User Tag List

Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 22
  1. #1
    Hrodland
    Ospite

    Predefinito Gruppo di turchi pesta ragazzina austriaca

    http://www.tirol.com/chronik/innsbruck/52507/index.do

    Il fatto è avvenuto ad Innsbruck; una ragazzina di 13 anni (violentata dalla propaganda multiculturalista) stava con un quattordicenne turco. Lei lo lascia, ed indovinate che fa il Kanacke?

    Chiama una trentina di amici per picchiare la ragazzina (in quel momento in compagnia della sua migliore amica)!

    Prima del pestaggio, però, l'ex-fidanzatino la minacciava anche di morte "Oggi ci sei, ma oggi faremo ogni cosa, oggi morirai".


    Un pagliacco turco "avvocato", dice che queste cose non fanno parte della sincera tradizione turca.

    Tradizione turca è l'omicidio d'onore, non lasciar vivere le vittime...

  2. #2
    kalashnikov47
    Ospite

    Predefinito Per non dimenticare

    Voci per un Dizionario del Pensiero Forte
    La battaglia di Vienna del 1683
    di Renato Cirelli



    Lo scenario politico-militare nella seconda metà del Seicento, il secolo terribile che aveva sconvolto e cambiato per sempre l’Europa, si presenta tutt’altro che pacifico. La Guerra dei Trent’Anni (1618-1648), iniziata come guerra di religione, era continuata come conflitto fra la Casa regnante francese dei Borbone e gli Asburgo per togliere a questi ultimi l’egemonia sulla Germania, che derivava loro dall’autorità imperiale. Per raggiungere questo scopo il primo ministro francese Armand du Plessis, cardinale duca di Richelieu (1585-1642), inaugurando una politica fondata sul solo interesse nazionale a scapito degli interessi dell’Europa cattolica, si allea con i principi protestanti.

    I Trattati di Westfalia del 1648 sanciscono l’indebolimento definitivo del Sacro Romano Impero e sulla Germania, devastata e divisa fra cattolici e protestanti e frazionata politicamente, si stabilisce l’egemonia del re di Francia Luigi XIV (1638-1715). Il ruolo dominante raggiunto in Europa spinge il Re Sole ad aspirare alla stessa corona imperiale e, in questa prospettiva, egli non esita a cercare l’alleanza degli ottomani, indifferente a ogni ideale cristiano ed europeo. Sul finire del secolo l’Europa cristiana è prostrata e ripiegata su sé stessa fra divisioni religiose e lotte dinastiche, mentre la crisi economica e il calo demografico, conseguenti alla guerra, completano il quadro e la rendono oltremodo vulnerabile.



    L’offensiva turca

    L’impero ottomano, che aveva ormai conquistato i paesi balcanici fino alla pianura ungherese, il 1° agosto 1664 era stato fermato nella sua avanzata dagli eserciti imperiali guidati da Raimondo Montecuccoli (1609-1680) nella battaglia di San Gottardo, in Ungheria.

    Poco dopo però, sotto l’energica guida del Gran Visir Kara Mustafà (1634-1683), l’offensiva turca riprende, incoraggiata incoscientemente da Luigi XIV nella sua spregiudicata politica anti-asburgica, e approfitta della debolezza in cui versano l’Europa e l’Impero.

    Solo la Repubblica di Venezia contende ai Turchi ogni isola dell’Egeo e ogni metro di Grecia e di Dalmazia combattendo orgogliosamente da sola la sua ultima e gloriosa guerra, che culmina con la caduta di Candia nel 1669, difesa eroicamente da Francesco Morosini il Peloponnesiaco (1618-1694).

    Dopo Creta, nel 1672 la Podolia — parte dell’odierna Ucraina — viene sottratta alla Polonia e nel gennaio del 1683, a Istanbul, vengono inastate le code di cavallo di battaglia in direzione dell’Ungheria e un immenso esercito si mette in marcia verso il cuore dell’Europa, sotto la guida di Kara Mustafà e del sultano Maometto IV (1642-1693), con l’intento di creare una grande Turchia europea e musulmana con capitale Vienna.

    Le poche forze imperiali — appoggiate da milizie ungheresi guidate dal duca Carlo V di Lorena (1643-1690) — tentano invano di resistere. Il grande condottiero al servizio degli Asburgo prende il comando benché ancora convalescente di una grave malattia che lo aveva portato sull’orlo della morte, dalla quale — si dice — l’abbiano salvato le preghiere di un padre cappuccino, il venerabile Marco da Aviano (1631-1699). Il religioso italiano, inviato del Papa presso l’Imperatore e instancabile predicatore della crociata anti-turca, consiglia che tutte le insegne imperiali portino l’immagine della Madre di Dio. Da allora le bandiere militari austriache manterranno l’effigie della Madonna per due secoli e mezzo, fino a quando Adolf Hitler (1889-1945) le farà togliere.



