Originariamente Scritto da
Arjuna
Bhè la moderna cosmologia, partendo dall'ipotesi del Big Bang, non è ancora arrivata a formulare una teoria univoca: dal Big Bang l'Universo ha iniziato ad espandersi, quindi il tempo sarebbe in pratica la misura di quest'espansione, tuttavia non è ancora stato determinato se l'espansione è irreversibile (ipotesi di tempo lineare), o, giunta ad un certo stadio, la direzione s'invertirà in una compressione che riporti il Tutto ad un punto (tempo ciclico). Il verificarsi di un caso o l'altro dipende essenzialmente dalla quantità di materia presente.
Sulla questione della reversibilità, sarebbe il caso di spiegare meglio che cosa s'intenda....
La termodinamica sostiene che un processo reversibile è puramente ideale il che però implica che ci si possa avvicinare indefinitamente senza raggiungerlo.
Da un punto di vista teorico quindi sarebbe possibile, fissato il grado di approssimazione voluto, avere un processo che, pur essendo irreversibile, viene "misurato" come reversibile.
Se invece si guarda alla relatività einsteiniana, se non sbaglio, essa non esclude la possibilità di spazio-tempi paralleli, con la possibilità teorica di passare dall'uno all'altro, così come la possiblità teorica, di piegare lo spazio-tempo e quindi viaggiare nel tempo.
Per quel che riguarda la fisica come scienza "sperimentale" questa visione penso sia superata ormai da molti anni, penso da quando la meccanica quantistica dimostrò l'equivalenza onda-corpuscolo e fu formulato il principio d'indeterminazione.