza inferriate.