    Le "campane dei turchi"

    L’8 luglio 1683 l’esercito ottomano muove dall’Ungheria verso Vienna, vi giunge il 13 luglio e la cinge d’assedio. Durante il percorso ha devastato le regioni attraversate, saccheggiato città e villaggi, distrutto chiese e conventi, massacrato e schiavizzato le popolazioni cristiane.

    L’imperatore Leopoldo I (1640-1705), dopo aver affidato il comando militare al conte Ernst Rüdiger von Starhemberg (1638-1701), decide di lasciare la città e raggiunge Linz per organizzare la resistenza della Germania contro il tremendo pericolo che la sovrasta.

    Nell’impero suonano a stormo le "campane dei turchi", com’era già accaduto nel 1664 e nel secolo precedente, e inizia la mobilitazione delle risorse militari imperiali, mentre l’imperatore tesse febbrilmente trattative per chiamare a raccolta tutti i principi, cattolici e protestanti, sabotato da Luigi XIV e da Federico Guglielmo di Brandeburgo (1620-1688), e chiede l’immediato intervento dell’esercito polacco, appellandosi al supremo interesse della salvezza della Cristianità.



    Papa Innocenzo XI

    In questo momento drammatico dà i suoi frutti la politica europea e orientale da anni promossa dalla Santa Sede, soprattutto per merito del cardinale Benedetto Odescalchi (1611-1689), eletto Papa con il nome di Innocenzo XI nel 1676, beatificato nel 1956 da Papa Pio XII (1939-1958).

    Convinto custode del grande spirito crociato, il Pontefice, che da cardinale governatore di Ferrara si era guadagnato il titolo di "padre dei poveri", ispira una politica lungimirante tesa a creare un sistema di equilibrio fra i principi cristiani per indirizzare la loro politica estera contro l’impero ottomano. Avvalendosi di abili e decisi esecutori come i nunzi Obizzo Pallavicini (1632-1700) e Francesco Buonvisi (1626-1700), il venerabile Marco da Aviano e altri, la diplomazia pontificia media e concilia i contrasti europei, pacifica la Polonia con l’Austria, favorisce l’avvicinamento con il Brandeburgo protestante e con la Russia ortodossa, difende perfino gli interessi dei protestanti ungheresi contro l’episcopato locale, perché tutte le divisioni della Cristianità dovevano venir meno davanti alla difesa dell’Europa dall’islam. E, nonostante gli insuccessi e le incomprensioni, nell’"anno dei Turchi" 1683 il Papa riesce a essere l’anima della grande coalizione cristiana, trova il denaro in tutta Europa per finanziare le truppe di grandi e di piccoli principi e paga personalmente un reparto di cosacchi dell’esercito della Polonia.



    L’assedio

    Intanto a Vienna, invasa dai profughi, si consuma la via crucis dell’assedio, che la città sopporta eroicamente. 6.000 soldati e 5.000 uomini della difesa civica si oppongono, tagliati fuori dal mondo, allo sterminato esercito ottomano, armato di 300 cannoni. Tutte le campane della città vengono messe a tacere fuorché quella di Santo Stefano, chiamata Angstern, "angoscia", che con i suoi incessanti rintocchi chiama a raccolta i difensori. Gli assalti ai bastioni e gli scontri a corpo a corpo sono quotidiani e ogni giorno può essere l’ultimo, mentre i soccorsi sono ancora lontani. Sollecitato dal Papa e dall’imperatore, alla testa di un esercito, muove a marce forzate verso la città assediata il re di Polonia Giovanni III Sobieski (1624-1696), che già due volte aveva salvato la Polonia dai turchi. Finalmente il 31 agosto si congiunge con il duca Carlo di Lorena, che gli cede il comando supremo, e, quando viene raggiunto da tutti i contingenti dell’impero, l’esercito cristiano si mette in marcia verso Vienna, dove la situazione è ormai drammatica. I turchi hanno aperto brecce nei bastioni e i difensori superstiti, dopo aver respinto diciotto attacchi ed effettuato ventiquattro sortite, sono allo stremo, mentre i giannizzeri attaccano, infiammmati dai loro predicatori, e i cavalieri tatari scorazzano per l’Austria e la Moravia. L’11 settembre Vienna vive con angoscia quella che sembra l’ultima notte e von Starhemberg invia a Carlo di Lorena l’ultimo disperato messaggio: "Non perdete più tempo, clementissimo Signore, non perdete più tempo".



