In un periodo dove il ghigno di Gigi D'Alessio con le sue nenie levantine troneggia nelle classifiche, segnalo l'uscita del nuovo CD di Sergio Borsato.
Ecco di seguito la bella recensione che ho trovato sull'ultimo numero di Tribe.
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Sergio Borsato
"Occhi di lupo"
La sua musica è radicata in una memoria culturale veneta; allo stesso tempo è la musica della modernità. Potere delle parole, si dice. Se fosse stato un poeta sarebbe stato caro a Giovanni Verga, Emile Zola e gente del genere. Dimostra un bisogno patologico di respirare e di esprimere quello che gli passa per la mente. Al secondo disco da leader, Sergio Borsato, classe 1962, si fa portavoce della nuova scena frolkcs (che sta per folk, rock, blues), definizione da lui stesso, vero e proprio mago della parola, inventata. Qua e là più rock (Figli di una luna storta), pop (Gira) e molta canzone d'autore.
Un De André del Veneto.
A.B.
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http://www.sergioborsato.it/veneto/index.php