Risparmiare una grande fetta del bilancio pubblico: migliorare l'efficienza del servizio per i cittadini.
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Tra i compiti dell'Assemblea Costituente, un vero salto di qualità, rappresenta l'abolizione delle province; l'aggiornamento delle competenze tra regione e comune; porre un limite ragionevole di abitanti per formare un comune, così da impedire che vengano pagati burocrati e amministratori per zone con dieci case.
Per fare un esempio di una situazione assurda: Umbria, 800.000 abitanti: 92 comuni....o la Valle D'Aosta: 120.000 abitanti, 74 comuni...o Molise, 320.000 abitanti, 136 comuni.
Riorganizzare in modo tale da passare dagli oltre 8.000 comuni attuali a circa la metà (in modo da prevedere circa un comune ogni 15.000 abitanti).
Centinaia di migliaia di milioni di euro all'anno sarebbero risparmiati alle tasche dei cittadini, per una maggiore efficienza.
Un'istituzione vicina ai cittadini c'è: il comune.
L'istituzione che rappresenta il popolo intero c'è: lo stato.
L'istituzione che coordina le unità locali c'è: la regione.
La regione può benissimo coordinare i comuni compresi nel proprio spazio.
Continuare a mantenere due livelli intermedi (regione e provincia) è un costo enorme, in cambio di cosa? Non c'è abbastanza lavoro per entrambe, finisce come la situazione attuale che prendono soldi per fare troppo poco....(e ribadisco la piaga dell'enorme proliferazione di comuni...).
Cosa ne pensate?
Saluti
Mauro V.