Non c'è ricco senza povero

[No Man's Land]

Un discorso abbastanza ovvio. Ricchezza e povertà sono concetti relativi: Tizio non è "ricco" in assoluto, lo è in quanto è "più ricco" di Caio, e può essere "povero" se confrontato con Sempronio.
Dopotutto, il guaio dei poveri è semplicemente di poter vedere la ricchezza altrui, e quindi di poterla invidiare. E di fatto essere poveri negli Stati Uniti è una disgrazia ben peggiore che esserlo, mettiamo, in Etiopia, dove la differenza tra "ricchezza" e "povertà" è spesso un pugno di riso.
Grazie comunque per avercelo ricordato, ogni tanto fa bene esercitare la memoria...

[Gian_Maria]

Dopotutto, il guaio dei poveri è semplicemente di poter vedere la ricchezza altrui, e quindi di poterla invidiare.

Ah, quindi secondo te il guaio di quelle migliaia di persone che ogni giorno nel mondo muoiono perché non hanno i soldi per procurarsi del cibo è l'invidia. Teoria interessante.

[Futhwo (POL)]

Condivido in pieno il pensiero di Gian_Maria, il problema e' che il socialismo reale con la vera equiparazione dei redditi ha senso solo se espanso a tutto il globo. Ora, se prendi la totalita' delle risorse disponibili sul pianeta e le dividi equamente avrai per tutti un tenore di vita che sarebbe cmq + basso di quello a cui per esempio sei abituato tu ora. A me la cosa non crea troppi disagi, nel senso che cmq tutti staremmo cosi' e so che e' giusto, ma (giusto per citarti qualcuno a caso) lo dici te a Bertinotti (che pure ho votato) che deve scendere dalla barca per non risalirci piu'? ci sarebbero opposizioni cosi' grandi insomma che l'unico modo per risolverle sarebbe la violenza (mi offro volontario per essere io a "convincere" Tronchetti Provera :P)

[Gian_Maria]

No, no, calma. Io non sono assolutamente favorevole al cosiddetto "socialismo reale", che in realtà è capitalismo di stato sotto la dittatura di un singolo partito politico. Se vuoi sapere come la penso veramente, leggi il link che ho postato poco sopra (Che cos'è il Socialismo).

[lupin]

Condivido in pieno il pensiero di Gian_Maria, il problema e' che il socialismo reale con la vera equiparazione dei redditi ha senso solo se espanso a tutto il globo. Ora, se prendi la totalita' delle risorse disponibili sul pianeta e le dividi equamente avrai per tutti un tenore di vita che sarebbe cmq + basso di quello a cui per esempio sei abituato tu ora. A me la cosa non crea troppi disagi, nel senso che cmq tutti staremmo cosi' e so che e' giusto, ma (giusto per citarti qualcuno a caso) lo dici te a Bertinotti (che pure ho votato) che deve scendere dalla barca per non risalirci piu'? ci sarebbero opposizioni cosi' grandi insomma che l'unico modo per risolverle sarebbe la violenza (mi offro volontario per essere io a "convincere" Tronchetti Provera :P)

In effetti a governare il mondo ci dovrebbe essere una calcolatrice e non noi uomini!
Una calcolatrice che sommi tutte le ricchezze del pianeta e le distribuisca tra i 6-7 miliardi di persone che siamo...

Il problema è che noi umani trucchiamo anche le calcolatrici...

Però è strano che in effetti c'è da mangiare per tutti e a differenza degli animali dobbiamo pagare per mangiare e vivere! non è che ci siamo civilizzati troppo?

[Gian_Maria]

Non è solo una questione di distribuzione delle ricchezze; infatti, se oggi si espropriassero tutte le ricchezze dei ricchi distribuendole equamente tra tutti, le cose non cambierebbero di molto. È soprattutto una questione di possesso e controllo dei mezzi necessari per la produzione delle ricchezze (terre, materie prime, fonti di energia, industrie, uffici, ecc.). Il capitalismo si basa sulla concentrazione di tali mezzi e sul loro utilizzo per realizzare profitti a favore di quei pochi privilegiati che li possiedono e controllano (classe capitalista). Niente profitto, niente produzione. Ecco perché oggi la stragrande maggioranza della popolazione mondiale (classe lavoratrice) o è costretta a farsi sfruttare (lavoro salariato/stipendiato) o non ha proprio la possibilità di accedere a tali mezzi per vivere degnamente e per svilupparsi come individui e come società.

C'è da dire, però, che il capitalismo è stato senza dubbio una tappa necessaria dell'evoluzione umana, in quanto essendo basato sulla concentrazione dei mezzi di produzione e sulla competizione ci ha permesso di progredire molto sul piano tecnologico, al punto che se oggi le potenzialità che abbiamo raggiunto (forze produttive) fossero liberamente accessibili da tutti, potremmo vivere tutti in pace in un mondo di abbondanza.

Non abbiamo però ancora molto tempo per renderci conto di ciò e per passare alla prossima tappa dell'evoluzione umana (che si basa sulla proprietà comune e sul controllo democratico delle risorse planetarie per il beneficio di tutta l'umanità), perché l'attuale sistema economico-sociale sta diventando sempre più dannoso, per il fatto che sta sempre di più accumulando le ricchezze in mano di pochi a scapito di tutti gli altri (facendo aumentare la povertà e quindi l’emigrazione e la criminalità), per il fatto che sta distruggendo l'ambiente naturale (in quanto mette il profitto prima di tutto) e per il fatto che sta aumentando pericolosamente (vedi armi nucleari) la conflittualità tra le nazioni per l’accaparramento delle risorse naturali.