Tutti nella prima infanzia abbiamo seguito con stupore e meraviglia le favole che ci venivano raccontate. In quelle storie misteriose fuori dal tempo abbiamo appreso la bellezza. La fiaba è un campo magnetico dove convergono da ogni lato segreti inesprimibili.Il brutto diventa inspiegabilmnte bello. L'anatroccolo diventa cigno, il rospo principe, la morte vita. Tutto muta verso l'eterna bellezza, tutto è in movimento continuo ed incessante e la vita ci appare armoniosa dove il male è transitorio e sarà stimolo alla perfezione. Bellezza e paura poli tragici dove il racconto tende, nella apparente contradizione, a concialiare. Da quelle parole inizia nel nostro animo la ricerca della bellezza. L'estetica nasce nell'Egitto oscuro quando il corpo morto è imbalsamato per mantenere nell'eternita l'idea della bellezza e questo agisce come nella fiaba, la carne avvolta nelle bende aspetta, come il bruco nel suo bozzolo di trasformarsi in farfalla e liberarsi nell'aria portando sul nuovo corpo i colori sgargianti ottenuti dall'oscura negritudine.
PER SUPERARE LA MORTE.