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  1. #1
    Sardista po s'Indipendentzia
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    Exclamation Oristano: elezioni comunali 2007.

    Le elezioni amministrative di Oristano del 2007 costituiscono un importante laboratorio politico per le scelte locali del PSd’Az e la sperimentazione della linea scaturita dal Congresso.

    L’UNIONE SARDA del 21 dicembre 2006 ha dedicato ampio spazio al tema, pubblicando due interviste che riflettono concezioni del sardismo entrambe rispettabili.

    Sarebbe interessante iniziare ad esprimere qualche opinione in proposito.

    A stare bene attenti, per chiarire alcune idee, contribuisce un articolino nella pagina precedente dove viene riportato un sondaggio del quotidiano “Il Sole 24 ore” che attribuisce la “maglia nera” ad Oristano in una classifica “nazionale” (italiana) sulla qualità della vita.

    Riporto in ordine gli articoli, riservandomi qualche osservazione successiva.



    L’UNIONE SARDA, 21 dicembre 2006

    Elezioni. Martedì sera vertice politico nella sede dei Ds. Accordo raggiunto sui temi autonomisti

    L’Ulivo lancia la sfida: il Psd’Az venga con noi

    Una delegazione pronta a incontrare i Quattro mori prima delle feste


    L’Unione bussa alla porta del Psd'Az. Dopo i toni ammiccanti degli ultimi giorni, il centrosinistra esce allo scoperto. A breve si terrà un incontro con i Quattro Mori per cercare di chiudere un'alleanza, in vista delle comunali. La decisione è scaturita martedì, durante una riunione delle segreterie cittadine e provinciali a cui hanno preso parte i Ds, Margherita, Progetto Sardegna, Rifondazione, Sdi e Udeur. Assenti (giustificati) Verdi, Italia dei valori e i Comunisti italiani. «Siamo agguerriti - ha sottolineato il segretario Antonello Garau, - sappiamo di avere buone possibilità di vincere». Si inizia a delineare un programma e soprattutto si apre la campagna acquisti. L’incontro con il Psd'Az e Sardigna Natzione sarà fondamentale, ma loro sono pronti a dare il benvenuto anche alle altre forze che ora siedono in minoranza e a quelle forze moderate di controdestra. «Sul programma ci si confronta con chiunque - ha aggiunto. Porte aperte a Uds, Fp, Riformatori.

    VALERIA PINNA



  2. #2
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    Predefinito Efisio Trincas

    «Avanti col polo nazionalitario, col centrodestra è più facile ma la scelta spetta alle sezioni»

    Neppure il tempo di godersi l'aria fresca che si respira in vetta al partito che già arriva la prima grana.
    Elezioni comunali nel capoluogo: dove andare a destra o a sinistra?
    Efisio Trincas, segretario nazionale dei Quattro mori, non si scompone e ha pronta la più classica delle risposte.
    «Dove andare? Semplice dove ha indicato il congresso».

    Appunto dove?
    «A noi interessa il polo nazionalitario, il resto sono discussioni che non ci appassionano».

    Nel centrodestra Fortza paris sembra vi abbia spianato la strada.
    «In teoria qui sarebbe più facile realizzare il nostro progetto. Ma se non sara possibile farlo con questa coalizione, trattativa aperta con il centrosinistra».

    Indifferentemente?
    «Questo è il mio parere. Ma la decisione ultima spetterà alle sezioni cittadine. Abbiamo dato piena autonomia alle sezioni locali e alla federazione provinciale nel rispetto del deliberato. congressuale».

    Quali sono i paletti tracciati dal congresso?
    «Realizzare finalmente il polo nazionalitario. E sottolineo ancora, in piena libertà di scelta per quanto riguarda le sezioni di Oristano. Per il resto nessun vincolo sulle alleanze».

    Preferenze?
    «In teoria non ce ne sono, per quanto mi riguarda il Psd'Az deve preferire il tavolo dove è possibile creare una federazione di partiti della Sardegna».

    Sia più chiaro.
    «Dialogare con l'Uds, ma anche con Progetto Sardegna e il movimento di Maninchedda. Con Fortza paris, Riformatori sardi. E, ripeto, niente preclude un'alleanza col centrosinistra».

