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Discussione: Fini E I Pacs

  1. #1
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    Predefinito Fini E I Pacs

    Benvenuti in Alleanza Nazional Radicale!
    "meglio tacere passando per sciocchi,piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio"

    groucho marx

  2. #2
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    Post Arriva su coppie di fatto, gay e islam il nuovo strappo di Fini

    Fonte: Il Giornale

    Arriva su coppie di fatto, gay e islam il nuovo strappo di Fini
    di Luca Telese



    Roma - Ancora uno strappo, forse due (a ben vedere tre): dagli anni di piombo ai diritti civili, dal Corano a scuola, all’unificazione del centrodestra. Gianfranco Fini chiude l’anno con una intervista a l’Espresso che pare di sentire i botti. Autoironico, quando ammette di festeggiare un primato personale particolare («Eh già, il mio ventennio...»), politicamente pesante, quando annuncia che vuol fare subito la federazione fra An e Forza Italia («Sarà il luogo dove elaborare strategie più culturali che politiche»), e ancora una volta dirompente su due dei temi più delicati per l’identità politica della destra italiana: coppie di fatto («Aspetto di vedere se il governo presenta un ddl») e Islam («Corano a scuola? Ho detto che per un bambino musulmano deve essere possibile conoscere cosa dice la sua religione»).
    Le coppie di fatto. L’innovazione più rilevante rispetto al passato, già annunciata da alcune prese di posizione episodiche, oggi più articolata, è il discorso che Fini fa sulle famiglie. Qui la posizione del leader di An è ancora una volta molto più vicino alle posizioni dei liberali europei che a quelle della destra tradizionalista. Spiega infatti: «Premesso che il diritto naturale e la Costituzione dicono che l'unica famiglia è quella fondata sul matrimonio, dobbiamo necessariamente prendere atto che nella nostra società ci sono forme di convivenza e di unione non assimilabili alle famiglie». E aggiunge: «La grande maggioranza degli italiani costruisce una famiglia, ma solo un ottuso può dire che non esistono altre realtà». Solo un ottuso, dice: «Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perché fanno parte di un'unione e non di una famiglia - aggiunge - servirà un intervento legislativo per rimuovere la disparità. Ma aspetto di vedere se davvero il governo presenterà questo disegno di legge. Ho molti dubbi che riesca a farlo».

    Insomma, un vero e proprio guanto di sfida lanciato all’Unione, sul terreno dei diritti civili. E poi, quando l’intervistatore gli chiede esplicitamente se si riferisce anche alle coppie gay: «Naturalmente - aggiunge l'ex ministro degli Esteri - quando parlo di persone mi riferisco a tutti». E ripeterebbe ancora la frase pronunciata al Maurizio Costanzo show sull'omosessuale che non può fare il maestro? Anche in questo caso la risposta è affermativa: «Certamente - spiega Fini - perché parlai di omosessualità ostentata. Per un bambino il maestro deve essere una figura serena, equilibrata. La preferenza sessuale è un fatto privato. Direi la stessa cosa di un maestro che in classe si vantasse di essere Rocco Siffredi».

    Calabresi e Bologna. Ma un altro strappo Fini lo celebra anche sul piano storico, quando parla delle pagine più controverse della storia italiana, quelle legate agli anni di piombo: «Per chiudere quella stagione bisogna essere coscienti che c’è stata. C’è molta più attenzione per le sorti dei terroristi che per i parenti delle vittime. Si ipotizza il francobollo su Pinelli mentre la fiction della Rai sul commissario Calabresi è ferma da anni. Significa che il superamento degli anni di piombo è solo parziale». E poi, spezzando una lancia per Francesca Mambro e Valerio Fioravanti: «Chiedere la verità sulla strage di Bologna è legittimo. C’è una verità giudiziaria, ma in molti si chiedono se corrisponda alla verità fattuale, anche in ambienti lontani dalla destra». Ma anche Sofri fa bene a dirsi innocente? Risposta netta: «Certamente: in entrambi i casi, delitto Calabresi e strage di Bologna, c’è una verità giudiziaria che va rispettata. Ma quante volte si rivela diversa da quello che è accaduto».

