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Discussione: Nessuno tocchi Saddam

  1. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da kanekorso Visualizza Messaggio
    vi indignate per questa impiccagione....

    e tutto il resto?
    se saddam fosse vivo il terrorismo fermerebbe la sua mano?
    non tutti sanno che la sua idea di potere ha fatto più di 500000 (cinquecentomila)morti solo negli ultimi 15 anni

    resto sempre dell'idea che è stato giudicato da un potere giuridico iracheno ed è stato impiccato come vuole la giustizia irachena......NON QUELLA OCCIDENTALE.

    AMEN.
    a) io mi indigno per qualsiasi impiccagione e per qualsiasi condanna a morte, chiunque sia il condannato.

    b) quanto al processo e al tribunale "irakeno"....


    La pena di morte a Saddam pietra miliare dell'odio
    Danilo Zolo
    Il presidente degli Stati uniti ha dichiarato che l'impiccagione di Saddam Hussein sarà una «pietra miliare». Sarà un passo avanti decisivo sulla strada maestra della giustizia, della libertà e della democrazia in Iraq. Si tratta di una impostura, non diversa dalle falsità con le quali George Bush ha motivato la guerra di aggressione all'Iraq nel 2003.
    Quella guerra ha già provocato la strage di centinaia di migliaia di persone innocenti - più di 600 mila - e provoca ogni giorno altre centinaia di vittime. Quello che avrebbe dovuto essere l'alveo della democrazia nel mondo islamico - l'Iraq salvato dalle armate americane dal giogo di una spietata tirannia - è un lago di sangue. Su questo lago penderà il cadavere di Saddam Hussein: uno spettacolo esaltante per un ex- governatore del Texas che non ha mai concesso la grazia a un solo condannato a morte.
    Si tratta di una impostura perché non è stato il popolo iracheno, né una legittima corte, nazionale o internazionale, a decidere la condanna a morte del rais. La sentenza è stata emessa da un Tribunale speciale, varato nel dicembre 2003 dalle forze anglo-americane occupanti. Sul piano formale, il potere che ha istituito quel tribunale è stato il Governo provvisorio dell'Iraq e cioè, di fatto, il governatore militare statunitense, Paul Bremer. Nessuno può pensare che il Governo provvisorio, che non aveva alcuna autorità legislativa e non disponeva di autonome fonti di finanziamento, sia stato il potere reale che ha varato il Tribunale.
    E' stata dunque una potenza occupante, gli Stati uniti d'America, a volere l'istituzione di un tribunale speciale per sottoporre a processo gli esponenti del regime sconfitto. I giudici del tribunale sono stati in maggioranza designati dal Governo provvisorio, addestrati da esperti americani e sottoposti a stretto controllo politico. Anche lo Statuto del tribunale è stato redatto da giuristi statunitensi. E il potere che ha voluto, organizzato e finanziato il tribunale è stato un potere conquistato in una guerra di aggressione che ha violato sia la Carta delle Nazioni unite, sia il diritto internazionale generale. Le Convenzioni di Ginevra non attribuiscono certo ad una potenza occupante il potere di dar vita a tribunali penali per giudicare gli esponenti del regime deposto. Si è trattato dunque di un tribunale privo di legalità internazionale, di legittimità politica e di una minima autonomia.
    Si deve aggiungere che il Tribunale speciale ha esercitato la sua giurisdizione sulla base di figure di reato - i crimini di guerra e i crimini contro l'umanità - che non erano previste dal diritto iracheno e che sono state introdotte nello Statuto solo per consentire l'incriminazione e la condanna a morte dell'ex-dittatore. Oltre a ciò, i diritti della difesa sono stati gravemente limitati ed è stato violato anche il principio nulla culpa sine judicio, che esige una rigorosa presunzione di innocenza a favore degli imputati. L'ex dittatore è tuttora tenuto prigioniero in un luogo segreto dalle milizie stastunitensi che lo hanno catturato e sottoposto a pesanti interrogatori, prossimi alla tortura.
    In più, lo Statuto del Tribunale prevede che la corte possa pronunciarsi su una eventuale aggressione decisa dal regime ba'atista contro un paese arabo, ad esempio il Kuwait, ed esclude implicitamente la sua competenza a giudicare di crimini di aggressione commessi nei confronti di paesi non arabi. Questa disposizione è stata concepita dai redattori statunitensi dello Statuto per evitare che il tribunale indagasse sulla guerra di aggressione che l'Iraq aveva scatenato negli anni 1980-1988 contro l'Iran, paese di religione musulmana ma non arabo.
    La ragione è molto semplice: gli Stati uniti hanno sostenuto sul piano economico, militare e diplomatico quell'aggressione, che ha causato non meno di 800 mila morti. Inoltre, essi sono stati di fatto complici di Saddam Hussein non denunciando alcuni gravissimi crimini commessi dalle truppe irachene: gli attacchi compiuti con l'uso di armi chimiche contro la popolazione iraniana. Si trattava dunque di impedire che la difesa di Saddam Hussein si avvalesse dell'argomento tu quoque, giuridicamente e politicamente imbarazzante per gli sponsors del Tribunale.
    Gli Stati uniti hanno allestito un processo contro Saddam Hussein che radicalizza la logica della stigmatizzazione e della vendetta retributiva. L'anomia giuridica, il vuoto di potere legittimo e lo scatenamento della violenza provocati dalla guerra sono tali che la condanna a morte dell'ex-dittatore iracheno si riduce ad un uso propagandistico della giustizia che ha il solo scopo di disumanizzare l'immagine del nemico e di giustiziarlo per farsene un trofeo a dimostrazione della propria superiore moralità.
    Ma lo spargimento del sangue di Saddam Hussein non offrirà alcun contributo alla pacificazione e alla democratizzazione dell'Iraq. Sarà una «pietra miliare» lungo la via dell'odio, della violenza e del terrore che finirà per raggiungere anche chi ha spietatamente praticato la «giustizia dei vincitori».