    Alle scorse provinciali i sardisti erano nel centrosinistra: Cadoni contro Onida...
    «Non c'entra nulla. Oggi si parla, di altre cose. Al partito in questo momento sta a cuore la federazione di forze identitarie e nazionalitarie. So lo possiamo fare con Onida bene, altrimenti nulla vieta, so non riesce questa ipotesi, a fare alleanze da altre parti»

    Come ci si sente così corteggiati dai due poli?
    «Inutile negarlo, questo ci lusinga. Significa che oggi il tema nazionalitario e diffuso un po' in tutti i partiti».

    Già, il problema sarà scegliere.«Non credo, basta andare dove ha detto il congresso». (r r)

  3. #3
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    Predefinito Linalba Ibba

    “Patto con Fortza paris e Uds?
    Non basta la “esse” finale, l’anima sardista è un’altra cosa”.


    Resettare, come si dice in gergo informatico, non è cosa facile.
    Linalba Ibba, 415 voti alle scorse provinciali, un buon 15 per cento di preferenze (tutte a vantaggio del Psd'Az oristanese) non si stanca di ripetere che «perdonare è dote cristiana, ma di difficile applicazione in Flitica». Sono molte le ferite «anche recenti che devono essere ancora rimarginate». E se non fosse chiaro aggiunge anche: «Non basta la "s" finale nel nome del partito per dichiarare di avere l'anima sardista».

    Dunque il polo nazionalitario con il centrodestra non è cosa scontata?
    Affatto, gli accordi con l'Uds o con Fortza paris, per quanto mi riguarda, non possono escludere un ragionamento politico ben preciso. Nulla è dato per scontato».

    E pessimista?
    «Pessimista no, anche perché non si esclude a priori nessun tavolo e nessuna alleanza, ma detto questo ricordo anche che la memoria non si può cancellare».

    Sta pensando alle scorse provinciali?
    «Beh, non posso dimenticare che Silvano Cadoni, allora presidente del partito, è stato candidato dal centrosinistra proprio contro Pasquale Onida per la guida del palazzo di via senatore Carboni. Credo che queste ferite vadano quantomeno prese in considerazione».

    Ha altri sassolini?
    «Non voglio soffermarmi poi su quanti hanno abbandonato il partito in cerca di miglior gloria da altre parti, quando ci sono state situazioni difficili».

    Come vede il Psd'Az alleato del centrodestra?
    «Sono pronta a qualsiasi battaglia, nel rispetto della democrazia. In questo momento è possibile tutto. Bisogna discutere e ragionare uniti. Basta con le spaccature che hanno logorato il partito». .

    Sì, ma lei lascerà il Psd'Az in caso di una brusca svolta a destra?
    «Vedremo, per ora non posso dire nulla. Una cosa però è certa: non sono una che getta la spugna. Se c'è da rimboccarsi le maniche sono pronta. Poi vedremo come andrà a finire. Lotterò dall'interno, come ho sempre fatto, se vedo che qualcosa non mi quadra».

    Questo polo nazionalitario non le quadra, dica la verità.
    «Non mi convincono quanti si riempiono la bocca di sardismo e di identità nazionalitaria, poi è tutta apparenza e moda. Essere sardisti è altra cosa».
    (r r)

  4. #4
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    Predefinito Classifica “nazionale”

