a propo di Francesco e della Imitatio Christi, vi è del vero in quello che dice il forumista Barsanufio, ma, sapendo che lo dice lui, non si capisce esattamente cosa intende dire.
si sa, è il classico vizio di chi troppo ama i filosofi carolingi dell' ultimo breve secolo (breve ma mostruosamente denso, forse un particolare che il caro Hobsbawn si è fatto sfuggire in maniera forse inconsapevole), dire a intendere b e agire c, o forse semplicemente ridere, con garbo certamente, ma ridere sonoramente delle altrui deficienze.
ciao
ff
Non diciamo sciocchezze. Dire "Rivestiti di Francesco per rivestirti di Cristo." se quel "per" significa "al fine di" allora concordo. Se significa che non è più necessaria guardare al Cristo, ma è sufficiente guardare a Francesco, allora questa è pura eresia.
alter Christus significa appunto "altro", nel senso di "secondo", non in senso sostitutivo. La via francescana è UNA via, e non LA via, il che equivarrebbe a fare del mondo francescano un'altra Chiesa, mentre la Chiesa è UNA.
Non so dove hai studiato la vita di francesco, ma l'immagine altamente poetica che hai dato tu di Francesco è scritta solo nei Fioretti. Francesco fu fortemente amato e fortemente criticato. Fu rinnegato e tradito. Alcuni, anzi molti (dei suoi) diffidavano di lui e non vedevano nei suoi occhi "il Maestro". Ci vedevano un grande uomo. Punto.
Ci furono grosse lacerazioni interne all'Ordine e l'Ordine stesso fu sempre sull'orlo della scomunica.
Nella via della povertà, della gioia, della fraternità universale Francesco ricercò fino al parossismo non di seguire, ma di conformarsi a Cristo.
Ricevette le Stimmate non nel momento di massima condivisione nell'ordine, ma quando gli rimasero pochi fedeli. Quando tutto andava a rotoli. Quando soffriva interiormente e fisicamente (era molto malato e aveva problemi di vista) come una bestia. Quando pensò di essere stato un pazzo, di aver sognato tutto, un povero illuso. Quando passò la "notte della fede".
Per quanto ne so fu il primo nella storia a manifestare visibilmente le Stimmate (già Paolo ne parla, ma non risulta che fossero "visibili"). Ciò fece ovviamente della sua vicenda qualcosa di particolare. Non potevano non vedere la sua cristo-conformazione. Il che non esclude che Francesco fu anche peccatore e i suoi peccati (accanto ai meriti) sono raccontati nelle sue biografie.
Si parla inoltre di CRISTO-CONFORMAZIONE DELLA PERSONA e NON DELLA DOTTRINA. Non necessariamente quanto afferma Francesco è Vangelo o "dogma".
L'alter Christus come lo intendi tu non è nè giusto nè bello!
Io resto PRIMA Cristiano POI Francescano. Non scherziamo!
Pace & bene.
Caro Merello, nella vita reale ho un lavoro e una famiglia, qui sul forum ho anche il compito di comoderare lo stesso. Il tempo è quello che è e a meno di rispondere con superficialità a volte non è proprio possibile avere il tempo per intervenire. Magari nel fine settimana
Non voglio scherzare. Sono semplicemente non d'accordo con quel che dici: è un problema?
Non sono mai andato tanto d'accordo con gli alberi di Porfirio (e neppure te dovresti andarci d'accordo, se fossi anche filosoficamente un po' francescano). Tu sei prima cristiano e poi francescano, e prima ancora - suppongo - monoteista, e prima ancora teista, e così via. Io non sono francescano. Ma se lo fossi sarei cristiano in quanto francescano, monoteista in quanto cristiano in quanto francescano, teista in quanto monoteista in quanto cristiano in quanto francescano. Ossia, ultimamente, crederei in Dio in quanto discepolo del Padre Serafico.
Però lascia che io sia sorpreso di sentir dire da un francescano che la teologia di Francesco come icona (nel senso orientale di presenza reale) di Cristo sia contenuta solo nei - pur deliziosi e terribili - Fioretti. Laddove non occorre neanche riferirsi all'altro capolavoro della strict wing dell'Ordine (Lo Speculum Perfectionis), ma basta leggere l'esordio della superortodossa Legenda Maggiore, redatta da San Bonaventura: La grazia di Dio, nostro salvatore, in questi ultimi tempi è apparsa nel suo servo Francesco. Ti ricorda qualcosa? A me sì: Multifariam et multis modis olim Deus loquens patribus in prophetis, novissime diebus istis locutus est nobis in Filio, ossia Ebrei 1.
Grazie, B.
ma basta leggere l'esordio della superortodossa Legenda Maggiore, redatta da San Bonaventura: La grazia di Dio, nostro salvatore, in questi ultimi tempi è apparsa nel suo servo Francesco. Ti ricorda qualcosa? A me sì: Multifariam et multis modis olim Deus loquens patribus in prophetis, novissime diebus istis locutus est nobis in Filio, ossia Ebrei 1.
no, non basta leggere Barsanufio, non basta.
sarà superortodossa come dici tu, ma non per questo chi non la condivide pienamente deve automaticamente sentirsi non francescano.
La legenda è un discorso, la vita di Francesco è un altro.
sappiamo bene chi era il sig. Bonaventura.
Forse non basta, caro Pfjodor, forse non è sufficiente, nondimeno è necessario. A cominciare dagli interventi con i quali si interagisce.
VeteroC sosteneva che io mi riferissi unicamente al francescanesimo dei Fioretti, laddove io gli rispondevo che non era così, e che non importava neppure chiamare in causa un documento diverso - ma apparso all'interno del medesimo Sitz im Leben - ma mi bastava citare la vita ufficiale per antonomasia per far notare come vi sia stata una assimilazione pratica e teorica di Francesco al Cristo.
Grazie, B.
ma mi bastava citare la vita ufficiale per antonomasia per far notare come vi sia stata una assimilazione pratica e teorica di Francesco al Cristo.
credi che chi francescano si professa debba automaticamente conformarsi alla vita ufficiale e superortodossa?