si vede che lo pensano in molti...
È ancora possibile aderire, finora solo due famiglie lo hanno fatto
A rischio «Aggiungi un posto a tavola»
Quest'anno rischia di saltare l'iniziativa dell'Osservatorio di Milano. Todisco: «Forse perché tra i bisognosi molti sono musulmani»
Un clochard sì, un profugo politico sì, ma un musulmano crea qualche problema. Questo è quello che avrebbero risposto le famiglie milanesi all'Osservatorio di Milano, che anche per quest'anno ha promosso l'iniziativa «Aggiungi un posto a tavola», ovvero uno scambio di inviti a cena: il 25 dicembre da parte di famiglie italiane e il 6 gennaio da parte di nuclei stranieri. Fino a questo momento però, secondo quanto riferito dal direttore Massimo Todisco, sono arrivate solo due adesioni. L'iniziativa, dopo dieci anni che viene portata avanti con successo, rischia quindi di saltare. «Forse perché quest'anno abbiamo voluto specificare che tra i bisognosi molti sono musulmani - spiega Todisco -. Un vero peccato perché, pur salvando l'aspetto umanitario dell'iniziativa, era stata arricchita da un dialogo multietnico tra cristiani e musulmani che prevede l'apertura delle case dei cattolici ai musulmani e non solo il giorno di Natale e l'apertura con pranzo compreso, della moschea di Segrate ai cattolici il giorno dell'Epifania». Chi vuole aderire all'iniziativa può ancora farlo chiamando il numero di telefono 02.57301721. «Delle 260 persone - ha concluso Todisco - che sarebbero felici di essere ospitate da una famiglia milanese, tra le quali 120 donne e bambini, almeno il 40% sono di religione cristiana, quindi chi non vuole un musulmano può essere accontentato».
da Vivimilano Corriere della sera