Originariamente Scritto da
cavaradossi
Se ad ogni leader politico straniero dovessimo intitolare una piazza o un sito, penso che nel nostro paese le attività principali sarebbero l'edilizia e l'urbanistica.
Singolare che il proponenete, Veltroni, ha un passato di comunista, mentre il destinatario della proposta, Carlo Woitila, fosse un uomo politico di estrema destra.
Veltroni il papista: la stazione Termini dedicata a Giovanni Paolo II
Con un tempismo degno di un grande stratega, approfittando sia dell’imminenza del Natale, sia dello sciopero della carta stampata, il sindaco di Roma, Walter Veltroni, il candidato più autorevole alla leadership del centrosinistra quando Romano Prodi si farà da parte, ha alla chetichella dedicato la stazione Termini a Giovanni Paolo II.
E’ possibile protestare contro questa decisione utilizzando il form presente sul sito del Comune di Roma; selezionando dal menu a tendina, come destinatario, il campo ’sindaco’; compilando il campo ‘mittente’ e lasciando un breve messaggio.
Dopo 140 anni, la Stazione Termini di Roma, uno degli scali ferroviari più grandi d’Europa, cambia nome. Durante una cerimonia, questa mattina, la Stazione è stata dedicata a Giovanni Paolo II: una stele dell’architetto Roberto Malfatto è stata scoperta alla presenza del sindaco di Roma, Walter Veltroni, dei responsabili delle Ferrovie dello Stato italiano, del cardinale vicario, Camillo Ruini, e del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, che ha portato gli auguri e la benedizione di Benedetto XVI. La parola a Luca Collodi, che ha seguito in presa diretta l’avvenimento. ********* Nella galleria centrale della stazione Termini dove ogni giorno transitano 480 mila persone, 150 milioni l’anno, il sindaco di Roma, Walter Veltroni ha ricordato Giovanni Paolo II, “uomo che ha legato a sé l’idea del dialogo, della comprensione dei valori, in continuo ascolto di una società in trasformazione”. “Tutto ciò – ha proseguito Veltroni - ci ha portato, in stretta collaborazione con le Ferrovie dello Stato, a scegliere la Stazione Termini per la dedicazione, che è luogo di incontro, di scambio, dove molte persone iniziano un viaggio”. “Guarderanno la stele – ha continuato il sindaco - tanti cittadini cattolici, ma anche musulmani che non potranno non ricordare quando Giovanni Paolo II, nel settembre del 2001, chiamò i “musulmani fratelli”; passeranno cittadini ebrei, che ricorderanno il giorno in cui Giovanni Paolo II, nella Sinagoga di Roma, abbracciò il rabbino Toaff”; e, tutti noi romani ricorderemo “un uomo che ha molto amato questa città”. Il cardinale vicario Camillo Ruini si è unito al sindaco Veltroni, sottolineando il grande amore del Papa per Roma. “Ogni giorno pregava per Roma, per la gente di Roma, per la Chiesa in Roma e per le famiglie romane”. “Giovanni Paolo II - ha sottolineato il cardinale vicario - è stato l’uomo dei viaggi e la stazione Termini, luogo dove si parte e si arriva, è molto indicata per ricordare la sua memoria che resta viva nel cuore di ciascuno di noi”. Il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, che ha portato il saluto e la benedizione di Papa Benedetto, ha ricordato il rapporto tra la Stazione Termini e la storia della Chiesa: “Ricordo soprattutto un episodio: la prima volta che vennero a Roma, nel 1962, per il Concilio Vaticano II, il cardinale Stefan Wyszynsky mons. Karol Wojtyla: il cardinale Wyszynsky era appena stato liberato dalla prigionia ed accompagnato a Roma da quel giovane vescovo per partecipare al Concilio. Arrivarono qui alla Stazione Termini, dove c’era una folla immensa. Tutti i ferrovieri erano fermi, tutti i treni erano fermi e quando si fermò il treno che allora arrivava da Varsavia, il cardinale Wyszynsky si affacciò al finestrino in una commozione generale. Ricordo che una signora porse al cardinale un mazzo di rose rosse. Ecco, di che cosa è stata testimone nella storia questa grande stazione, l’allora Stazione Termini. Porto al sindaco e alla Ferrovie dello Stato, il saluto, l’augurio, il compiacimento e il ringraziamento di Papa Benedetto. Ci siamo parlati questa mattina e mi ha detto di portarvi la sua benedizione. Porgo a tutti, anche a nome del Santo Padre, gli auguri più cordiali di Buon Natale e Buon Anno Nuovo”. (applausi) Le due steli inaugurate stamani e sulle quali spicca il nuovo nome della stazione, “Stazione Termini-Giovanni Paolo II”, sono alte 12 metri e posizionate nei punti più frequentati. Ne parliamo con l’architetto, ideatore e progettista, Roberto Malfatto: “L’ispirazione è nata dalla semplicità e dal rigore che Giovanni Paolo II esprimeva, ma anche dall’innalzamento verso il cielo. Abbiamo, quindi, pensato ad un oggetto che si innalzasse verso il cielo, che avesse un coronamento particolarmente significativo e particolarmente ricco. Una forma semicircolare, che in qualche modo evoca – secondo noi – delle immagini legate anche all’iconografia ecclesiastica. Un’immagine, in quello che è l’atrio della Stazione Termini, riconoscibile pur nella sua semplicità. Ci sono naturalmente molti messaggi in questa stazione e volevamo diversificarci completamente, facendo un’operazione che avesse una sua forza, se possibile morale, attraverso l’immagine che abbiamo voluto darle. Dalla “Stazione Termini-Giovanni Paolo II” di Roma, Luca Collodi, Radio Vaticana.