    Il rapporto con l’Islam. Fini ribadisce anche la distanza dalle posizioni di molti esponenti di An - su tutti Daniela Santanchè, protagonista della battaglia antivelo - dicendo: «Sono questioni molto complicate,non si possono affrontare come fosse un talk show... Se il velo è imposto in nome dell’interpretazione integralista della sharia va garantita la libertà della donna. Ma spesso il velo non è mascheramento, è capo coperto, come per le nostre donne tanti anni fa. Ci vuole coerenza - spiega - o arriviamo ai paradossi inglesi e francesi, una legge contro tutti i simboli religiosi, compreso il crocifisso».

    Un partito nuovo a destra? Sul piano politico spiega: «C'è in Italia un popolo delle libertà che si è materializzato nella manifestazione di Roma, ma che esiste da tempo - osserva - i due schieramenti godono di largo consenso: l'Italia di Berlusconi e quella di Prodi, sempre più minoritaria. Mi auguro che il bipolarismo sia irreversibile». Ovvero: «Noi siamo bipolaristi: lavoriamo non per frammentare, ma per unire. Il popolo delle libertà ha ora bisogno di un'organizzazione: la risposta è la Federazione». Sarà il partito unico del centrodestra? «No - spiega Fini - la Federazione non è la fine dei partiti, il tutti a casa. È il primo passo per evidenziare ciò che unisce. Dobbiamo passare da un’alleanza politico-elettorale a un soggetto che abbia valori e principi comuni. E regole di funzionamento».

    Eppure, malgrado le novità, un ennesimo no al congresso voluto da Storace: «Il 2007 è l’anno in cui si archivia Prodi, in cui si decide se si fa la riforma elettorale in Parlamento o se si va al referendum, in cui mi auguro che riparta presto la federazione. Riuniremo più spesso l’assemblea di An, il nostro parlamentino».

  3. #3
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    Le mie opinioni

    • Coppie di fatto: sono in totale disaccordo con Fini. In Italia esistono già tre forme di "unione": il matrimonio civile, quello religioso, e la semplice "convivenza"; è evidente che queste siano più che sufficienti. Se uno è religioso si sposa in Chiesa, se uno è laico si sposa in comune, se uno non se la sente di sposarsi o vuole "fare esperienza" nessuno gli vieta di convivere.
      Qualcuno mi vuole spiegare quali altre forma di matrimonio debbano essere create? Si vuole forse mettere le giovani coppie davanti ad una ridda di opzioni che consentano di essere più o meno "impegnate"? Facciamo il matrimonio tra chi vuole solo convivere part-time, quello che decade automaticamente in caso di nascite non gradite, ecc.ecc.?
      Sorvoliamo poi a piè pari tutto quello che riguarda i matrimoni tra omosessuali perchè davvero non meriterebbe nemmeno di essere trattato in un'ambiente che si dice in qualche modo "di Destra".


    • Strage di Bologna: era ora! Ora sarebbe opportuno fare qualcosa in più affinchè la Verità venga realmente accertata, egli editoriali di Marcello su Area non bastano.......


    • Islam, Corano e velo: quello di Fini sul velo è un discorso sensato, non si può in un paese che si dice libero negare la possibilità a certuni di palesare la propria fede, perché è di questo che si tratta e non di una "incredibile e barbara legge che vuole mortificare le donne" come sostengono certe femministe fallacioidi da strapazzo.
      Sul Corano sono anche tendenzialmente d'accordo, a patto che questo sia materia ovviamente facoltativa ed extracurricolare.
      D'altra parte va detto che in Italia (e in Europa) esiste un problema di immigrazione tout court e non di semplice immigrazione islamica, se si fa entrare un tot di gente e davvero barbaro pretendere che questi si omologhino in tutto e per tutto alla situazione vigente rinnegando in toto culture e tradizioni; il mondo a taglia unica sia esso liberale o marxistizzato (le due facce della stessa medaglia di evoliana memoria....... ) non mi è mai piaciuto. Molto più saggio sarebbe fare un'operazione a monte optando su un'immigrazione selettiva o stagionale, creando rapporti con paesi esteri con cultura assai più compatibile di quella islamica (vedi argentina).

