Mi piace vedere come entra su questo forum in sordina, affermando di voler fare una domanda, di cercare di capire, di ammirare chi ha delle convinzioni... e poi sotto sotto si dimostra che lei ha capito più di tutti. Io non ho fatto prediche, ho cercato di rispondere alle sue domane e ho cercato di presentarle il senso profondo del Vangelo.
Lei al contrario non fa altro che mitizzare il cristianesimo e farci la morale (che io non lo he fatto!).
Lei dice che mettiamo Cristo dappertutto, a sproposito... beh, in un sito cristiano, che cosa si aspettava che parlassi di marmellata?
La discussione dal centro, dai fondamenti teologici, mi pare che sia slittata nell'aperta critica preconcetta, che più di capire cerca di insegnare.
Proverò comunque a risponderle, anche se vedo in lei la totale chiusura.
Originariamente Scritto da
sideros
I martiri secondo lei amavano la vita?, si dice andavano FELICI VERSO LA MORTE, ma le sembra un bel messaggio?
Certo che i martiri amavano la vita? L'amavano come tutti gli altri. "Martire" significa TESTIMONE. Per l'appunto, testimone di quella persona che cito a sproposito.
Amavano Lui più di se stessi. Il loro desiderio era di non rinnegarlo MAI, per nessun motivo. Non hanno cercato la morte, hanno cercato la testimonianza, ma se questa comportava la morte, non si sono tirati indietro. Per testimoniare la Verità. Per testimoniare Gesù.
Si. Mi sembra proprio un bel messaggio. Morire, se necessario, per coloro che si ama, è un modo molto elevato di vivere la vita. Vivere rinnegando ciò in cui si crede è rinnegare se stessi. E' morire, restando in vita biologicamente.
Originariamente Scritto da
sideros
e questa chiesa si basa sui martiri e sul martirio, anzi la messa per essere valida deve essere officiata sulle reliquie di un martire.
Davvero? Ma chi gliele ha inventate queste panzane?
Originariamente Scritto da
sideros
Che io sappia nel cantico delle creature non si parla di Cristo che voi lo mettete a sproposito dappertutto.
Il cantico è un ponte con le religioni semplici (es. quelle africane)ama le cose che esprimono il potere delle forze naturali, è un messaggio semplice ma universale che unisce tutti gli uomini,
ALTISSIMO, ONNIPOTENTE, BON SIGNORE, TUE SO LE LAUDE, LA GLORIA E L'ONORE E ONNE BENEDIZIONE A TE SOLO, ALTISSIMO, SE CONFANO E NULLO OMO E' DIGNO DE MENTOVARE.
LAUDATO SIE, MI SIGNORE, CON TUTTE LE TUE CREATURE, SPEZIALMENTE MESSER LO FRATE SOLE, LO QUALE E' IORNO, E ALLUMINI NOI PER LUI ED ELLO E' BELLO E RADIANTE CON GRANDE SPLENDORE. DE TE ALTISSIMO PORTA SIGNIFICAZIONE. LAUDATO SI, MI SIGNORE, PER SORA LUNA E LE STELLE: IN CIELO L'HAI FORMATE CLARITE E PREZIOSE E BELLE. LAUDATE SI, MI SIGNORE, PER FRATE VENTO, E PER AERE E NUBILO E SERENO E ONNE TEMPO, PER LO QUALE A LE TUE CREATURE DAI SUSTENTAMENTO. LAUDATO SI, MI SIGNORE, PER SOR AQUA, LA QUALE E' MOLTO UTILE E UMILE E PREZIOSA E CASTA. LAUDATO SI, MI SIGNORE, PER FRATE FOCO, PER LO QUALE ENN'ALLUMINI LA NOCTE: ED ELLO E' BELLO E IOCONDO E RUBOSTOSO E FORTE. LAUDATO SI, MI SIGNORE, PER SORA NOSTRA MATRE TERRA, LA QUALE NE SOSTENTA E GOVERNA, E PRODUCE DIVERSI FRUCTI CON COLORITI FIORI ED ERBA. LAUDATO SI, MI SIGNORE, PER QUELLI CHE PERDONANO PER LO TUO AMORE E SOSTEGNO E INFIRMITATE E TRIBULAZIONE. BEATI QUELLI CHE 'L SOSTERANNO IN PACE, CA DA TE, ALTISSIMO, SIRANO INCORONATI. LAUDATO SI, MI SIGNORE, PER SORA NOSTRA MORTE CORPORALE, DA LA QUALE NULLA OMO VIVENTE PO' SCAMPARE. GUAI A QUELLI CHE MORANNO NELLA PECCATA MORTALI! BEATI QUELLI CHE TROVERA' NE LE TUE SANCTISSIME VOLUNTATI, CA LA MORTE SECONDO NO LI FARRA' MALE. LAUDATE E BENEDICITE MI SIGNORE, E RINGRAZIATE E SERVITELI CUN GRANDE UMILTATE. Probabilmente noterà quante volte è menzionato il termine "Signore", normalmente appellativo di Gesù Cristo. Anche se qui volessimo vedere il Padre, Gesù Cristo è consustanziale al Padre.
