Originariamente Scritto da
Ochtopus
Non so,dal punto di vista strettamente personale e forse generalizzando un po' dico che proprio non mi fanno pena.
Mi viene da dire che subiscono una sudditanza che hanno progressivamente trasformato in professione,non fanno paura.Sono decenni che i giornalisti dei quotidiani piegano la schiena e si tappano la bocca per non distubare,per non infastidire,il prototipo del giornalista di oggi,salvo rare e "vecchie" firme e' quello che ti dice :"ah..sapete,oggi e' succeso che..."ma non senza prima essere passato dal capo per chiedere :"posso?".
La professione del giornalista e' informare,e' iniziare con :" lo sapevate che?..",se come insieme fossero rimasti indipendenti,liberi di dare fastidio sarebbero piu' "potenti",gli saremmo(sarei) piu' affezionato e solidale con le loro proteste per diritti che pur riconosco.Ricordiamoci che l'uomo piu' potente della terra,un presidente USA,e' stato mandato a casa dall'inchiesta di due giornalisti.Ma che paura puo' fare ad un editore un gruppo di persone che comanda a bacchetta?Da sempre?
E una domanda,per non dimenticare...ma il nano non e' un editore?Nessuno gli ha mai chiesto la sua opinione su una agitazione che dura da tempo?
E' questa mancanza di domande cattive o anche solo serie,questo servilismo sfacciato e vile,questa mancanza di vogliia di INFORMARE davvero,seriamente su cio' che ci circonda che non mi fa considerare i giornalisti come una categoria amabile.