  4. #4
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    Post An: Storace, In Assemblea Non Si E' Parlato Di Corano E Coppie Di Fatto

    Fonte: Storace.tv

    Roma, 28 dic. - ''Bella, molto bella la prima pagina del 'Giornale' di oggi. Corano nelle scuole, coppie di fatto spero non matrimonializzate, riabilitazione di Adriano Sofri con le spiacevoli dimenticanze su fecondazione assistita e voto agli immigrati. Ovviamente, di tutto questo non si e' parlato all'Assemblea nazionale del 17 dicembre. C'e' materia per una fondazione dei, patrie, famiglie...''. Lo afferma il senatore di Alleanza nazionale, Francesco Storace.

  5. #5
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    Post L'intervista completa

    Fonte: L'espresso

    Fini giustifica i mezzi

    di Marco Damilano

    Subito la Federazione con Forza Italia e Lega. E magari liste uniche già alle Europee. Una legge sulle coppie di fatto valida anche per i gay. Parola di leader. Colloquio con Gianfranco Fini



    Nel 2007 festeggia i vent'anni alla guida della destra italiana: dal congresso del Msi di Sorrento all'insegna del fascismo Duemila al viaggio a Gerusalemme. "E già: il mio ventennio", scherza Gianfranco Fini: "E trattandosi di ventennio è meglio ricordare che ci sono sempre state le elezioni...". Per festeggiare si è dotato di una fondazione, con nome avveniristico: Fare Futuro. Ma non è l'embrione del super-partito di Fini che va oltre An, di cui si parla da anni."Sarà il luogo in cui elaborare strategie più culturali che politiche tra coloro che si riconoscono nei nostri valori e difficilmente entrerebbero in un partito: personalità della cultura, dell'impresa, dell'università. Anche per contrastare la cosiddetta egemonia della sinistra, più dichiarata che reale: la pretesa di dare la patente alle élite intellettuali".

    In piazza San Giovanni lei ha stretto un patto pubblico con Berlusconi e Bossi. L'anticamera del nuovo soggetto politico?

    "C'è in Italia un popolo delle libertà che si è materializzato nella manifestazione di Roma, ma che esiste da tempo. I due schieramenti godono di largo consenso: l'Italia di Berlusconi e quella di Prodi, sempre più minoritaria. Mi auguro che il bipolarismo sia irreversibile. Si può ragionare in modo restauratore, da prima Repubblica, quando si chiedevano i voti per il partito e le alleanze si facevano in Parlamento, noi siamo bipolaristi: lavoriamo non per frammentare, ma per unire. Il popolo delle libertà ha ora bisogno di un'organizzazione: la risposta è la Federazione".

    Sarà il partito unico del centrodestra?
    "No: la Federazione non è la fine dei partiti, il tutti a casa. È il primo passo per evidenziare ciò che unisce. Dobbiamo passare da un'alleanza politico-elettorale a un soggetto che abbia valori e principi comuni. E regole di funzionamento: ho una serie di ipotesi di cui parlerò col mio e con gli altri partiti. Una volta definite le regole, saranno sottoposte all'approvazione dei partiti".

    Chiederà il via libera al congresso di An?
    "Lo escludo: il congresso chiesto da Storace rischia di incrociarsi con tre appuntamenti che non dipendono solo dalla nostra volontà. Il 2007 è l'anno in cui si archivia Prodi, in cui si decide se si fa la riforma elettorale in Parlamento o se si va al referendum, in cui mi auguro parta la federazione. Riuniremo più spesso l'assemblea di An, il nostro parlamentino".