La frase che ho sottolineato, come già affermato precedentemente, mostra chiaramente il senso delle parole di Francesco. Egli non fa che lodare il Signore in tutte le cose, in quelle che reputiamo belle e in quelle che reputiamo orrende (la morte) perchè in esse c'è la "significatione" del Signore, c'è la sua impronta.
Non è evocata la forza della natura. E' evocata l'impronta del Signore nella natura. Francesco non parla della natura, ma della creazione. Nel concetto di "natura" non c'è un autore. Nel concetto di "creazione" c'è un creatore che si nasconde, senza mai confondersi, nella sua creatura, perchè egli è Uno.
Originariamente Scritto da
sideros
è difficile parlare semplice e in maniera comprensibile, la chiesa ha usato il latino fino alla fine degli anni sassanta affinchè il popolo non comprendesse,
Senta, la Chiesa ha usato il latino solo durante la liturgia della messa, esclusa l'omelia. La gente capiva benissimo. Mia madre ha fatto la 3a elementare, non ha studiato latino se non quattro parole e capiva benissimo la liturgia. Lei come altre persone, disponeva anche di un Messalino con la doppia pagina latino-italiano.
L'omelia era comunque in Italiano. Come del resto la catechesi!
La Chiesa ha usato il latino perchè venisse maggiormente sottolineata l'unità del popolo di Dio disperso sulla terra e riunito nell'Eucaristia, sotto un'unica lingua.
Originariamente Scritto da
sideros
adirittura la bibbia non era conveniente che la leggesse l'uomo della strada perche poteva interpretare male ,questo lo sa o no!.
La Bibbia è espressione scritta della Parola che è stata tramandata da Gesù ai suoi discepoli i quali a loro volta l'hanno tramandata nelle varie comunità ecclesiali. La Bibbia quindi si "siede" su un gigante molto alto, la Tradizione (intesa come trasmissione della dottrina da una generazione all'altra, a partire dagli apostoli stessi) e costituisce quindi la forma scritta, e in quanto tale ha il primato.
Tuttavia, come nella chiesa apostolica e post-apostolica la Bibbia è un libro che deve essere "letto", cioè compreso nella comunità, proprio per non correre il rischio di interpretare arbitrariamente quanto scritto.
Insomma, oggi si sveglia un "tizio", legge la Bibbia, scritta 2000 anni fa, tramandata nella Chiesa oralmente per secoli (perchè nessuno aveva una "bibbia tascabile") e pretende di capirla con il suo solo intelletto.
Per quanto io sia il primo fautore del diritto di ciascun cristiano di poter leggere, appurare, meditare la Bibbia personalmente, la sua interpretazione non dovrebbe essere fatta "privatamente", ma "comunitariamente".
E' proprio questo il rischio (non infondato, basta guardare la miriade di chiese protestanti, fondate sulla lettura "privata" della Bibbia) paventato dalla Chiesa. Non era una scelta infondata.
Originariamente Scritto da
sideros
Anche i maxisti, nati più di cinquecento anni dopo, non danno nessun valore alle acque, ai boschi, alla natura e nemmeno il famigerato capitalismo, ma neanche la chiesa fino al concilio Vaticano II.
Questa proprio non l'ho capita.
Originariamente Scritto da
sideros
Se non erro i preti mandati nelle Aeriche definivano gli uomini delle popolazioni autoctone SEMIUOMINI(un connubbio fra uomo e bestia), come d'altra parte in Africa con la "colonizzazione" cattolica". Francesco non ha niente a che spartire con il potere e con il vaticano.
Ciò non toglie che Francesco era perfettamente innestato nella dottrina cattolica dell'epoca. In questo era perfettamente "ortodosso". Qui invece sei sta parlando di mancanza di "ortoprassi" del Vaticano. Bisognerebbe fare dei distinguo o per lei Vaticano=Demonio?
