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    Predefinito [Dati Macroeconomici] - Il Pil a -4,9%, mai cosi male dal 1971

    12/2/2010 (10:9) - I NUMERI DELL'ISTAT
    Il Pil a -4,9%, mai cosi male dal 1971
    Dati negativi per il Prodotto lordo italiano secondo l'Istat
    + Crisi, si ferma la locomotiva tedesca la ripresa stenta in mezza Europa

    Il 2009 anno nero dell'economia.
    Il debito vola e le entrate crollano.
    In crisi anche Germania e Francia
    MILANO
    Sull’economia italiana è arrivata alla fine del 2009 una gelata per molti versi inattesa: nel quarto trimestre il prodotto interno lordo, dopo il dato positivo che era stato registrato nel periodo luglio-settembre, ha segnato un calo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,8% rispetto al quarto trimestre 2009.

    Nell’intero 2009 la recessione dell’economia è tutta in quel -4,9%, che è il peggiore dato praticamente da sempre, ovvero almeno dal 1971 quando è cominciata la rilevazione statistica. La fotografia sull’economia italiana arriva dai dati diffusi oggi dall’Istat. Anche negli altri Paesi europei la situazione è pesante. La Germania, che mantiene un quarto trimestre 2009 invariato e in calo dell’1,7% sul quarto trimestre 2008, nell’intero 2009 segna un calo del Pil pari al 5%. Leggermente migliore la situazione in Francia dove nel periodo ottobre-dicembre 2009 l’economia è cresciuta dello 0,6% su base congiunturale. Ma la flessione del 2,2% registrata per l’intero 2009 è per la Francia comunque la più pesante dal dopoguerra.

    Anche nella media dei sedici Paesi di Eurolandia, dove nel quarto trimestre il prodotto interno lordo ha segnato un lieve progresso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, il 2009 si chiude con un pesante -4%. Un andamento, questo, «inferiore alle aspettative e indica quanto ci sia ancora da fare per consolidare la crescita e stimolare l’economia», ha commentato da Bruxelles il portavoce del Commissario agli affari economici Olli Rehn. Tornando ai dati italiani, il colpo di coda di fine anno, dopo le aspettative di ripresa che erano emerse in autunno, è legato soprattutto al calo dell’industria. I dati sulla produzione industriale di dicembre facevano già pensare che la strada della ripresa era ancora in salita ma si confidava in un controbilanciamento da parte di altri settori in crescita, come per esempio quello dei servizi.

    La diminuzione congiunturale del Pil nel quarto trimestre è infatti «il risultato di una diminuzione del valore aggiunto dell’industria, di una sostanziale stazionarietà del valore aggiunto dei servizi e di un aumento del valore aggiunto dell’agricoltura», ha spiegato oggi l’istituto di statistica. Se il governo resta ottimista («Ci sono tutte le condizioni di crescita di cui anche l’economia italiana beneficerà», ha detto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi), le forze sociali continuano a chiedere interventi al governo per aiutare la ripresa. Cgil, Cisl e Uil in particolare chiedono al governo di mettere mano subito alla riforma fiscale per sostenere i redditi e di conseguenza la domanda. «Penso che il governo debba rendersi conto che quello che è stato fatto fin qui assolutamente non basta. Bisogna sollecitare un pò l’economia», ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Infine le associazioni dei consumatori: Adusbef e Federconsumatori definiscono i dati «drammatici» e temono che «anche il 2010 possa essere un anno nero, se non si interviene al più presto».

  2. #2
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    Predefinito Rif: Il Pil a -4,9%, mai cosi male dal 1971

    Li vedi in certe case aristocratiche, figli di un’élite immobile, stanchi, rancorosi, strafottenti, malpensanti, con una valigia che non parte mai. Li senti in certi salotti dire che se ne andranno oltre frontiera, qualcuno sta riarredando l’appartamentino a Parigi, altri cianciano d’America o improvvisano un mal d’Africa, i più ideologici, e nostalgici, sognano una spiaggia cubana. Non vanno mai. Maledicono e restano. Sputano e non si muovono. Promettono e non fanno.