    La battaglia

    All’alba del 12 settembre 1683 il venerabile Marco da Aviano, dopo aver celebrato la Messa servita dal re di Polonia, benedice l’esercito schierato, quindi, a Kalhenberg, presso Vienna, 65.000 cristiani affrontano in battaglia campale 200.000 ottomani.

    Sono presenti con le loro truppe i principi del Baden e di Sassonia, i Wittelsbach di Baviera, i signori di Turingia e di Holstein, i polacchi e gli ungheresi, il generale italiano conte Enea Silvio Caprara (1631-1701), oltre al giovane principe Eugenio di Savoia (1663-1736), che riceve il battesimo di fuoco.


    La battaglia dura tutto il giorno e termina con una terribile carica all’arma bianca, guidata da Sobieski in persona, che provoca la rotta degli ottomani e la vittoria dell’esercito cristiano: questo subisce solo 2.000 perdite contro le oltre 20.000 dell’avversario. L’esercito ottomano fugge in disordine abbandonando tutto il bottino e le artiglierie e dopo aver massacrato centinaia di prigionieri e di schiavi cristiani. Il re di Polonia invia al Papa le bandiere catturate accompagnandole da queste parole: "Veni, vidi, Deus vicit". Ancor oggi, per decisione di Papa Innocenzo XI, il 12 settembre è dedicato al SS. Nome di Maria, in ricordo e in ringraziamento della vittoria.

    Il giorno seguente l’imperatore entra in Vienna, festante e liberata, alla testa dei principi dell’impero e delle truppe confederate e assiste al Te Deum di ringraziamento, officiato nella cattedrale di Santo Stefano dal vescovo di Vienna-Neustadt, poi cardinale, il conte Leopoldo Carlo Kollonic (1631-1707), anima spirituale della resistenza.



    Il riflusso dell’islam

    La vittoria di Kalhenberg e la liberazione di Vienna sono il punto di partenza per la controffensiva condotta dagli Asburgo contro l’impero ottomano nell’Europa danubiana, che porta, negli anni seguenti, alla liberazione dell’Ungheria, della Transilvania e della Croazia, dando inoltre possibilità alla Dalmazia di restare veneziana. È il momento in cui maggiormente si palesa la grandezza della vocazione e della missione della Casa d’Austria per il riscatto e per la difesa dell’Europa sud-orientale. Per svolgerla, essa mobilita sotto le insegne imperiali le risorse di tedeschi, ungheresi, cèchi, croati, slovachi e italiani, associando veneziani e polacchi, costruendo quell’impero multietnico e multireligioso, che darà all’Europa Orientale stabilità e sicurezza fino al 1918.

    La grande alleanza, che riesce a prender vita all’ultimo momento grazie a Papa Innocenzo XI, ricorda l’impresa e il miracolo realizzati un secolo prima grazie all’opera di Papa san Pio V (1504-1572) a Lepanto, il 7 ottobre 1571. Per la svolta impressa alla storia dell’Europa Orientale la battaglia di Vienna può essere paragonata alla vittoria di Poitiers del 732, quando Carlo Martello (688-741) ferma l’avanzata degli arabi. E l’alleanza che nel 1684 viene sancita con il nome di Lega Santa vede un accordo unico fra tedeschi e polacchi, fra impero e imperatore, fra cattolici e protestanti, animata e promossa dalla diplomazia e dallo spirito di sacrificio di un grande Papa, tutto teso al perseguimento dell’obiettivo della liberazione dell’Europa dai turchi.

    In quell’anno si realizza una fraternità d’armi cristiana che dà vita all’ultima grande crociata e che, dopo la vittoria e cessato il pericolo, è presto dimenticata; ma, dopo Vienna, in Europa le "campane dei turchi" tacciono per sempre.



    --------------------------------------------------------------------------------
    Per approfondire: vedi un quadro generale della situazione europea nel secolo XVI in AA.VV., Storia d’Europa, vol. IV: L’Età Moderna. Secoli XVI-XVIII, Einaudi, Torino l995; una storia della Casa d’Austria in Adam Wandruska, Gli Asburgo, trad. it., TEA, Milano l993; approfondimenti specifici in Ekkehard Eickhoff, Venezia, Vienna e i Turchi. Bufera nel Sud-est europeo. 1645-1700, trad. it., Rusconi, Milano l991; e in Jan Wladislaw Wos, La Polonia. Studi storici, introduzione di Paolo Bellini, Giardini, Pisa 1992, capitolo VII: Giovanni III Sobieski e la battaglia di Vienna (1683), pp. 153-177.