Il potere non è di per se negativo. E' pericoloso. D'altra parte, asserire di amare i poveri, ma non POTER fare niente per loro, sa di stucchevole e ipocrita, non trova?
Originariamente Scritto da
sideros
Dovete parlare meno di Cristo che continuate a citarlo anche a sproposito
Sono innamorato di Cristo che ci posso fare. La mia vita è innestata in Lui. Lui è morto per me. Di chi o che cosa dovrei parlare in un forum cristiano?
Originariamente Scritto da
sideros
e dovete pulire le GERARCHIE. Cristo non ha mai parlato nei vangeli di gerarchie di vescovi di cardinali di papi, e anche Francesco non ne voleva sapere, anche se non si ribellava.
Lei confonde lo strumento, con l'uso che ne viene fatto. Un'ascia può essere usata per abbattere una quercia oppure un'essere umano.
Se lei legge le lettere di Ignazio d'Antiochia del 96 d.C. si vede come la tipica tripartizione del ministero ordinato (vescovato, presbiterato, diaconato) era già definita, anche se non universalmente diffusa.
Nei vangeli non si parla di vescovi è vero. Ma se ne parla nelle lettere paoline, aclune delle quali sono anteriori ai vangeli. I vangeli poi non sono stati scritti da Gesù. Al pari degli altri scritti neotestamentari sono stati scritti da testimoni o persone vicine ai testimoni dei fatti. Quindi, dal punto di vista documentativo, non hanno primato sulle lettere. Non parlano dei vescovi, perchè scopo primario di Gesù era "dare vita in abbondanza" e non preoccuparsi dell'organizzazione della Chiesa. Al tempo stesso però ha lasciato una Chiesa perchè prolungasse la sua opera.
La gerarchia è una forma organizzativa efficiente, propria di ogni organizzazione umana. Anche nell'Ordine Francescano c'era la "gerarchia", solo Francesco accentuava la visione del servizio, quella che a volte si è perso. Ciò non significa che gerarchia = male, significa usare bene il ministero a cui si è chiamati, non per se stessi, ma per il MARTIRIO (e si torna all'inizio), cioè per testimoniare il Signore.
Originariamente Scritto da
sideros
Nella storia di Cardini su Francesco c'è la questione del padre inquisitore che era alle calcagne di Francesco.
Poveraccio! Il padre proprio lo capisco. Aveva riposto tante speranze nel suo unico figlio. Aveva fatto tutto per lui e lo amava tanto. Certo, un po' mondanamente sperava che diventasse importante, fosse rispettato. Come padre voleva il meglio per lui, bei vestiti, amicizie, feste... Quale padre non si comporta così?
E Francesco? Si dà per malato. Poi scappa di casa. Per mesi vive in una caverna, come fosse diventato grullo!
Sarà impazzito questo figlio mio?
Poi inizia a cercare le pietre.
Le pietre? E che ci fa con le pietre?
Ricostruisce chiese diroccate!
Un po' tocco appariva effettivamente. Infatti le pietre gliele davano, anzi proprio i ragazzi gliele tiravano e si diffondeva la voce che Francesco era matto!
Un padre si ribella a questo fatto, no? Spera di riportare il figlio sulla retta strada. Prova a parlarci. Niente.
Ho deciso. Lo ricatto. Lo costringo a ridarmi tutto, lo diseredo. Vedrai che ci ripensa, vedrai che rinsavisce.
E invece no. Quello si spoglia nudo. Nudo proprio.
Allora è proprio matto.
Un padre è disperato no?
Vagli a dire che suo figlio sarà uno dei più grandi santi della storia. Intanto sta nel lebbrosario, rischiando di ammalarsi ogni giorno. Vivendo come un derelitto, fuori della società. Povero, povero povero. In mezzo ai lebbrosi puzzolenti.
Solo dopo anni qualcuno inizia ad essere affascinato dal suo carisma.
Francesco stesso ha dubitato di se stesso. Nella "notte dei sensi" ha temuto di aver vissuto inutilmente, di essere stato davvero un pazzo, folle, di aver perso la sua vita dietro al nulla. Nella crisi più nera, solo allora a due anni dalla morte riceve il Sigillo, le stimmate di Gesù Cristo.
Se Francesco ha creduto fino in fondo di essere un pazzo, poteva forse capirlo suo padre?
Pover'uomo sono sicuro che alla fine ha compreso il destino a cui Dio lo aveva chiamato. Sono sicuro che Francesco, l'uomo dell'umiltà profonda, l'uomo della pace, ha trovato pace con il suo babbo, trovando la forza nell'Altro Babbo.
Pace & bene.