Asinara - Ci riprovano?

[sa socca]

Mi è pervenuto questo documento a nome di Gavino Gaspa da Portotorres.... Son certo sia importante leggerlo e divulgarlo

Al Presidente della Regione Sardegna
On Renato Soru
Agli organi d’informazione

Oggetto: lettera aperta su Parco Asinara

La reiterata proposta di far rientrare da una finestra dell’isola dell’Asinara i detenuti che erano usciti dal portone principale, deve farci riflettere tutti su quanto sia inefficace il potere politico al cospetto di quello dei burocrati e delle eterne figure di apparato ministeriale.
Non si comprende come mai la stessa proposta viene sistematicamente riesumata, prescindendo dal Ministro di turno o dalla colorazione politica del Governo, sia della prima che della seconda Repubblica.
Vi è una sola spiegazione a tutto ciò: chi ha goduto per decenni del privilegio di usare l’isola a suo uso e consumo non si è ancora rassegnato a visitare l’Asinara solo da semplice turista.
La pur meritoria finalità sociale del progetto, basata sull’utilizzo di detenuti in lavori di manutenzione e di qualificazione dei siti del Parco, garantendo loro un reinserimento nel mondo del lavoro, appare per niente convincente.
Perché nonostante il territorio Italiano sia pieno di zone demaniali degradate da calamità naturali, da incendi, da discariche dismesse, da cave abbandonate, tutti siti da bonificare e riqualificare, solo le isole dell’Asinara e Pianosa si prestano a tale scopo?
L’istituzione del Parco Nazionale è una realtà ormai da dieci anni, ma il decollo dello stesso e le ricadute economiche per il territorio che lo ospita tardano ad arrivare.
Lo Stato Italiano ed il Ministero di Grazia e Giustizia su tutto ciò hanno grandi responsabilità.
La loro reticenza nel trasferire alla Regione Sardegna gli immobili e le servitù statali hanno penalizzato lo sviluppo del parco e dell’economia che esso può produrre.
Chi ci dice che le lungaggini burocratiche non siano, invece, una strategia per riaffermare un ruolo ed una presenza sull’isola dei potentati ministeriali?
Il Parco e questo territorio hanno estrema necessità delle risorse economiche che oggi si vogliono impegnare in questo progetto ma non ha alcun bisogno di quel tipo di mano d’opera.
Questo territorio ha una percentuale di disoccupazione tra le più alte nel Paese, tutto ciò deriva anche dal fatto che ha dovuto sacrificare per oltre un secolo, per ragion di Stato, il 50% del territorio di Porto Torres, prima a lazzaretto poi a colonia penale infine carcere di massima sicurezza,senza mai avere un corrispettivo in cambio.
Oggi quel corrispettivo deve essere individuato nella produzione di economia e lavoro per i nostri disoccupati ed nel trasferimento di tutti gli immobili, e le relative risorse per il loro restauro, alla città di Porto Torres.
E’ arrivato il momento di attuare quel principio di federalismo reale a cui tutti i governi Nazionali e Regionali dicono di ispirarsi.
Per raggiungere questo importante obbiettivo, l’affermazione del diritto di Sovranità e di autodeterminazione del Popolo Sardo, l’Asinara deve diventare Parco Nazionale Sardo.

• In capo alla Regione Sarda devono stare i poteri di indirizzo e controllo delle attività del Parco;
• lo Stato Italiano deve trasferire tutte le risorse destinate all’Asinara al bilancio regionale
• tutti gli immobili devono essere nella disponibilità del comune di Porto Torres.

Solo in questo modo vi sarà il giusto riconoscimento nei confronti di chi, per oltre un secolo, ha dovuto privarsi della parte di maggior pregio del proprio territorio.
Solo così potranno essere evitati i tentativi di riutilizzo dell’isola a fini carcerari.
Solo restituendo alla totale disponibilità del Popolo Sardo ogni angolo della nostra terra i Sardi potranno pianificare, senza ingerenze esterne, il proprio modello di sviluppo.
Solo quando anche i Parchi, non solo le aree occupate dalle servitù militari, ci verranno restituiti, il Presidente della giunta Regionale sarà un vero Governatore.
Se è vero come è vero che in una società dove crescono economia e sviluppo vi saranno meno tensioni sociali e maggiori opportunità di lavoro, probabilmente vi saranno anche meno detenuti da rieducare reinserire nella società civile.







Porto Torres, 09/12/2006
Gavino Gaspa

Consigliere Nazionale PSd’Az

[Sergious]

l'isola non è uno strumento da utilizzare per aiutare l'italia !!!

tutto ciò che succede e succederà in sardegna deve essere deciso in consiglio regionale e deve rispettare il volere dei sardi

discariche - basi - galere fuori dalle @@