Il documento che circola su internet testimonia un'atmosfera
da linciaggio, diversa da quella suggerita dalle immagini ufficiali
Saddam, choc per il video 'segreto'
Insultato dai boia prima di morire
di ARTURO ZAMPAGLIONE

NEW YORK - Girato di nascosto da uno dei testimoni dell'impiccagione, il video degli ultimi due minuti di vita di Saddam Hussein è tra i documenti più agghiaccianti della storia della barbarie. In una atmosfera tribale, tra insulti e grida sguaiate, cinque boia incappucciati e una platea di sciiti si vendicano dell'ex tiranno iracheno con una esecuzione che ha il sapore del linciaggio. Prima che la botola si apra con un rumore sordo, Saddam viene deriso, schernito, assordato. Le guardie inneggiano al suo peggior nemico, il leader sciita Moqtada al Sadr. Poi urlano di gioia quando l'ex presidente penzola dalla forca con il collo spezzato, il volto rivolto verso l'alto e gli occhi aperti, sbarrati.

"E' una reazione naturale per gente che ha perso padri e fratelli per colpa di Saddam", spiega Mowaffak al-Rubaie, consigliere per la sicurezza nazionale e testimone della condanna a morte, cercando di giustificare i comportamenti tenuti a Kadhamiya, l'ex centro della intelligence militare dove alle 6 e 10 di sabato mattina ha avuto luogo l'esecuzione.

"Abbiamo aperto una inchiesta", aggiunge Sami al-Askariu, consigliere del premier Nuri al-Maliki. Ma a differenza delle immagini ufficiali - e quasi asettiche - diffuse dal governo di Bagdad, il video "segreto", che sembra filmato con un telefonino, mostra uno spettacolo degno dei tempi di Nerone.
Le televisioni americane si sono rifiutate di trasmettere il video nella sua interezza. Ma ormai basta un clic su Google, Anwarweb o altri siti internet per scaricare la sequenza dell'orrore, che è destinata a infiammare i sunniti e scandalizzare milioni di persone in giro per il mondo, persino tra i favorevoli alla pena capitale.

Il video "segreto" è di mediocre qualità, le immagini sono mosse, sgranate. Si vede Saddam con un cappotto blu di taglio occidentale mentre sale sul patibolo, mette il piede sulla botola e invoca Dio. Il boia gli passa il cappio attorno al collo. "Avrà successo colui che prega Maometto e la famiglia di Maometto", grida qualcuno fuori campo. I presenti rispondono in coro con la frase di rito della tradizione sciita: "Che Dio preghi per Maometto e la famiglia di Maometto". Le guardie, evidentemente seguaci di Moqtada Sadr, il leader sciita e capo della milizia dell'Esercito del Mahdi, urlano "Che Dio solleciti la sua apparizione" (del Mahdi, il dodicesimo imam degli sciiti, ndr). Le stesse voci proseguono: "Che Dio maledica il suo nemico (dell'imam al Mahdi, ndr)" e poi, come se fossero allo stadio o in una kermesse politica, scandiscono "Moqtada, Moqtada, Moqtada".

Con uno sguardo sarcastico, Saddam chiede: "E' questa la nobiltà umana? E' così che mostrate il vostro coraggio?". Le guardie replicano: "Abbasso la dittatura!", "Va all'inferno!", "Viva Mohammed Baqer al Sadr!" (cioè lo zio di Moqtada Sadr, fondatore del partito Dawa, mandato a morte da Saddam Hussein negli anni '80). A questo punto interviene ad alta voce il giudice Munqid al Faraon: "Per favore no. L'uomo sta per essere impiccato. Vi prego, per favore no".

Ormai pronto a morire, Saddam recita la professione di fede musulmana: "Non c'è altro Dio che Allah e Maometto è il suo Profeta". Mentre sta iniziando per ripetere la formula, la botola si apre con un gran fragore e lui precipita nel vuoto. Intorno, qualcuno grida: "E' caduto il tiranno" e qualcuno invita a "lasciarlo per otto minuti". Le immagini si fanno confuse, buie, illuminate solo da una serie di flash che permettono di vedere la testa di Saddam e il corpo dondolante.

(2 gennaio 2007)