Hammamet dedica una strada a Craxi
La cerimonia a gennaio, in occasione del 7° anniversario della scomparsa
La decisione della Tunisia scatena polemiche in Italia. Cicchitto: «Roma o Milano seguano l'esempio». No di Di Pietro
TUNISI - Una strada intitolata a Bettino Craxi, ad Hammamet, la città tunisina dove sette anni fa l'ex leader del Psi è morto e sepolto. L'ha deciso il presidente della Repubblica di Tunisia, Zine El Abidine Ben Alì. La cerimonia ufficiale avverrà in Tunisia in occasione del settimo anniversario della scomparsa di Craxi, il prossimo 19 gennaio 2007. In una nota la famiglia Craxi «ringrazia sentitamente il Presidente Ben Alì, amico sincero dell'Italia e profondo conoscitore della nostra Storia passata e recente, per il chiaro omaggio dall'alto e forte significato storico - politico». La notizia della decisione di dedicare a Craxi una strada scatena polemiche in Italia dividendo anche trasversalmente i poli. Il vicecoordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto condivide la scelta. «Credo che Roma o Milano dovrebbero dedicare una strada a Bettino Craxi. Ad ogni modo, al di là di questo gesto, la scelta del governo tunisino riapre una vicenda tutt'altro che risolta» spiega Cicchitto, un passato nelle file socialiste. Anche Carlo Giovanardi (Udc) plaude: «Ci sono centinaia di strade dedicate a Gramsci, a Togliatti. Allora non ho la minima remora a dire che Bettino Craxi ne merita almeno 20 di più». No secco del leghista Calderoli all'ipotesi di duplicare anche in Italia l'iniziativa tunisina: «A Bettino Craxi basta la strada che gli hanno dedicato in Tunisia...».
Contrario Antonio Di Pietro, ex pm simbolo di Mani pulite: «Craxi è stato un amico della Tunisia e ad Hammamet gli dedicano una strada. Da noi in Italia, però, Bettino Craxi è stato condannato da una sentenza definitiva: pace all'anima sua».
Eccerto, facciamogli pure un momumento già che ci siamo.