    Alle elezioni europee del 2009 Forza Italia, Lega e An si presenteranno con una sola lista?
    "Non è un'ipotesi da dare per scontata, ma neppure da escludere a priori. Può essere la conseguenza di una nuova evoluzione del sistema bipolare: se passa una legge elettorale che rafforza il bipolarismo, con o senza referendum, se la nostra federazione decolla, se dall'altra parte c'è il Partito democratico. Ma le liste sono un mezzo, ora dobbiamo sottolineare il progetto".

    Federazione anche per il dopo-Berlusconi?
    "Non è questa l'intenzione. Ci saranno regole per scegliere insieme i candidati alle amministrative e per le decisioni politiche, facendo tesoro degli errori del passato, quando non sempre era chiaro chi assumeva le decisioni politiche e come".

    Berlusconi sarà ancora il candidato premier?
    "Perché no? Quella sulla leadership è una discussione profondamente sbagliata. L'elemento che tiene in piedi il moribondo, il governo Prodi, è l'anti-berlusconismo. È il loro unico mastice: che senso ha che anche nel centrodestra ci mettiamo a parlare del dopo-Berlusconi?".

    Semplice, direbbe Casini: per togliere il mastice al centrosinistra.
    "Se anche noi mettiamo in discussione il ruolo di Berlusconi facciamo un regalo agli avversari. È puro autolesionismo".

    Vent'anni alla guida della destra. Guardando indietro, è facile dire di cosa è orgoglioso, il governo. Ha qualche rimpianto?
    "Personalmente nessuno. L'errore più grave fu quando, nel '96, convinti di avere il vento in poppa, bocciammo il tentativo del governo Maccanico. Abbiamo agito in una logica di partito e non di coalizione e abbiamo sbagliato: con il massimo storico di An, quasi il 16 per cento, siamo rimasti cinque anni all'opposizione. Un discorso attuale".

    Se cade Prodi appoggerete un governo tecnico?
    "Prodi è come una piuma, è debolissimo, ma basta un sospiro e si rialza da terra. È già al termine della sua stagione. Si regge sulla mancanza di alternative: cadrà solo quando sarà pronta una soluzione alternativa".

    Si stanno celebrando i 60 anni del Msi. Escono libri di successo, ricostruzioni... Solo lei non partecipa al revival. Non si sente più parte di quella storia?
    "Al contrario: sono stato l'ultimo segretario del Msi. Il Msi ha rappresentato una pagina importante della politica italiana. Trovo molto positivo che venga letta da storici, giornalisti e osservatori con la lente dell'onestà intellettuale. Quando mi sono assunto la responsabilità di dire: 'Usciamo dalla casa del padre con la certezza che non vi faremo ritorno', in cuor mio auspicavo quello che sta accadendo. Tutto ciò che era negato quando il Msi c'era, che non eravamo una banda di criminali e avevamo una classe dirigente di prima qualità, viene ora scoperto da altri come se fosse una verità rivoluzionaria. Una grande soddisfazione".

    C'è chi dice che lei strappo dopo strappo ha subito una mutazione esistenziale, è un'altra persona, frequenta altri amici...
    "Conosce qualcuno che dopo vent'anni è uguale a se stesso? In questi decenni la società è cambiata più che nei due secoli precedenti, tutte le persone mutano e c'è chi si meraviglia se sono cambiato io? Quanto vi piacerebbe la destra di vent'anni fa: immobile".

    Piacerebbe anche a molti di An...
    "Guardi, la destra caricatura di se stessa era una delle cose che più faceva arrabbiare Giorgio Almirante. Ci ripeteva sempre: noi non siamo come veniamo dipinti".

    Sono anche trent'anni da quando arrivò alla guida dei giovani missini. Il '77, gli anni di piombo. Cosa pensa oggi di quel periodo?
    "Mi dà fastidio quando si tende a magnificarlo: la meglio gioventù, quanto erano fichi quei ragazzi... In realtà, incombeva la tragedia, c'era l'odio. Una guerra civile strisciante. C'è ancora qualcuno che ha nostalgia della contrapposizione, del nemico, dell''uccidere un fascista non è un reato' o del 'non parlare con il comunista', la nostalgia dell'odio. La più grande lezione la diede Almirante quando, senza scorta, andò a Botteghe Oscure e si mise in fila per rendere omaggio alla salma di Berlinguer. Almirante che diceva: per i terroristi pena di morte, per i terroristi di destra doppia pena di morte".

