Lavoro, sempre meglio

[Sebottendorf]

Una lavoratrice del cremasco chiedeva 30 minuti per riprendere la figlia a scuola
Era disposta a un taglio in busta paga o a recuperare, ma è stata cacciata

Mamma operaia chiede mezz'ora flessibile
ma l'azienda è contraria e la licenzia

Il caso, avvenuto alla Ipc Faip di Vaiano, ora sarà esaminato dal pretore del lavoro


La sede della Ipc Faip

MILANO - Aveva chiesto mezz'ora di lavoro flessibile per poter riprendere la figlia da scuola, ma l'azienda, la Ipc Faip di Vaiano Cremasco (Cremona), ha deciso di risolvere il problema più drasticamente, licenziandola. Raffaella, operaia di 40 anni, aveva fatto domanda per poter avere trenta minuti di flessibilità da utilizzare per accudire la sua bambina, ma dopo un lungo braccio di ferro è stata messa alla porta.

Fino a qualche settimana fa la donna, divorziata e senza altri redditi se non la sua paga di mille euro, per prelevare la figlia a scuola aveva sempre usato la pausa pranzo. Recentemente un accordo sindacale l'ha accorciata però di mezz'ora. La signora aveva chiesto quindi una deroga, con la disponibilità a recuperare la mezzora o a perdere la retribuzione. Ma niente da fare: dopo una serie di iniziative, e dopo gli scioperi di mezzora indetti dalla Flm Uniti-Cub per consentire alla lavoratrice di accudire la figlia, l'azienda ha deciso il licenziamento.

La decisione della Ipc Faip, azienda leader nella produzione di strumenti per la pulizia domestica e professionale ad acqua, è stato subito impugnata e la prima udienza davanti al pretore del lavoro è fissata per il 9 gennaio a Crema.

(20 dicembre 2006)

[Slevin_K]

Ci vogliono tutti come cinesi.
Testa bassa, lavorare e via.

Non mi ricordo ( mi pare Montezemolo ) s'era pure permesso di "richiamare" i lavoratori italiani che si prendono pure il cattivo vizio di andare in ferie.
Gli prendesse un tumore ai testicoli a sto stronzo.

[Squalo]

Vergogna... e chi si dovrebbe occupare di difendere i lavoratori latita...

[lorenzo V]

su

[ETTORE MUTI]

ma che dite !!!!!
SE LAVORI PER IL SINDACATO O PER LE COOP ROSSE DELL'AVVENIRE ti sbattono fuori dalla sera alla mattina.....
poi vogliamo mettere il lavoro interinale grande possibilità per i giovani ???
siete dei giovani INGRATI.....
VIVA L'ITALIA VIVA IL MONDO DEL LAVORO !!!!!

[ETTORE MUTI]

Ci vogliono tutti come cinesi.
Testa bassa, lavorare e via.

Non mi ricordo ( mi pare Montezemolo ) s'era pure permesso di "richiamare" i lavoratori italiani che si prendono pure il cattivo vizio di andare in ferie.
Gli prendesse un tumore ai testicoli a sto stronzo.

Montezemolo è uno che ha i calli della fabbrica......uno che sa cosa vuol dire sporcarsi la camicetta di seta di champagne....vuoi mettere ???

[Massimiliano71]

Ci vogliono tutti come cinesi.
Testa bassa, lavorare e via.

Non mi ricordo ( mi pare Montezemolo ) s'era pure permesso di "richiamare" i lavoratori italiani che si prendono pure il cattivo vizio di andare in ferie.
Gli prendesse un tumore ai testicoli a sto stronzo.

Gente come Montezemolo fa schifo anche al tumore...non se lo prenderebbe mai.

[ennerre]

trenta minuti di flessibilità

Ma la flessibilità oraria non è stata respinta dal sindacato nelle trattative sull'ultimo contratto nazionale dei metalmeccanici?

Stef_trento ha ragione, la direzione è quella. Meno diritti, più ore di lavoro, salario basso e poche ferie. Siccome a livello nazionale fanno più fatica, hanno tentato di tagliarci le gambe con la direttiva Bolkestein.

[Massimiliano71]

Una lavoratrice del cremasco chiedeva 30 minuti per riprendere la figlia a scuola
Era disposta a un taglio in busta paga o a recuperare, ma è stata cacciata

Mamma operaia chiede mezz'ora flessibile
ma l'azienda è contraria e la licenzia

Il caso, avvenuto alla Ipc Faip di Vaiano, ora sarà esaminato dal pretore del lavoro


La sede della Ipc Faip

MILANO - Aveva chiesto mezz'ora di lavoro flessibile per poter riprendere la figlia da scuola, ma l'azienda, la Ipc Faip di Vaiano Cremasco (Cremona), ha deciso di risolvere il problema più drasticamente, licenziandola. Raffaella, operaia di 40 anni, aveva fatto domanda per poter avere trenta minuti di flessibilità da utilizzare per accudire la sua bambina, ma dopo un lungo braccio di ferro è stata messa alla porta.

Fino a qualche settimana fa la donna, divorziata e senza altri redditi se non la sua paga di mille euro, per prelevare la figlia a scuola aveva sempre usato la pausa pranzo. Recentemente un accordo sindacale l'ha accorciata però di mezz'ora. La signora aveva chiesto quindi una deroga, con la disponibilità a recuperare la mezzora o a perdere la retribuzione. Ma niente da fare: dopo una serie di iniziative, e dopo gli scioperi di mezzora indetti dalla Flm Uniti-Cub per consentire alla lavoratrice di accudire la figlia, l'azienda ha deciso il licenziamento.

La decisione della Ipc Faip, azienda leader nella produzione di strumenti per la pulizia domestica e professionale ad acqua, è stato subito impugnata e la prima udienza davanti al pretore del lavoro è fissata per il 9 gennaio a Crema.

(20 dicembre 2006)

Un mesetto fa postai un messaggio raccontando la vicenda di una collega della mia ragazza: rimasta incinta a due mesi dalla scadenza del contratto a tempo determinato le era stato assicurato dai proprietari (prima di sapere della gravidanza) che le avrebbero fatto firmare il nuovo contratto a tempo indeterminato....nel momento stesso in cui ha detto loro che attendeva un bambino le hanno detto che non c'era più bisogno di lei in fabbrica lasciandola senza lavoro, con un bambino in arrivo e con un mutuo da pagare.
Questi bastardi impiegano pure 4 extracomunitari a nero ma per una lavoratrice brava ma incinta il lavoro non ce l'hanno.
La cosa che più mi ha fatto incazzare è che la mia ragazza si è impaurita ed è venuta a dirmi: "tanto se rimango incinta faranno la stessa cosa anche a me".
Le ho spiegato che non è possibile per almeno due ordini di motivi: il primo è perchè accompagnerei direttamente la finanza nei locali e poi sarebbero cazzi loro (e i proprietari sanno che lo farei perchè ho avuto modo di dirglielo e sanno che non esiterei a farlo) ed in secondo luogo perchè conosco abbastanza calcianti del calcio storico per convincerli a farle un contratto a tempo indeterminato con aumento dello stipendio.
Però è assurdo che la tutela delle lavoratrici-madri debba passare non più dalla legge ma dalle minacce legali e fisiche.

[ennerre]

Però è assurdo che la tutela delle lavoratrici-madri debba passare non più dalla legge ma dalle minacce legali e fisiche

Massimiliano, la nostra è una guerra sociale per la sopravvivenza!
Dopo un anno da precario (con minacce fisiche) sono riuscito a farmi assumere a tempo indeterminato. Il sindcato o è corrotto o non ha gli strumenti per fermare questo scempio.