  3. #3
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    22,425
     Likes dati
    46,241
     Like avuti
    21,159
    Mentioned
    157 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da kalashnikov47 Visualizza Messaggio
    Da allora le bandiere militari austriache manterranno l’effigie della Madonna per due secoli e mezzo, fino a quando Adolf Hitler (1889-1945) le farà togliere.

    .
    a ragion veduta, ora chi prega la madonna , lavora per i "turchi"
    ed era cosi pure ai tempi di Hitler , altro che cristiani i madonnari sono solo dei pagani travestiti , un albero si giudica dai suoi frutti, e questi frutti mentre seguono la storiografia ufficiale considerando un caporale astriaco il male assoluto , lasciano che il male difatti invada il mondo.
    Il picccolo uomo austriaco deve essere il male per loro, i madonnari non sopportano che qualcuno non dei "loro" fosse dalla parte del giusto

  4. #4
    kalashnikov47
    Ospite

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Ken il warriero Visualizza Messaggio
    a ragion veduta, ora chi prega la madonna , lavora per i "turchi"
    ed era cosi pure ai tempi di Hitler , altro che cristiani i madonnari sono solo dei pagani travestiti , un albero si giudica dai suoi frutti, e questi frutti mentre seguono la storiografia ufficiale considerando un caporale astriaco il male assoluto , lasciano che il male difatti invada il mondo.
    Il picccolo uomo austriaco deve essere il male per loro, i madonnari non sopportano che qualcuno non dei "loro" fosse dalla parte del giusto
    Dalle insegne austriache l'immagine della Madonna era già stata tolta dalla repubblica austriaca (socialista) nel 1918.
    Dire che L'ha tolta Hitler è ininfluente. Ormai su Hitler si può dire tutto e il contrario di tutto.

    A proposito dei socialisti che presero il potere nel 1918...



    Adler Friedrich (1879-1960),
    figlio di Victor Adler, fu segretario del Partito socialdemocratico austriaco dal 1911 al 1916, anno in cui assassinò il Primo Ministro austriaco conte Stuergkh. Condannato alla pena di morte, la sua pena venne poi commutata all'imprigionamento. Liberato a seguito della Rivoluzione del 1918, fu tra i fondatori e capi dell'Internazionale .

    Adler Max (1873-1937),
    teorico e filosofo Austro-Marxista.

    Adler Victor (1852-1918),
    fondatore e leader della socialdemocrazia austriaca e membro dell'Internazionale socialista. Durante la prima guerra mondiale assunse posizioni social-scioviniste, dando il suo appoggio al conflitto.
    Con queste parole Trotsky parla di lui ne La mia vita: "Victor Adler era sotto ogni rispetto ben al di sopra dei suoi colleghi; ma egli era stato a lungo uno scettico. Nella baruffa austriaca il suo temperamento combattivo era sprecato in piccole questioni. Le prospettive sul futuro erano oscure, ed Adler girava loro le spalle, qualche volta in modo dimostrativo. "Quello del profeta è un mestiere ingrato, specialmente in Austria", questo era il costante ritornello delle sue orazioni [...] Victor Adler era uno scettico, e come tale tollerava tutto ed adattava se stesso a tutto, specialmente allo spirito nazionalista che aveva corroso la socialdemocrazia austriaca fino al suo centro vitale".

  5. #5
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    22,425
     Likes dati
    46,241
     Like avuti
    21,159
    Mentioned
    157 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da kalashnikov47 Visualizza Messaggio
    Dalle insegne austriache l'immagine della Madonna era già stata tolta dalla repubblica austriaca (socialista) nel 1918.
    Dire che L'ha tolta Hitler è ininfluente. Ormai su Hitler si può dire tutto e il contrario di tutto.

    ".
    ti ringrazio per quello che scrivi,
    interessante, ennesima dimostrazione che si deve sempre dare adosso a Hitler , il nome di questo renato cirelli compare in un sito di alleanza cattolica quando parlavo di madonnari , o adoratori di iside, mah

  6. #6
    email non funzionante
    Data Registrazione
    04 Apr 2006
    Località
    "...dalla perplessità e dallo scoramento si esce soltanto con l'azione. Quale poi debba essere quest'azione ce lo indicano, giorno per giorno, le necessità del momento e le esigenze dell'ora.
    Messaggi
    807
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da kalashnikov47 Visualizza Messaggio


    Adler Friedrich (1879-1960),
    figlio di Victor Adler, fu segretario del Partito socialdemocratico austriaco dal 1911 al 1916, anno in cui assassinò il Primo Ministro austriaco conte Stuergkh. Condannato alla pena di morte, la sua pena venne poi commutata all'imprigionamento. Liberato a seguito della Rivoluzione del 1918, fu tra i fondatori e capi dell'Internazionale .

