JUVE-VERONA: DAGLI SCONTRI D'ALTA QUOTA IN A, AL PURGATORIO IN SERIE B
Sab 09/12/2006 11:41
Pomeriggio che si preannuncia piovoso allo stadio Olimpico di Torino, proprio nel giorno in cui la Juventus ha la possibilità di trovare il primato in classifica.
Dopo una settimana difficilissima da molti punti di vista, un raggio di Sole nel cielo nuvoloso dei bianconeri è il completo recupero di capitan Del Piero, che torna a disposizione di Didier Deschamps dopo un lungo stop; a parlare di Alex in conferenza stampa è proprio l'allenatore transalpino:"Il ritorno di Alessandro Del Piero è molto importante per noi, perché lui è un giocatore che fa paura agli avversari e sa guidare alla perfezione i suoi compagni, specialmente i più giovani; certo non ha ancora i 90' nelle gambe, quindi non so in che modo e per quanto tempo potrò utilizzarlo contro il Verona".
Deschamps poi si concentra sul match che oggi vede di fronte due realtà completamente diverse: da un lato la "superJuve" che in questo campionato sarà solo ed esclusivamente una meteora, dall'altro lato il Verona che non è più la squadra che tanto ha sorpreso negli anni '80 andando addirittura a vincere uno scudetto, bensì una formazione che sta attraversando un periodo piuttosto negativo in campionato e che, comunque, non ha nella continuità di rendimento la sua arma migliore: "Il Verona è un avversario che ha segnato poco fino ad ora, ma ha anche subito pochi gol e fuori casa si esprime al meglio giocando in contropiede".
Il mister bianconero non intende sbilanciarsi sul caso Nedved e, soprattutto, sulle accuse alla società per la linea troppo buonista:"Ho diverse soluzioni per sostituire Nedved, l'importante è che si tenga una buona animazione offensiva, anche perché è difficile trovare un giocatore con le sue caratteristiche; la società agisce sempre e solo nell'interesse della squadra e dei suoi sostenitori".
Tornando alla partita di oggi allo stadio Olimpico, al di là dei vari incroci storici che riguardano le due squadre, per Mauro Germàn Camoranesi sarà una partita speciale: l'oriundo bianconero, infatti, da quando ha lasciato la società scaligera non ha mai affrontato la sua ex squadra.
"Sono sicuro che quando scenderò in campo mi verranno in mente tanti ricordi piacevoli ed indimenticabili, Verona, in fondo, è stata la mia rampa di lancio - commenta sincero Camoranesi - la squadra di adesso non la conosco bene, ma quando c'ero anch'io, anche se poi è arrivata la retrocessione, la rosa era di primissimo livello, basti pensare ai vari Oddo, Mutu, Adailton, Ferron, Cassetti, Gilardino e Abbruscato, ma io conservo un posto speciale nel mio cuore a Mister Perotti, il tecnico del primo anno".
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