    Il Sole24 Ore dà la maglia nera a Oristano


    Più in basso di così non si poteva.
    Nella recente classifica sulla qualità della vita Oristano è sprofondata all'ultimo posto.
    Il sondaggio, realizzato dal Sole 24 Ore, non lascia alcuna possibilità alla città di Eleonora: in fatto di servizi, salute e ambiente si ha ancora tutto (o quasi) da imparare.
    Per trovare la posizione di Oristano bisogna scorrere una lunga lista e arrivare, fino alla posizione 103, in coda a tutti gli altri capoluoghi.
    La statistica ha preso in esame la qualità della vita tenendo conto di diversi parametri come gli affari e il lavoro, l'ordine pubblico, la popolazione, il tempo libero, il tenore di vita e appunto l'ambiente, i servizi e la salute.
    Proprio questi tre macro- settori sono stati fatali per la caduta di Oristano.
    Un primato negativo che non trova tutti d'accordo.
    «Non so come sia stata elaborata questa classifica, ma va detto che a volte le graduatorie lasciano il tempo che trovano - ha commentato l'assessore comunale all'Ambiente Giuseppe Vacca - Credo che per l'ambiente questo giudizio sia un po' pesante: da noi non esiste inquinamento».
    Non manca nemmeno il verde pubblico: «Abbiamo una delle più alte percentuale di spazi verdi - aggiunge Vacca, la nostra provincia è stata anche premiata per questo».
    Neanche una pecca?
    «In certi settori siamo indietro - ha ammesso, - è inutile negarlo, ma stiamo lavorando per migliorare».
    Il mancato avvio della raccolta differenziata potrebbe essere uno dei fattori maggiormente penalizzanti.
    Restano i segni meno accanto ai servizi e alla salute. Oristano non ha mai brillato per servizi. Per la salute, poi, forse hanno inciso i cronici problemi della sanità.

    VALERIA PINNA



    Una domanda “nasce spontanea”: quali amministrazioni, storicamente, si sono rese responsabili di tale “degrado”?
    Certo che le parole dell’assessore Vacca (Riformatori) non hanno nessun pudore nell’apparire ridicole tentando di nascondere l’evidenza.

    A proposito di inquinamento, tanto per fare un esempio, gli suggeriamo di fare una passeggiata (magari d’estate in bici) verso il porto e fermarsi all’altezza del canale di San Giovanni per “respirare a pieni polmoni” l’aria pura che proviene dal fiume di "melma" che per decine e decine di anni si è riversato nello stagno di Santa Giusta.
    O forse qualcuno crede alla barzelletta che i liquami delle fogne di Oristano vadano al depuratore del Consorzio industriale?
    Basterebbe ricordare che la città non ha la separazione della rete tra acque bianche e nere.
    E circa venti anni fa venne depositata una denuncia da parte della Cooperativa pescatori e del Comune di Santa Giusta per inquinamento.

    A proposito di “alta percentuale di spazi verdi”, i parametri degli standard urbanistici di tot mq per abitante non sono certo un termine di paragone significativo, se confrontati a città europee.
    E poi cosa c’entra la provincia?
    Per il resto, il mancato avvio della raccolta differenziata e le problematiche scaturite con la discarica di Bau Craboni si commentano da sole.

    Ho ricordato “a memoria”, e può darsi che negli ultimi 15 anni sia cambiato qualcosa.
    Aspetto eventuali smentite.

  5. #5
    Sardista po s'Indipendentzia
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    Predefinito Nel frattempo...

    L’UNIONE SARDA, 27/12/2006

    Comune. Il Piano passa con i soli voti della maggioranza

    Il Consiglio approva il Puc, per Uras c'è un'altra querela


    Se è stato l'atto conclusivo sul Puc saranno solo il tempo e soprattutto la Regione a dirlo.
    Intanto, il consiglio comunale ha dato il via libera allo strumento urbanistico.
    Sotto le feste, è arrivato il voto finale dell'aula degli Evangelisti tra polemiche che, a suon di querele, avranno strascichi fino in Tribunale.
    Il Piano è stato approvato dopo una intensa maratona di quattro giorni. Si è partiti a singhiozzo, tra sedute rinviate o sciolte prima del tempo per mancanza del numero legale. Poi si è entrati nel vivo, con la relazione dell'assessore Giuliano Uras, il dibattito e quindi l'esame delle cinquanta osservazioni (solo nove erano state giudicate ammissibili dall'ufficio tecnico).
    Alla fine, il Piano urbanistico ha avuto l'ok e adesso tutto l'incartamento sarà spedito a Cagliari.
    Il verdetto spetterà agli uffici regionali: a loro il compito di dire quale futuro attende questo Puc.
    Nelle intenzioni della Giunta di Antonio Barberio, dopo la risposta della Regione, si dovrebbe tentare la carta dell'adeguamento al Ppr.
    Una mossa giudicata a questo punto impossibile e inutile dalla minoranza.
    Dai banchi del centrosinistra, infatti, si è continuato a ripetere che «è soltanto una perdita di tempo, una manovra politica per cercare di salvare la faccia». E infatti l'opposizione, come già successo nella storia travagliata di questo Puc, non ha partecipato al voto.
    Il via libera è arrivato con le mani alzate della sola maggioranza, l'unico pollice verso tra le fila del centrodestra è stato quello di Tonino Falconi (Fortza paris). Lui, non ha mai nascosto le sue idee a riguardo e dopo le recenti scintille con l'assessore Giuliano Uras non poteva che andare così.
    «Tutto questo lavoro non serve a nulla, non avrebbero nemmeno dovuto richiedere le osservazioni - ha ribadito il consigliere. - Presenterò al più presto una mozione perché anche Oristano aderisca al protocollo d'intesa sottoscritto da alcuni comuni per l'adeguamento dei Puc al Piano paesaggistico regionale». L'esponente di Fortza paris è convinto che quella sia l'unica strada da seguire, ma intanto non molla la presa sul fronte legale. La querela formale contro l'assessore Uras è già stata depositata in Procura, così come qualche settimana fa è stato fatto anche dal consigliere dei Riformatori Gianfranco Pinna. «Non mi fa piacere portare qualcuno in Tribunale, ma dovevo pur tutelarmi - ha aggiunto Tonino Falconi. - Quelle dichiarazioni sono state gravissime, e non si tratta soltanto di questo. Anche di recente ci sono stati una serie di atteggiamenti che mi hanno indotto a presentare la querela». Il consigliere non ha gradito che l'assessore per ben due volte sia uscito dall'aula durante i suoi interventi. «Bene avrebbe fatto ad andare via prima di oggi - ha dichiarato in aula Falconi, - avrebbe evitato tutti questi danni alla città».
    Se non è guerra, poco ci manca. (v. p.)

  6. #6
    Meda sabios paris
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    Citazione Originariamente Scritto da Su Componidori Visualizza Messaggio
    Il Sole24 Ore dà la maglia nera a Oristano


    Più in basso di così non si poteva.
    Nella recente classifica sulla qualità della vita Oristano è sprofondata all'ultimo posto.
    Il sondaggio, realizzato dal Sole 24 Ore, non lascia alcuna possibilità alla città di Eleonora: in fatto di servizi, salute e ambiente si ha ancora tutto (o quasi) da imparare.
    Per trovare la posizione di Oristano bisogna scorrere una lunga lista e arrivare, fino alla posizione 103, in coda a tutti gli altri capoluoghi.
    La statistica ha preso in esame la qualità della vita tenendo conto di diversi parametri come gli affari e il lavoro, l'ordine pubblico, la popolazione, il tempo libero, il tenore di vita e appunto l'ambiente, i servizi e la salute.
    Proprio questi tre macro- settori sono stati fatali per la caduta di Oristano.
    Un primato negativo che non trova tutti d'accordo.
    «Non so come sia stata elaborata questa classifica, ma va detto che a volte le graduatorie lasciano il tempo che trovano - ha commentato l'assessore comunale all'Ambiente Giuseppe Vacca - Credo che per l'ambiente questo giudizio sia un po' pesante: da noi non esiste inquinamento».
    Non manca nemmeno il verde pubblico: «Abbiamo una delle più alte percentuale di spazi verdi - aggiunge Vacca, la nostra provincia è stata anche premiata per questo».
    Neanche una pecca?
    «In certi settori siamo indietro - ha ammesso, - è inutile negarlo, ma stiamo lavorando per migliorare».
    Il mancato avvio della raccolta differenziata potrebbe essere uno dei fattori maggiormente penalizzanti.
    Restano i segni meno accanto ai servizi e alla salute. Oristano non ha mai brillato per servizi. Per la salute, poi, forse hanno inciso i cronici problemi della sanità.

    VALERIA PINNA



    Una domanda “nasce spontanea”: quali amministrazioni, storicamente, si sono rese responsabili di tale “degrado”?
    Certo che le parole dell’assessore Vacca (Riformatori) non hanno nessun pudore nell’apparire ridicole tentando di nascondere l’evidenza.

    A proposito di inquinamento, tanto per fare un esempio, gli suggeriamo di fare una passeggiata (magari d’estate in bici) verso il porto e fermarsi all’altezza del canale di San Giovanni per “respirare a pieni polmoni” l’aria pura che proviene dal fiume di "melma" che per decine e decine di anni si è riversato nello stagno di Santa Giusta.
    O forse qualcuno crede alla barzelletta che i liquami delle fogne di Oristano vadano al depuratore del Consorzio industriale?
    Basterebbe ricordare che la città non ha la separazione della rete tra acque bianche e nere.
    E circa venti anni fa venne depositata una denuncia da parte della Cooperativa pescatori e del Comune di Santa Giusta per inquinamento.

    A proposito di “alta percentuale di spazi verdi”, i parametri degli standard urbanistici di tot mq per abitante non sono certo un termine di paragone significativo, se confrontati a città europee.
    E poi cosa c’entra la provincia?
    Per il resto, il mancato avvio della raccolta differenziata e le problematiche scaturite con la discarica di Bau Craboni si commentano da sole.

    Ho ricordato “a memoria”, e può darsi che negli ultimi 15 anni sia cambiato qualcosa.
    Aspetto eventuali smentite.
    Foltzis in Aristanis b'at problemas meda, ma una cosa ti naro: deo vivo in d'una zitade ki pius boltas in custa classifica est bistada primma, ma dia a faghe sa frimma (duas, tres frimmas....) po mi trasferire in Aristanis.... Bois de inquinamento, de traffico, de istress no jughides peruna bidea, ca vivides in d'unu Paradiso!

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Kornus Visualizza Messaggio
    Foltzis in Aristanis b'at problemas meda, ma una cosa ti naro: deo vivo in d'una zitade ki pius boltas in custa classifica est bistada primma, ma dia a faghe sa frimma (duas, tres frimmas....) po mi trasferire in Aristanis.... Bois de inquinamento, de traffico, de istress no jughides peruna bidea, ca vivides in d'unu Paradiso!


    Quoto

    No isco kie sunt sos ki ant fatu cussa clasifica, a parrer meu su judissiu asuba de Aristanis no tenet contu ka semus faedhende de una tzitade de 40 mitza abitantes ka jughet problemas, ma ki mai podent esser postos a cunfrontu cun cussos de metropolis ke milanu o roma.
    Chie at postu a campu una cosa gai, proite no lu narat ka in Roma e Milanu pro una operatzione postale bisonzat de isetare nessi 50 minutos de media e pro bos fagher una tac finas a 6 meses. Kerimus faedhare de sa cosa ki n' dhe ogat sos ojos finas a sos tzegos? Sa criminalidade e s'iquinamentu; cunfromma a cudhos logos, Aristanis aberu podet esser cunsideradu unu paradisu, pro bi creere abbaidades su documentu de s'annu giudiziariu 2006 pustis n'dhe podimus finas faedhare ma cun riferimentos nostros.

  8. #8
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    Quella classifica è reale ed è basata su dati statistici non opinabili.

    Oristano è una città che è alla disperata ricerca di se stessa.

    Io che vi sono nato e cresciuto stento sempre più a riconoscerla e colgo in essa una profonda crisi di identità.

    Oristano non sarà la grande metropoli del nord, ma ha seri problemi di viabilità urbana ed extraurbana, ha bisogno di una moderna politica urbanistica che tenga conto delle esigenze di sviluppo economico più che delle solite clientele catastali.

    Oristano ha bisogno di politiche per il lavoro che fermino l'emorragia di giovani che ormai quotidianamente la lasciano per andare a lavborare e a vivere fuori.

    Non rimpiango l'Oristano di vent'anni fa ma era sicuramente più a dimensione d'uomo di quanto non lo sia oggi.

    Infatti vedo con rammarico la mia Oristano assumere tutti i difetti di una grande città senza per altro vederne i pregi.

    No bastat mari bellu po campai!

    Forzis podeus andai a boddì cicoriedda e sparau in campuria, andai a marrai cuppetta o andai a piscai in sa cora de Pesaria o a sa foxi ma depeus puru poni in busciacca unu pagu de dinai po comporai su pani ca is forrus in Aristanis dus anti sciusciaus de diora meda in pari cu is domus de lardini.

    Vorrei una Oristano orgogliosa del suo passato, consapevole del suo presente, fiduciosa per il suo futuro.

  9. #9
    Meda sabios paris
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    Citazione Originariamente Scritto da Davide Nurra Visualizza Messaggio
    Quella classifica è reale ed è basata su dati statistici non opinabili.

    Oristano è una città che è alla disperata ricerca di se stessa.

    Io che vi sono nato e cresciuto stento sempre più a riconoscerla e colgo in essa una profonda crisi di identità.

    Oristano non sarà la grande metropoli del nord, ma ha seri problemi di viabilità urbana ed extraurbana, ha bisogno di una moderna politica urbanistica che tenga conto delle esigenze di sviluppo economico più che delle solite clientele catastali.

    Oristano ha bisogno di politiche per il lavoro che fermino l'emorragia di giovani che ormai quotidianamente la lasciano per andare a lavborare e a vivere fuori.

    Non rimpiango l'Oristano di vent'anni fa ma era sicuramente più a dimensione d'uomo di quanto non lo sia oggi.

    Infatti vedo con rammarico la mia Oristano assumere tutti i difetti di una grande città senza per altro vederne i pregi.

    No bastat mari bellu po campai!

    Forzis podeus andai a boddì cicoriedda e sparau in campuria, andai a marrai cuppetta o andai a piscai in sa cora de Pesaria o a sa foxi ma depeus puru poni in busciacca unu pagu de dinai po comporai su pani ca is forrus in Aristanis dus anti sciusciaus de diora meda in pari cu is domus de lardini.

    Vorrei una Oristano orgogliosa del suo passato, consapevole del suo presente, fiduciosa per il suo futuro.
    Tottu custu est zustu, ma torro a narrere: intre Aristanis, Bergamo, Brescia, Milano, Napoli e Aristanis deo keltzo vivere in Aristanis, e si lu preguntamos a sos abitantes de cussas zitades ana a pensare su mattessi!

    In Aristanis, cando b'at traffico, bi pones mes'orta a su massimu po ti faghe totta sa Carrela e Casteddu (Via Cagliari), in Milano e Napule bi pones duas oras po faghe tres km!

    In Napule, Bari e Caserta, sas carrelas sun pienas de alga, de bruttesa, de merda, no podes essire dae domo ki ti furan su bolsittu, no podes parkeggiare ca luego enit s'abusivo a ti preguntare su pizzo, ecc, ecc......
    In Aristanis de tottu custu no b'at nudda, in Aristanis sas picciokkeddas passitzana fintzana a mesunotte e niunu li faghet nudda, in Aristanis podes lassare aberta sa janna e domo.....

    Il Sole 24 Ore est unu diariu capitalista e industriale, tando faghet propaganda sfacciata a sas zitades capitalistas e industriales (inue si respirat de abbereru aria de merda!): deo preffero sas berbekes in Piatta Eleonora a sa "efficienza" de su Lingotto!

    E poi chi se ne fotte, lasciamo credere ai continentali che in Sardinnya si vive male, che tutto fa cagare, diffondiamo la voce in tutto il mondo, soprattutto in Terronia, Cina e Africa, così almeno ci evitano e non rompono le balle....

    P.S. Comunque dae un'attera analisi, mi paret ISTAT, Aristanis no fit a s'ultimu postu ma a metà classifica (60 posto).

  10. #10
    w i punkillonis
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    il mese scorso un caro amico abruzzese era disperato perchè L'Aquila, la sua citta di adozione dove lavora e manda i figlia a scuola, era uscita all'ultimo posto in una classifica sulla vivibilità. Lo consoloai dicendo che neanche quella considerata più autorevole delle statistiche pubblicate dai giornali italiani era attendibile. Infatti nella classifica del sole24ore c'è un errore di normalizzazione dei dati che l'Istat segnalò a suo tempo ma che continua a ripetersi. Tornando alla ridente L'Aquila si scopri che il comune non aveva inviato le risposte del questionario(!).
    Sono contento che si sia aperta queso thread sulle comunali di Oristano.

 

 
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