    Sono gli anti-italiani, quelli che vivono qui con il mal di stomaco, con la rabbia di chi scommette tutto sull’apocalisse: verrà il giorno, quello del giudizio. E giù filippiche contro Berlusconi.

    Il 1994 è lontano. Sono passati più di quindici anni da allora e quell’intolleranza viscerale contro l’uomo di Arcore è tracimata. Non è più il vecchio antiberlusconismo. Non è più solo odio ideologico. È voglia di deserto, di rovine, di cataclismi. È l’Italia da vedere in malora. È l’ideologia dell’anti-italianità.

    Il ragionamento è più o meno questo: se per far fuori Berlusconi serve un’Italia in ginocchio, allora così sia. E giù bombe. Il prezzo è altissimo, ma per questa banda di intellettuali e politici il gioco vale la candela. Tanto meglio. Se c’è da ricostruire poi si faranno più soldi. È un sentimento un po’ cinico, ma c’è sempre un prete che poi ti assolve.

    Le migliori menti di questa opposizione, si sono vestite di nero e come gufi, malocchi, fattucchieri, monatti, avvelenatori, buttano sale sulle sciagure italiane. Pregano il peggio. Hanno guardato negli occhi la crisi, sperando che fosse più scura della mezzanotte. Hanno benedetto i mutui subprime. L’America avrebbe portato qui il virus, sventrando le banche, l’economia, i risparmi, il commercio, lasciando sul lastrico l’intera Babilonia. E quando la crisi è arretrata, risaccando, hanno maledetto l’euro e il dollaro, scommettendo ancora sulla malasorte. Verrà l’autunno e sarà caldo, povero di stipendi e posti di lavoro.

    Il partito degli anti-italiani piange sul terremoto, ma si consola pensando che le case non arriveranno in tempo per l’inverno e quelle tendopoli diventeranno la cicatrice sul volto dell’era Berlusconi.

    Quelli che tradiscono l'Italia pur di far cadere Berlusconi - Interni - ilGiornale.it del 15-09-2009
    Ultima modifica di 100% Antikomunista; 12-02-10 alle 20:11

  3. #3
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    Predefinito Rif: Il Pil a -4,9%, mai cosi male dal 1971


  4. #4
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    Predefinito Rif: Il Pil a -4,9%, mai cosi male dal 1971

    Citazione Originariamente Scritto da 100% Antikomunista Visualizza Messaggio
    Li vedi in certe case aristocratiche, figli di un’élite immobile, stanchi, rancorosi, strafottenti, malpensanti, con una valigia che non parte mai. Li senti in certi salotti dire che se ne andranno oltre frontiera, qualcuno sta riarredando l’appartamentino a Parigi, altri cianciano d’America o improvvisano un mal d’Africa, i più ideologici, e nostalgici, sognano una spiaggia cubana. Non vanno mai. Maledicono e restano. Sputano e non si muovono. Promettono e non fanno.

    Sono gli anti-italiani, quelli che vivono qui con il mal di stomaco, con la rabbia di chi scommette tutto sull’apocalisse: verrà il giorno, quello del giudizio. E giù filippiche contro Berlusconi.

    Il 1994 è lontano. Sono passati più di quindici anni da allora e quell’intolleranza viscerale contro l’uomo di Arcore è tracimata. Non è più il vecchio antiberlusconismo. Non è più solo odio ideologico. È voglia di deserto, di rovine, di cataclismi. È l’Italia da vedere in malora. È l’ideologia dell’anti-italianità.

    Il ragionamento è più o meno questo: se per far fuori Berlusconi serve un’Italia in ginocchio, allora così sia. E giù bombe. Il prezzo è altissimo, ma per questa banda di intellettuali e politici il gioco vale la candela. Tanto meglio. Se c’è da ricostruire poi si faranno più soldi. È un sentimento un po’ cinico, ma c’è sempre un prete che poi ti assolve.

