(ANSA) - ROMA, 26 DIC - "Una strada di Hammamet portera' il nome di Bettino Craxi, statista italiano morto sette anni fa nel suo esilio tunisino. La decisione del presidente della Tunisia, Zine El Abidine Ben Ali', e' stata comunicata alla famiglia dall' Ambasciatore in Italia e resa pubblica dal figlio e sottosegretario agli esteri Bobo Craxi. Si riapre intanto il dibattito su un'analoga iniziativa in Italia, che vede posizioni contrastanti sia nel centrodestra, sia nel centrosinistra."
In merito alla questione vorrei esprimere la mia opinione, rispettando l'anima di questa persona.
Se di sicuro gli italiani non sono dotati di buona memoria, non lo sono tanto meno i politici. Per molti Mani Pulite e le relative condanne è come se non fossero mai esistite. Vorrei solo ricordare che Bettino Craxi, dopo che nel dicembre del 1992 ha ricevuto un avviso di garanzia, un anno dopo è stato condannato a 5 anni di reclusione dalla procura di Milano. A fronte di questa condanna si dimise dall'incarico di segretario del PSI e fuggì in Tunisia. Nonostante fosse spiccato per lui un mandato di cattura internazionale, che fu contrastato dal premier tunisino, non trascorse neanche un giorno in carcere.
Credo, infine, che la proposta di intitolare in Italia, a Roma o a Milano, una via a Craxi sia del tutto inopportuna per i motivi che ho appena descritto.