Dai mezzi di comunicazione apprendiamo, visto che come al solito i diretti interessati sono gli ultimi a saperlo, che è stato firmato un accordo che prevede l’assunzione a tempo indeterminato per tutte e tutti. Da due anni solo il Collettivo Precariatesia ha continuato a chiedere che ciò è giusto e sostenibile. Tutti ci prendevano per pazzi.
Solo 8 mesi fa ci hanno regalato 1.000 licenziamenti e volevano “stabilizzarci” con 1.500 lap, 426 inserimenti, 1.100 apprendistati (in deroga alla legge 30, quindi illegali) e solo 170 tempi indeterminati.
Lunedì 11 dicembre Tripi ha convocato CGIL, CISL e UIL per proporre 6.400 contratti a tempo indeterminato (anche per gli outbound) a 4 ore, per tutto il Gruppo Almaviva. Ma come mai si sono “ravveduti”? L’azienda è diventata più buona? O forse non potevano fare altrimenti? Sottolineiamo come non sono stati i sindacati a richiedere questi contratti ma l’azienda che sotto la pressione della nostra lotta, è stata costretta a cedere. La lotta paga!
D’altronde Atesia ha ricevuto un aiuto enorme dalla Finanziaria, dalla Circolare del Ministro Damiano e dall’Avviso Comune. Risparmiando in questo modo 270 milioni di euro di SOLDI NOSTRI! In cambio di tutto ciò ha dovuto però cedere sui contratti a tempo indeterminato.
Tutto bene? Neanche per idea, e non perché vogliamo la luna ma perché questo accordo comunque non tutela i nostri diritti passati e futuri, infatti abbiamo diritto al pagamento, da parte dell’azienda, di tutti i nostri diritti pregressi (e stiamo parlando di decine di migliaia di euro a persona) ad un lavoro di almeno 36 ore settimanali, che sono quelle che abbiamo sempre svolto, e a turnazioni che non siano sull’arco delle 24 ore. Quello che ci stanno proponendo è “di stendere un velo sul passato” come dichiara Tripi, ma perché dovremmo rinunciare hai nostri diritti passati e futuri?
Quello che ci propongono è:
- Liberatorie
- Contratti a 4 ore al 3° livello del contratto nazionale del settore
- Turni sulle 24 ore

Come la mettiamo poi con i licenziamenti e quelli che insistono a chiamare mancati rinnovi? Anche loro sono lavoratori che hanno diritto, come gli altri, ad un contratto a tempo indeterminato. Tanto più che molti sono stati licenziati per aver sostenuto le lotte e, addirittura, sono stati licenziati quasi tutti coloro che avevano presentato l’esposto all’Ispettorato del lavoro da cui sono scaturiti i verbali dello scorso agosto.
Ma perché i sindacati non hanno comunicato ai lavoratori di questi incontri? Perché non ci hanno chiesto cosa volevamo? Perché non sanno a cosa abbiamo diritto? Perché continuano a trattare per noi? È chiaro a tutti che la situazione che si è creata è frutto esclusivamente delle lotte portate avanti dai lavoratori,autorganizzati, che in questi due anni hanno sconfessato i sindacati confederali, complici con l’azienda della nostra precarietà.
Non ci dimentichiamo inoltre che in Atesia c’è stata, su richiesta di alcuni lavoratori del Collettivo PrecariAtesia, un’ispezione dell’Ispettorato del Lavoro. Le conclusioni dell’Ispettorato rimangono valide (altrimenti non gli avrebbero dedicato un articolo della Finanziaria) e sono uno strumento che i lavoratori possono sempre utilizzare.
Cosa dice l’Ispettorato:
- Tempo indeterminato per tutti (inbound e outbound) a 36 ore settimanali
- Nessuna liberatoria
- Pagamento da parte dell’azienda di tutto il pregresso

I sindacati confederali ci inviteranno a partecipare a nuove assemblee-farsa per spiegarci ed eventualmente farci approvare un accordo già firmato il 13/12/2006, ancora una volta senza chiedere il parere dei lavoratori. Questa è l’ennesima prevaricazione che siamo costretti a subire da parte di questi “signori”. Firmano accordi che prevedono l’attuazione della Finanziaria senza che questa sia stata ancora approvata. Già Miceli (CGIL SLC) in un intervista radiofonica giustifica la firma dell’accordo rifacendosi all’esito della sentenza del TAR. Ricordiamo che il TAR non si è pronunciato nel merito del verbale dell’Ispettorato del Lavoro ma semplicemente ha sospeso gli effetti dello stesso (effetti che ancora non esistono). A questo proposito, non vorremmo che il Ministero del Lavoro, dopo la firma di quest’accordo, rinunci all’annunciato ricorso al Consiglio di Stato contro il provvedimento del TAR.
Sappiamo già che sia CIGL CISL e UIL che l’attuale governo di centro-sinistra rivendicheranno questo accordo come una inversione di tendenza nei confronti della precarietà, come una grande vittoria della sinistra; ma i contratti a tempo indeterminato sono unicamente una vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori di Atesia. Mentre quello che ci devono spiegare è come un lavoratore potrà arrivare a fine mese con uno stipendio di 550 euro e come potrà sentirsi meno precario per questo la lotta continua!

Collettivo PrecariAtesia
14 dicembre 2006

Christian Bosi 349 8450955 precariatesia@yahoo.it
http://precariatesia.altervista.org

A luta continua