    Le migliori menti di questa opposizione, si sono vestite di nero e come gufi, malocchi, fattucchieri, monatti, avvelenatori, buttano sale sulle sciagure italiane. Pregano il peggio. Hanno guardato negli occhi la crisi, sperando che fosse più scura della mezzanotte. Hanno benedetto i mutui subprime. L’America avrebbe portato qui il virus, sventrando le banche, l’economia, i risparmi, il commercio, lasciando sul lastrico l’intera Babilonia. E quando la crisi è arretrata, risaccando, hanno maledetto l’euro e il dollaro, scommettendo ancora sulla malasorte. Verrà l’autunno e sarà caldo, povero di stipendi e posti di lavoro.

    Il partito degli anti-italiani piange sul terremoto, ma si consola pensando che le case non arriveranno in tempo per l’inverno e quelle tendopoli diventeranno la cicatrice sul volto dell’era Berlusconi.

    Quelli che tradiscono l’Italia pur di far cadere Berlusconi - Interni - ilGiornale.it del 15-09-2009
    e chissenefotte? e che cazzo c'entra??

  5. #5
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    Predefinito Rif: Il Pil a -4,9%, mai cosi male dal 1971

    Citazione Originariamente Scritto da DER KUNSTLER Visualizza Messaggio
    e chissenefotte? e che cazzo c'entra??
    Ci vuole far credere che dopo anni e anni di governo sia colpa dei comunisti... :sofico:
    "Quante persone ci sono in questa strada, un centinaio? Quante sono le persone intelligenti, sette, otto? Bene, io lavoro per le altre novantadue" Phineas Taylor Barnum

    UE, mondo, futuro Michio Kaku:
    https://www.youtube.com/watch?v=7NPC47qMJVg

  6. #6
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    Predefinito Rif: Il Pil a -4,9%, mai cosi male dal 1971

    Citazione Originariamente Scritto da DER KUNSTLER Visualizza Messaggio
    e chissenefotte? e che cazzo c'entra??
    Aspetta ancora un po e ti diranno che è colpa tua perchè sei pessimista. Sii ottimista e il PIL tornarà su!

  7. #7
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    Predefinito Rif: Il Pil a -4,9%, mai cosi male dal 1971

    Citazione Originariamente Scritto da Andre Visualizza Messaggio
    Aspetta ancora un po e ti diranno che è colpa tua perchè sei pessimista. Sii ottimista e il PIL tornarà su!
    L'economia secondo il mago Otelma!!!!

  8. #8
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    Predefinito Rif: Il Pil a -4,9%, mai cosi male dal 1971

    Citazione Originariamente Scritto da DER KUNSTLER Visualizza Messaggio
    e chissenefotte? e che cazzo c'entra??
    Mica sempre il banana capisce quello che posta.

  9. #9
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    Predefinito Rif: Il Pil a -4,9%, mai cosi male dal 1971

    Ragazzi, con calma: prima bisogna riformare 'sta cavolo di giustizia che non se ne può più. Poi ci sono i vari scudi stellari per la superimmunità da far passare.
    Poi, eventualmente, pensiamo anche a queste bazzeccole...

    Teniamoci stretti, che c'è vento forte.

    Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno.

    {;,;}

  10. #10
    In un CD degli 883
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    Predefinito Rif: Il Pil a -4,9%, mai cosi male dal 1971

    Citazione Originariamente Scritto da Malandrina Visualizza Messaggio
    Ragazzi, con calma: prima bisogna riformare 'sta cavolo di giustizia che non se ne può più. Poi ci sono i vari scudi stellari per la superimmunità da far passare.
    Poi, eventualmente, pensiamo anche a queste bazzeccole...
    eventualmente... :gratgrat:
    Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema, comprendi?

    Mangio sempre i bambini bolliti.

 

 
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