  2. #22
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    Cara BSiviglia concordo con te,ma mi auguro che tu ti indigni pure per l'esecuzione di Mussolini.
    Io che in tempi non sospetti l'ho più volte detto oggi posso condannare senza alcuno scrupolo l'impiccagione del criminale Saddam.
    Non so quanti a sinistra si trovino nelle stesse condizioni.

  3. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da BOY74 Visualizza Messaggio
    Cara BSiviglia concordo con te,ma mi auguro che tu ti indigni pure per l'esecuzione di Mussolini.
    Io che in tempi non sospetti l'ho più volte detto oggi posso condannare senza alcuno scrupolo l'impiccagione del criminale Saddam.
    Non so quanti a sinistra si trovino nelle stesse condizioni.
    Se sono contro la pena di morte, mi pare ovvio che sia contro qualsiasi condanna a morte. Tuttavia è da considerare che sessant'anni fa non si era ancora arrivati alla consapevolezza di quanto la pena di morte sia barbara (specie in Italia, dopo vent'anni di fascismo con il culto della "bella morte"). Per questo considero questa condanna a morte di Saddam più grave di quella di Mussolini (non che non fosse grave in sè anche quella). Quello che considero indecente più di ogni altra cosa nel caso Mussolini (considerando appunto il contesto di non maturazione del rifiuto assoluto della pena di morte, che per fortuna oggi c'è) è soprattutto l' esposizione e il vilipendio dei cadaveri (al quale Pertini si oppose fino all' ultimo) che fu davvero un' oscenità, così come anche l' uccisione della Petacci.

  4. #24
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    Io sono contrario alla pena di morte in QUALSIASI caso......

  5. #25
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    Anche io sono contrario alla pena di morte in generale, ma trovo poco rispettoso per i morti ammazzati da Saddam tutto questo indignarsi per la sua uccisione.

    E' stato un dittatore sanguinario, è stato condannato a morte dal tribunale iracheno, è stato giustiziato. Noi siamo contrari alla pena di morte e lo ribadiamo sia per Saddam sia per l'ultimo dei criminali.

    Detto questo mi pare eccesiva l'enfasi in "difesa" di Saddam, che supera altri problemi ben piu gravi che assillano l'Irak ed il mondo intero.

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da Red River Visualizza Messaggio
    Io sono contrario alla pena di morte in QUALSIASI caso......
    Pensa che io sarei contraria pure a quella per Bush o, per esempio, sarei stata contraria anche per Pol Pot o per Stalin. Eppure questa gente di crimini sulla coscienza ne ha a vagonate.

  7. #27
    Amico di Oniria..wooff...
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    Citazione Originariamente Scritto da BOY74 Visualizza Messaggio
    Cara BSiviglia concordo con te,ma mi auguro che tu ti indigni pure per l'esecuzione di Mussolini.
    Io che in tempi non sospetti l'ho più volte detto oggi posso condannare senza alcuno scrupolo l'impiccagione del criminale Saddam.
    Non so quanti a sinistra si trovino nelle stesse condizioni.

    a prescindere che mussolini prima l'anno ammazzato come un cane e poi l'anno appeso...... a testa in giu! nella pubblica piazza.

    non è retorica ma ricordo sempre che voi non vi indignate del resto del mondo che KREPA PER COLPA DI ALTRI.....

    SOLO PERCHE' lui era un RE allora poverino.....sono indigniazioni come nuvole al vento....presto si dissolveranno e resteranno solo nel forum di pol.

  8. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da danny78 Visualizza Messaggio
    Anche io sono contrario alla pena di morte in generale, ma trovo poco rispettoso per i morti ammazzati da Saddam tutto questo indignarsi per la sua uccisione.

    E' stato un dittatore sanguinario, è stato condannato a morte dal tribunale iracheno, è stato giustiziato. Noi siamo contrari alla pena di morte e lo ribadiamo sia per Saddam sia per l'ultimo dei criminali.

    Detto questo mi pare eccesiva l'enfasi in "difesa" di Saddam, che supera altri problemi ben piu gravi che assillano l'Irak ed il mondo intero.
    Guarda, a me Saddam fa più schifo che a te, probabilmente. Tuttavia l' uccisione a freddo di un uomo inerme e non in grado di nuocere da parte dello Stato (con l' impiccagione, poi! ) è barbarie, non si discute. Se si risponde alla barbarie con la barbarie, si diventa altrettanto barbari e questo è grave e pericoloso, al di là della persona Saddam, per la civiltà e per il futuro del genere umano.

  9. #29
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    ogni era ha la sua barbaria......

    si stava forse meglio 100 anni fa? o forse 200 o magari 1000.

    in qualsiasi era voi vi mettiate ci sarà sempre e lo scandalizzarsi per un'impiccagione non fa muovere nulla se non i "media" che ci vivono su questo.
    ......ci vive anche qualcun'altro scampato alle grinfe di saddam ed adesso starà facendo festa.

    sono dalla loro parte

  10. #30
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    Dopo poche ore la sua esecuzione è già costata la vita a 70 iracheni, in una guerra civile da incubo. Dalla dittatura alla barbarie; dalla pentola alla brace: complimenti a tutti gli architetti di questa folle avventura irachena, Bush in testa. Meriterebbe un cappio anche lui, ma per sua fortuna siamo contro la pena capitale sin dai tempi di Beccaria.

 

 
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