In attesa di ulteriori sviluppi della vicenda, il 28 de Abrili esprime tutta la solidarietà a Sardigna Natzione Indipendentzia per la vergognosa denuncia del suo coordinatore nazionale Bustianu Cumpostu da parte dell'istituzione coloniale dell'arma dei carabinieri, ennesimo atto repressivo, punitivo e intimidatorio ai danni del movimento indipendentista sardo.
L'unica colpa di Bustianu è quella di aver agito da coerente patriota sardo e leader indipendentista liberando, durante un blitz insieme ai pescatori nella base militare di Capo Teulada, la nostra Terra dai fortemente inquinanti e degradanti rifiuti e resti di ordigni esplosivi utilizzati dagli occupanti nelle loro criminali sperimentazioni ed esercitazioni e portandoli a un convegno a Teulada per denunciare davanti ai teuladini e ai sardi tutti le vergogne dell’occupazione militare straniera.
Nel caso in cui Bustianu e tutti i patrioti sardi che per solidarietà sceglieranno di autodenunciarsi non verranno prosciolti, bensì processati dai tribunali coloniali italiano, col rischio di numerosi anni di galera, sarà chiuso il cerchio della repressione verso le principali forze impegnate nella costruzione dell’Unità patriottica e popolare e del Fronte per la liberazione nazionale e sociale del popolo sardo, dopo l’immensa operazione repressiva dello scorso 11 luglio che andò colpire in maniera pesantissima l’organizzazione comunista e indipendentista a Manca pro s’Indipendentzia.
Denunciamo, non dal punto di vista giuridico, dal momento che la legislatura attualmente riconosciuta come vigente sulla nostra Terra ce la mettiamo sonoramente sotto i piedi, ma dal punto di vista morale, politico e sociale, il modo sempre più sfrontato con cui lo stato italiano sta colpendo il movimento di liberazione nazionale sardo e tutte le lotte da questo condotte, prima fra tutte quella contro l’occupazione militare americana, italiana e Nato.
«No apprettedas s'isprone
A su poveru ronzinu,
Si no in mesu caminu
S'arrempellat appuradu;
Minzi ch'es lanzu e cansadu
E no nde pode' piusu;
Finalmente a fundu in susu
S'imbastu nd'hat a bettare»
De “Su patriotu sardu a sos feudatarios”, F. I. Mannu
Casteddu, Sardinnya, 15 de su Mes’e idas de su 2006
Tzírculu Comunista Natzionalitariu “28 de Abrili”
po s’Indipendentzia, sa Democratzia direta e su Sotzialismu