    Quanto pesa la guerra civile strisciante sulla politica italiana?
    "Per chiudere quella stagione bisogna essere coscienti che c'è stata. C'è molta più attenzione per la sorte degli ex terroristi che per i parenti delle vittime. Si ipotizza il francobollo per Pinelli mentre la fiction della Rai sul commissario Calabresi è ferma da anni. Significa che il superamento degli anni di piombo è stato parziale. L'ombra del giustificazionismo c'è sempre".

    Alla manifestazione della Cdl alcuni giovani distribuivano volantini per affermare l'innocenza di Mambro e Fioravanti nella strage di Bologna. Lei prenderebbe le distanze da questa azione?
    "No, perché chiedere la verità sulla strage è legittimo. C'è una verità giudiziaria, ma in molti si chiedono se corrisponda alla verità fattuale, anche in ambienti lontani dalla destra. Il dubbio c'è, ed è fondato".

    Sulla strage c'è una sentenza definitiva. Secondo il suo ragionamento anche Sofri fa bene a dirsi innocente su Calabresi.
    "Certamente. In entrambi i casi, delitto Calabresi e strage di Bologna, c'è una verità giudiziaria che va rispettata. Ma quante volte si rivela diversa da quello che veramente è accaduto".

    Torniamo all'oggi. Cosa farà la sua destra moderna sulle coppie di fatto?
    "Premesso che il diritto naturale e la Costituzione dicono che l'unica famiglia è quella fondata sul matrimonio, dobbiamo necessariamente prendere atto che nella nostra società ci sono forme di convivenza e di unione non assimilabili alle famiglie. La grande maggioranza degli italiani costruisce una famiglia, ma solo un ottuso può dire che non esistono altre realtà".

    È una questione privata? O serve una legge?
    "Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perché fanno parte di un'unione e non di una famiglia servirà un intervento legislativo per rimuovere la disparità. Ma aspetto di vedere se davvero il governo presenterà questo disegno di legge. Ho molti dubbi che riesca a farlo".

    Una legge che vale anche per i gay?
    "Naturalmente: quando parlo di persone mi riferisco a tutti".

    Ripeterebbe oggi la frase sull'omosessuale che non può fare il maestro?
    "Certamente, perché parlai di omosessualità ostentata. Per un bambino il maestro deve essere una figura serena, equilibrata. La preferenza sessuale è un fatto privato. Direi la stessa cosa di un maestro che in classe si vantasse di essere Rocco Siffredi".

    L'identità del centrodestra deve fondarsi sui valori cristiani, come pensano i teocon?
    "L'Italia, come l'Europa, è fortemente permeata dalla tradizione ebraico-cristiana: negarlo significa negare la storia. In Italia i valori della Chiesa sono profondamente radicati. Ma è altrettanto evidente che lo Stato o è laico o non è. Se si affrontano queste questioni con la scimitarra dell'ideologia si va allo scontro tra integralismi e si restituisce voce a un laicismo osceno. O agli estremisti del politicamente corretto".

    Per esempio?
    "Ma come si fa a impedire a una classe di cantare gli inni natalizi perché c'è un bambino musulmano? Non posso obbligare quel bimbo a scrivere a Babbo Natale, ma non si può impedire alla società italiana di riconoscersi nelle sue tradizioni".

    Per Daniela Santanché il politicamente corretto è lei. Sull'Islam, sul velo...
    "Sono questioni molto complicate, non si possono affrontare come fosse un talk-show... Se il velo è imposto in nome di un'interpretazione integralista della sharia deve essere garantita la libertà della donna. Ma spesso il velo non è mascheramento, è il capo coperto come per tante nostre donne anni fa. Ci vuole coerenza: o arriviamo ai paradossi inglesi e francesi, una legge contro tutti i simboli religiosi, velo compreso, a partire dal crocifisso".