    Adler Max (1873-1937),
    teorico e filosofo Austro-Marxista.

    Adler Victor (1852-1918),
    fondatore e leader della socialdemocrazia austriaca e membro dell'Internazionale socialista. Durante la prima guerra mondiale assunse posizioni social-scioviniste, dando il suo appoggio al conflitto.
    Con queste parole Trotsky parla di lui ne La mia vita: "Victor Adler era sotto ogni rispetto ben al di sopra dei suoi colleghi; ma egli era stato a lungo uno scettico. Nella baruffa austriaca il suo temperamento combattivo era sprecato in piccole questioni. Le prospettive sul futuro erano oscure, ed Adler girava loro le spalle, qualche volta in modo dimostrativo. "Quello del profeta è un mestiere ingrato, specialmente in Austria", questo era il costante ritornello delle sue orazioni [...] Victor Adler era uno scettico, e come tale tollerava tutto ed adattava se stesso a tutto, specialmente allo spirito nazionalista che aveva corroso la socialdemocrazia austriaca fino al suo centro vitale".
    Hai dimendicato di dire che erano ebrei.........ma forse era sottinteso.

  7. #7
    alfredoibba
    Ospite

    Predefinito

    Riguardo l' episodio: tra autoctoni ne accadono tanti; la cosa non può fare notizia solo quando la coppia è mista.
    Sono tendenzialmente contrario a fidanzamenti tra persone che appartengono a mondi molto distanti. Ma quello è un episodio comunque come ne avvengono tanti in europa tra Europei puri.

  8. #8
    email non funzionante
    Data Registrazione
    04 Apr 2006
    Località
    "...dalla perplessità e dallo scoramento si esce soltanto con l'azione. Quale poi debba essere quest'azione ce lo indicano, giorno per giorno, le necessità del momento e le esigenze dell'ora.
    Messaggi
    807
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da alfredoibba Visualizza Messaggio
    Riguardo l' episodio: tra autoctoni ne accadono tanti; la cosa non può fare notizia solo quando la coppia è mista.
    Sono tendenzialmente contrario a fidanzamenti tra persone che appartengono a mondi molto distanti. Ma quello è un episodio comunque come ne avvengono tanti in europa tra Europei puri.
    Ma che fai li giustifichi?
    Tra gli autoctoni accadono tanti cosa? Stupri, pestaggi, accoltellamenti, omicidi?!..............non credo!

  9. #9
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    22,425
     Likes dati
    46,241
     Like avuti
    21,159
    Mentioned
    157 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da alfredoibba Visualizza Messaggio
    Riguardo l' episodio: tra autoctoni ne accadono tanti; la cosa non può fare notizia solo quando la coppia è mista.
    Sono tendenzialmente contrario a fidanzamenti tra persone che appartengono a mondi molto distanti. Ma quello è un episodio comunque come ne avvengono tanti in europa tra Europei puri.
    stai scherzando , vero ?

  10. #10
    alfredoibba
    Ospite

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da greenlucifer Visualizza Messaggio
    Ma che fai li giustifichi?
    Tra gli autoctoni accadono tanti cosa? Stupri, pestaggi, accoltellamenti, omicidi?!..............non credo!
    Non sto giustificando assolutamente il pestaggio.
    Un problema quale quello dell' immigrazione massicia non può essere affrontato riportando un fatto di cronaca nera come tanti ne avvengono senza che ci siano extracomunitari di mezzo.
    Stupri, accoltellamenti, omicidi, pestaggi, ne accadono tantissimi tra gli autoctoni, tantissimi.

 

 
Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Feccia antifa pesta(ovviamente in gruppo) 2 ragazzini di CPI
    Di Nazionalistaeuropeo nel forum Socialismo Nazionale
    Risposte: 10
    Ultimo Messaggio: 10-06-12, 23:44
  2. Albanese stupra e pesta ragazzina
    Di Galaad nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 110
    Ultimo Messaggio: 15-10-11, 14:44
  3. Poliziotto pesta trans
    Di mosongo nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 9
    Ultimo Messaggio: 01-08-08, 13:32
  4. Turchi, turcofoni e pan-turchi
    Di Totila nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 6
    Ultimo Messaggio: 11-10-05, 19:21
  5. Pesta il tuo boss....
    Di Il_Grigio nel forum Fondoscala
    Risposte: 14
    Ultimo Messaggio: 13-06-05, 23:31

Chi Ha Letto Questa Discussione negli Ultimi 365 Giorni: 0

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito