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Il Sole24 Ore dà la maglia nera a Oristano
Più in basso di così non si poteva.
Nella recente classifica sulla qualità della vita Oristano è sprofondata all'ultimo posto.
Il sondaggio, realizzato dal Sole 24 Ore, non lascia alcuna possibilità alla città di Eleonora: in fatto di servizi, salute e ambiente si ha ancora tutto (o quasi) da imparare.
Per trovare la posizione di Oristano bisogna scorrere una lunga lista e arrivare, fino alla posizione 103, in coda a tutti gli altri capoluoghi.
La statistica ha preso in esame la qualità della vita tenendo conto di diversi parametri come gli affari e il lavoro, l'ordine pubblico, la popolazione, il tempo libero, il tenore di vita e appunto l'ambiente, i servizi e la salute.
Proprio questi tre macro- settori sono stati fatali per la caduta di Oristano.
Un primato negativo che non trova tutti d'accordo.
«Non so come sia stata elaborata questa classifica, ma va detto che a volte le graduatorie lasciano il tempo che trovano - ha commentato l'assessore comunale all'Ambiente Giuseppe Vacca - Credo che per l'ambiente questo giudizio sia un po' pesante: da noi non esiste inquinamento».
Non manca nemmeno il verde pubblico: «Abbiamo una delle più alte percentuale di spazi verdi - aggiunge Vacca, la nostra provincia è stata anche premiata per questo».
Neanche una pecca?
«In certi settori siamo indietro - ha ammesso, - è inutile negarlo, ma stiamo lavorando per migliorare».
Il mancato avvio della raccolta differenziata potrebbe essere uno dei fattori maggiormente penalizzanti.
Restano i segni meno accanto ai servizi e alla salute. Oristano non ha mai brillato per servizi. Per la salute, poi, forse hanno inciso i cronici problemi della sanità.
VALERIA PINNA
Una domanda “
nasce spontanea”: quali amministrazioni, storicamente, si sono rese responsabili di tale “
degrado”?
Certo che le parole dell’assessore Vacca (Riformatori) non hanno nessun pudore nell’apparire ridicole tentando di nascondere l’evidenza.
A proposito di inquinamento, tanto per fare un esempio, gli suggeriamo di fare una passeggiata (magari d’estate in bici) verso il porto e fermarsi all’altezza del canale di San Giovanni per “respirare a pieni polmoni” l’aria pura che proviene dal fiume di "me
lma"
che per decine e decine di anni si è riversato nello stagno di Santa Giusta.
O forse qualcuno crede alla barzelletta che i liquami delle fogne di Oristano vadano al depuratore del Consorzio industriale?
Basterebbe ricordare che la città non ha la separazione della rete tra acque bianche e nere.
E circa venti anni fa venne depositata una denuncia da parte della Cooperativa pescatori e del Comune di Santa Giusta per inquinamento.
A proposito di “
alta percentuale di spazi verdi”, i parametri degli standard urbanistici di tot mq per abitante non sono certo un termine di paragone significativo, se confrontati a città europee.
E poi cosa c’entra la provincia?
Per il resto, il mancato avvio della raccolta differenziata e le problematiche scaturite con la discarica di Bau Craboni si commentano da sole.
Ho ricordato “a memoria”, e può darsi che negli ultimi 15 anni sia cambiato qualcosa.
Aspetto eventuali smentite.