    Vuole introdurre lezioni di Corano nelle scuole?
    "Ho detto che anche per un bambino musulmano deve essere possibile conoscere cosa dice la sua religione. Facoltativamente, e nella scuola pubblica italiana: oppure l'alternativa è la scuola di via Quaranta a Milano o l'imam di via Anelli che non predica il Corano, ma una versione sefardita per cui l'Islam è sulla punta della spada. Io sono contro la logica del muro, per cui i musulmani stanno con i musulmani. Il problema è integrare questi ragazzini. Stiamo attenti: maneggiamo nitroglicerina".

    Come giudica il suo successore agli Esteri?
    "D'Alema è un serio professionista, un ministro che conosce le questioni, studia. Ma gli contesto una politica squilibrata in Medioriente: temo che siamo tornati alla situazione in cui Italia e Europa erano sempre pronte a sostenere le ragioni sacrosante dei palestinesi, molto meno pronte con le ragioni altrettanto sacrosante di Israele".

    Tra i punti deboli della destra al governo c'è la cultura: poca egemonia e molte poltrone in Rai. Ci penserà la fondazione?
    "Dobbiamo essere pronti quando torneremo al governo. E prendere lezione dalle esperienze passate. Non fare come l'altra volta, quando abbiamo ricevuto le corti, i trasformisti, quelli che ci dicevano siamo sempre stati con voi. Ora che siamo all'opposizione vanno individuate energie, capacità, personalità che siano disposte a fare un gioco di squadra. Dobbiamo promuovere la qualità non una presunta fedeltà".

    Con il 2006 finisce l'annus horribilis di An. Il Laziogate, lo scandalo che ha coinvolto il suo ex portavoce. Che lezione ne ha tratto?
    "Era troppo ghiotto il boccone, prendere la destra col sorcio in bocca, sono ladri anche loro. Sono passati molti mesi, il tempo è galantuomo. Salvo Sottile è stato colpito dal punto di vista umano, è stato presentato come un mostro, ingiustamente: a suo carico non c'è niente. Sul Laziogate sono il più convinto alleato di Storace nel pretendere la verità. E questo vale molto di più di tutte le polemiche di partito".

  6. #6
    Oglaigh na hEireann
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    SUI PACS: pienamente d'accordo con Fini quando dice che non possiamo fare finta di ignorare che in Italia molti scelgono, per svariati motivi, la via dell'unione di fatto e che qualcosa andrà pur fatto per garantire alcuni diritti elementari che spettano a chi compie questo tipo di scelta. Prescindendo da come ognuno di noi giudica questo tipo di scelta, occorre, se voglia fare politica, occuparci e legiferare anche in funzione dei nostri concittadini che scelgono questo tipo di strada. Da qui a parlare poi di unioni omosessuali il passo è per me decisamente più lungo di quanto non lo faccia sembrare Fini. Non concordo infatti sulla posizione espressa a riguardo delle coppie gay, assolutamente non assimilabili ad alcun tipo di famiglia.

    SULLA STRAGE DI BOLOGNA: Fini non è nuovo ad aperture nei confronti degli innocentisti sui fatti del 2 agosto 1980. Già in numerose altre occasioni Fini si è proposto in prima persona per spender parole importanti in merito all'innocenza di Valerio e Francesca dall'infamante accusa che ancora pende sulle loro teste. Anzi, in molte altre occasioni Fini ha fatto molto di più di questa volta, quando si è semplicemente limitato a dire che battersi per la verità sulla strage di Bologna è assolutamente un diritto innegabile di chiunque voglia perseguirlo...

