IRAN: AHMADINEJAD "FELICISSIMO" DI CONTESTAZIONI STUDENTI
(AGI) - Teheran 14 dic. - A tre giorni dalla clamorosa contestazione ricevuta da un drappello di studenti mentre stava tenendo un discorso all'Universita' 'Amir Kabir' di Teheran, il presidente iraniano Mahnmoud Ahmadinejad si e' detto "felicissimo" di essere stato criticato in maniera cosi' eclatante, anche se i manifestanti hanno dato fuoco a sue immagini. "Quando un limitato numero di persone, all'interno di un vasto gruppo di studenti, hanno contestato il presidente eletto dal popolo, in piena liberta' e senza alcun timore, io sono stato contentissimo", scrive l'oltranzista leader iraniano sul proprio sito personale in Internet. "Mi ha fatto ricordare i miei anni studenteschi: quando il regime secolare, appoggiato dall'Occidente, non ci permetteva nemmeno di respirare", aggiunge Ahmadinejad, alludendo ai suoi esordi nella Rivoluzione Islamica che nel '79 porto' al rovesciamento della monarchia dello scia'. "A quei tempi, qualsiasi insulto rivolto alla classe dirigente del Paese era seguito dall'imprigionamento o dalla tortura. Adesso invece, quando una sparuta minoranza ha insultato il presidente e ne ha bruciato le foto, la maggior parte degli studenti e degli insegnanti hanno tollerato simili atti".
"Quando ho visto tutto cio', come Mahmoud Ahmadinejad ho provato un sentimento di orgoglio e ho ringraziato Allah, mentre non ho avvertito alcuna emozione negativa nei confronti di chicchessia", conclude il suo messaggio su Internet il presidente della Repubblica Islamica, secondo per rango istituzionale in Iran soltanto alla suprema guida spirituale della Rivoluzione, l'ayatollah Ali Khamenei.
Al momento delle contestaziooni, Ahmadinejad reagi' definendo i dimostranti "una minoranza oppressiva", che "non permette a tutti gli altri di ascoltare"; non si scompose nemmeno quando i giovani, circa 25, tentarono di avvicinarsi alla tribuna degli oratori, peraltro subito bloccati dai compagni e soprattutto dal servizio d'ordine. Alla fine il presidente pote' concljudere il suo intervento. Era da due anni che negli atenei iraniani non si verificavano proteste su una scala simile, ma quella di lunedi' e' stata d'altra parte la terza in meno di una settimana. (AGI) -