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simsalabin
Esponenti del centrosinistra contro il film di Natale distribuito da Medusa. L'accusa: «Il ruolo degli insegnanti viene denigrato» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
Bondi, Salemme e Salvi in una scena del film «Olè» (Ansa)
Deve ancora uscire nelle sale ma scatena già polemiche «Olé», il film di Natale dei fratelli Vanzina distribuito da Medusa. A scagliarsi contro la pellicola, al cinema dal 15 dicembre, sono quattro esponenti della maggioranza. L'accusa? Vilipendio al corpo insegnante, che nella finzione cinematografica targata Vanzina ha la faccia dei comici Boldi e Salemme. Da qui la richiesta: la pellicola va subito oscurata dalla Rai che in questi giorni, come è prassi, sta lanciando il cine-panettone con ospitate nei programmi dei vari protagonisti e recensioni in tv. Domenica il cast era ospite di Baudo su Rai 1.
UNIONE ALL'ATTACCO - Riccardo Villari della Margherita, Loredana De Petris dei Verdi, Giuseppe Di Lello di Rifondazione Comunista, Franco Ceccuzzi dei Ds - i quattro anti-Olé - non si danno pace. «Non si capisce - scrivono in una nota - per quale motivo il servizio pubblico si presti a promuovere la nuova pellicola dei Vanzina» e «in orari di punta per gli ascolti». Il film ha come protagonisti due imbranati professori di liceo, interpretati da Boldi e Salemme, che si contendono una procace collega americana, l'ex sirena Daryl Hannah (guarda il trailer). I due si ritrovano in viaggio per la Spagna con le rispettive scolaresche. E lì ricominciano le rivalità. Ed è proprio il ruolo di prof. ridotto a macchietta a far sobbalzare dalla sedia i politici dell'Unione.
LA NOTA - «Denigrare, prendere in giro, vessare una categoria vitale per l'educazione e la formazione dei nostri figli, come quella degli insegnanti, è non solo di cattivo gusto ma ingrato - dice la nota - Dipingere dei professionisti laureati e vincitori di difficili concorsi e abilitazioni statali come degli stupidi in balia di giovani e belle donne è semplicemente irriconoscente». «In piena emergenza bullismo - continua il comunicato - siamo passati dal carismatico professore dell'attimo fuggente a rappresentazioni di bassissimo livello. A questo punto non stupiamoci della stato della scuola italiana».
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