    SUL CORANO A SCUOLA: So che la mia è sicuramente una posizione impopolare all'interno della destra, ma questa apertura di Fini mi trova pienamente d'accordo, come a suo tempo mi trovai d'accordo sulla proposta di voto amministrativo per i cittadini extracomunitari. La presenza di un numero sempre crescente di figli di culture differenti dalla nostra è l'ennesimo dato di fatto, frutto della globalizzazione e dei flussi migratori del terzo millennio, di fronte al quale non possiamo fare altro che prenderne atto. L'unico nostro dovere è evitare violenze culturali ai danni di queste persone ed al tempo stesso favorire l'integrazione di questi affinchè non persistano nel sentirsi corpi estranei alla società e crearsi microcosmi ostili al resto della società (vedi Francia). Insegnare ai bimbi islamici il Corano nelle scuole significa non solo mostrarsi tolleranti verso gli extracomunitari, ma al tempo stesso togliere il monopolio dell'insegnamento a chi usa l'Islam per formare soggetti deviati e votati all'esaltazione folle della fede.

    SULLA FEDERAZIONE DEL CENTRO-DESTRA: Come più volte ho detto, sono in via di principio contrario ad ogni forma di partito unico. AN per me dovrebbe rimanere AN, Forza Italia Forza Italia e la Lega la Lega. Insomma io sono fiero di quello che sono e non mi sento assolutamente vicino ad un giovane di Forza Italia o della Lega, perlomeno non così tanto da poter convivere nello stesso soggetto politico. Esistono delle convergenze, degli obiettivi comuni, senza dubbio e per me questo viene tranquillamente rappresentato dalla coalizione elettorale della CdL. In ogni caso, visto che mi sembra ormai inevitabile che qualcosa di diverso dall'attuale AN nasca... Speriamo sia davvero solo "federazione"!!! Insomma, del resto sarebbe come quello che succede a sinistra, dove i DS sono i DS e la Margherita è la Margherita, ma poi si presentano assieme alle elezioni con il simbolo "Uniti nell'Ulivo"... E questo, diciamo, non mi sconvolgerebbe certo la vita!

    Torse

  7. #7
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    Io esclusi i pacs sono d'accordo su tutto e condivido il psot di hEirann.

  8. #8
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    vedete il problema non è nell'apertura o no ad un determinato tema sociale come Corano o Pacs: sta nel modo in cui si affronta l'argomento. AN è un partito con tradizione e storia iverso da FI o UDC. Fini non è Berlusconi che decide il FI perchè il partito è suo di [I]proprietà[/I], dovrebbe invece arrivare alla pubblicazione delle sue tesi senza avere metà dei colonnelli contro. Ovvero trovare armonia (almeno apparente per l'opinione pubblica) nel suo partito. Sembra stupido ma l'elettore guarda anche a questo.
    Su Bologna. Ringrazio heirann e il suo intervento: le discussioni tra altri utenti su Ciavardini e Fioravanti avevano reso ingiustizia ad entrambi sfociando in inutili discussioni su chi fosse piu' camerata dell'altro.
    Infine, scusami heirann, tu che forse finiano sei, ma aspiro ad un rapido e conclusivo ricambio dirigenziale nel partito.

    ilnero.
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    groucho marx

  9. #9
    Ardito Fiumano
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    La cosa grave non è che Fini esprime tali opinioni, la cosa grave è che lui non si confronta mai con la base prima di fare determinate uscite. Sono con Storace, a prescindere dalle opinioni finiane.

  10. #10
    Super Troll
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    Citazione Originariamente Scritto da hEireann Visualizza Messaggio
    SUI PACS:
    davvero non meriterebbe nemmeno di essere trattato in un'ambiente che si dice in qualche modo "di Destra".
    E' proprio questo il punto: al di là dello specifico argomento sembra ormai che Fini (anche altri politici ovviamente )stia progressivamente puntando ad un bipolarismo in cui i partiti sono ferocemente contrapposti ma poi i contenuti delle loro proposte siano perfettamente identici o si distinguono per leggerissime sfumature (tanto per fare un esempio infatti che differenza c'è ormai tra le proposte di Fini in questo campo e quelle di Fassino o di dalemna o di veltroni?)

 

 
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