....E' arrivata la neve in Israele e, finalmente , tanta pioggia.

I fedeli cristiani a Betlemme erano pochi per la Messa del 25 dicembre, ogni anno di meno. Dal 90% di prima del processo di "pace" di Oslo i cristiani si sono ridotti al 9% contro il 90% dei musulmani e, se si va avanti di questo passo, Betlemme finira' per diventare la citta' del C'era una volta...C'era una volta una citta' che diede i natali a un bambino ebreo di nome Gesu'...e a Betlemme arriveranno i cristiani dal resto del mondo ma non ci saranno piu' nativi cristiani nella citta'.
Arafat aveva ridotto i cristiani palestinesi alla stregua di dhimmi, abitanti sottomessi dell'ANP, minacciati quotidianamente dal governo mafioso e terrorista del Boccadirosa in kefiah, soggetti al pagamento del pizzo per lavorare.
Oggi il potere e' di hamas e i pochi cristiani rimasti continuano ad avere paura, vengono scacciati dalle loro case per far posto a islamici, i loro affari vengono boicottati , sono costretti ad osservare il Ramadan e la Sharia, hanno paura di portare al collo la catenina con la croce.
Il Primo Ministro Ismail Haniyeh, a Teheran per la conferenza negazionista della Shoa' , ha detto di essere il protettore della terra islamica di Palestina.
Naturalmente gli arabi e gli europei loro seguaci dicono che i cristiani se ne vanno da Betlemme per colpa di Israele e della guerra, semplice no? Dare la colpa a Israele va sempre bene, tutti ci credono, tutti lo accettano. Abbiamo dovuto digerire ben altro, abbiamo dovuto sopportare la falsificazione della storia del Medio Oriente versione Arafat il quale ha cambiato i numeri, ha fatto credere che i palestinesi esistessero qui da sempre, li ha fatti discendere prima dai cananei, poi dai filistini, lui poteva, il mondo gli credeva, era ai suoi piedi. Tutto quello che usciva dalla sua bocca era la sacra verita' e il risultato e' stato la demonizzazione di Israele e il disconoscimento del suo diritto all'esistenza.
Che gli arabi siano arrivati a moltiplicarsi in Palestina come conseguenza della presenza ebraica non interessa, che nel 1800 siano stati poche migliaia aumentando via via che gli ebrei offrivano loro lavoro tirandoli fuori dalla miseria dei paesi da cui fuggivano non lo dice nessuno.
Che le immigrazioni arabe in Palestina siano avvenute dal 1880 al 1948 non lo crede nessuno.
Che, grazie agli ebrei, la mortalita' dei bambini arabi sia diminuita verticalmente non interessa.
Per anni, e ancora oggi, la propaganda di Arafat e' stata Vangelo, si sono scritti libri di storia falsificati, i media hanno strombazzato ai quattro venti le sue teorie aumentando in occidente e a dismisura l'odio contro gli ebrei, facendo rinascere da sotto le ceneri l'antisemitismo.
Ma Arafat ha fatto molto di piu' , non solo ha cambiato la storia mettendo Israele perennemente sul banco degli imputati e parlando della sua obbligatoria distruzione, Arafat ha rubato a Gesu' la sua ebraicita' e lo ha fatto passare per palestinese.
Gesu' non era un ebreo per Boccadirosa in kefiah, Gesu' era arabo palestinese, figlio della Palestina, quale non si sa .
Arafat , oltre a essere un grande criminale , era anche pazzo ma le sue teorie folli , le sue menzogne indegne, la sua retorica piagnucolante hanno messo radici e dalle radici sono nati i suoi cloni e ancora oggi un buon numero di cattocomunisti e' pronto a giurare, contro ogni logica e prova storica, che Gesu' fosse un arabo palestinese.
Lo ricorda inesorabilmente, circa una volta all'anno, Vauro con le sue vignette ignobili, sempre puntuale lui con i suoi disegnini di Gesu' Bambino che piange e si lamenta perche' ancora aggredito dai cattivi giudei.
Lo ricorda quest'anno quel giornale britannico che fa dell'antisemitismo la sua battaglia di sempre, l'Indipendent che , come avvisa Honestreporting, approfitta delle feste di Natale per descrivere Maria, Madre di Gesu', come una "rifugiata palestinese a Betlemme" e parla delle donne palestinesi incinte come "Le Marie del 21 secolo che soffrono come la Maria di 2000 anni fa".
Si puo' ridere, ci si puo' chiedere come sia possibile essere tanto miseramente idioti ma dobbiamo pensare con paura, che un solo uomo e' riuscito in 40 anni di potere assoluto a rubare Gesu' ai cristiani di Betlemme , a defraudare Gesu' della sua ebraicita' e a cambiare la storia del Medio Oriente facendo diventare Israele il demonio "occupante terra palestinese".
Una bugia ripetuta in un mondo antisemita diventa subito verita' assoluta e
Arafat ha fatto per 40 anni un corso propedeutico di odio che continua a dare risultati in Occidente e nel mondo arabo-islamico.
I sentimenti antiebraici del mondo occidentale hanno trovato in Arafat un profeta del Male e gli ebrei e Israele continuano a pagarne le conseguenze perche' il profeta ha figliato e oggi abbiamo Hamas, abbiamo Ahmadinejad, abbiamo i Neturei Karta, abbiamo conferenze per appurare che l'Olocausto non e' mai esistito e che la sua invenzione e' servita solo a creare uno stato fittizio , Israele, che, essendo fittizio, deve essere distrutto.
Quante volte abbiamo sentito queste teorie diaboliche uscire dalla boccaccia di Arafat mentre veniva coccolato dai cattocomunisti occidentali e portato in trionfo di nazione in nazione in Europa.
Betlemme non tornera' mai piu' quella di una volta, tempo una decina d'anni, sara' la citta' del "c'era una volta".
Forse solo oggi la Chiesa si sta rendendo conto che aver protetto e aiutato un mostro per dare addosso a Israele ha portato al dissolvimento della popolazione cristiana nei territori palestinesi, popolazione che oggi non raggiunge il 2%. I cristiani palestinesi devono ringraziare Monsignor Sabbah e la sua politica filoterrorista e filoarafattiana.
Non bisogna mai dimenticare queste verita', mai dimenticare il Male fatto dal terrorista palestinese piu' amato, protetto e finanziato dal mondo.
Non dimentichiamolo mai, bisogna parlarne, bisogna ricordare, bisogna smentire, dobbiamo difenderci anche da questo , non solo dalle bombe, dobbiamo difenderci dal Male perche' le colpe verranno date al capro espiatorio di sempre, Israele.

Informazione Corretta da Israele Deborah Fait

---------------------------
Si è scordata, la giornalista israeliana, che Arafat è morto poverissimo, senza nessuna adeguata assistenza medica e dei media, e che la sua "sconosciuta" famiglia pare viva di elemosine.
Come accade a tutti i grandi leaders islamici, vivi o morti.