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  1. #21
    Logiké Latreía
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    Citazione Originariamente Scritto da Eugenius Visualizza Messaggio
    Non va in Purgatorio, ma in Paradiso in quanto il Battesimo concella tutti i peccati ed anche le pene meritate per essi.

    CIAO
    Su ciò non sono molto sicuro; ero incerto se scrivere "purgatorio" oppure "paradiso", però infine ho optato per "purgatorio"; non sono certo, infatti, che il battesimo comporti perfetta purificazione, necessaria all'accesso al cielo. Sicuramente un battesimo siffatto comporterebbe la morte in grazia di Dio e nella amicizia con Lui, ma non sono certo comporti anche perfetta purificazione.

    1023 Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio e che sono perfettamente purificati, vivono per sempre con Cristo. Sono per sempre simili a Dio, perché lo vedono «così come egli è» ( 1Gv 3,2 ), faccia a faccia: [Cf 1Cor 13,12; Ap 22,4 ]

    1030 Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo.

  2. #22
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    Predefinito bellissima la vostra discussione, ma

    C'è un ma.

    Scusatemi tanto, non ho letto bene le due biografie messe all'inizio su Simon Weil.

    Ricordo però una cosa, un avanzo di mie piccole, pecedenti frequentazioni di questa illustre filosofa...

    Mi pare che questa giovane donna sia morta anoressica... ovvero che si sia lasciata morire di fame, press' a poco come quelle giovani donne di cui ci ha dato notizia il telegiornale qualche giorno fa.

    Ovvero la morte di Simon Weil è un suicidio, un suicidio incruento, ma sempre suicidio è.

    In questo caso il discorso sul battesimo, pur bello e splendido, non c'entra affatto. Mi par di ricordare dai tempi in cui studiavo e insegnavo catechismo (ed era quello di Pio X) che il suicidio era considerato uno dei peccati mortali contro il comandamento "non uccidere".

    E c'è un'altra cosa da aggiungere : in un qualche padre della Chiesa, non chiedetemi quale, c'è un bellissimo discorso sulle opzioni fondamentali della vita che sono fondamentali per il giudizio ultimo.

    Ovvero, l'infinita bontà di Dio considera positivamente l'intera vita di una persona e non sta certo ad aspettare un momento di caduta per far finire la vita...

    Che ne pensate ?

    p.s. Vi ricordo che in quel catechismo dei tempi che furono si parlava anche del battesimo di desiderio.. ma ci fu mai desiderio, per Simone Weil di diventare cristiana ?

  3. #23
    Logiké Latreía
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    Ancora sul Battesimo

    1263 Per mezzo del Battesimo sono rimessi tutti i peccati, il peccato originale e tutti i peccati personali, come pure tutte le pene del peccato [Cf Concilio di Firenze: Denz. -Schönm., 1316]. In coloro che sono stati rigenerati, infatti, non rimane nulla che impedisca loro di entrare nel Regno di Dio, né il peccato di Adamo, né il peccato personale, né le conseguenze del peccato, di cui la più grave è la separazione da Dio.

    Nessun impedimento all'ingresso diretto o anche solo indiretto? (via purgatorio)

  4. #24
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    Mi par di ricordare dai tempi in cui studiavo e insegnavo catechismo (ed era quello di Pio X) che il suicidio era considerato uno dei peccati mortali contro il comandamento "non uccidere".
    Anche adesso
    E' di Fede che il Battesimo cancella tutti i peccati: originale e attuali. Oltre alla pene meritati per essi, è una purificazione totale. Ovvio che si tratta di peccati commessi prima del Battesimo, non per quelli dopo.
    Dal Compendio del CCC:
    263. Quali sono gli effetti del Battesimo?

    1262-1274
    1279-1280

    Il Battesimo rimette il peccato originale, tutti i peccati personali e le pene dovute al peccato; fa partecipare alla vita divina trinitaria mediante la grazia santificante, la grazia della giustificazione che incorpora a Cristo e alla sua Chiesa; fa partecipare al sacerdozio di Cristo e costituisce il fondamento della comunione con tutti i cristiani; elargisce le virtù teologali e i doni dello Spirito Santo. Il battezzato appartiene per sempre a Cristo: è segnato, infatti, con il sigillo indelebile di Cristo (carattere).
    Dal Catechismo di San Pio X:
    295. Quali effetti produce il Battesimo?

    Il Battesimo conferisce la prima grazia santificante e le virtù soprannaturali, togliendo il peccato originale e gli attuali, se vi sono, con ogni debito di pena per essi dovuta; imprima il carattere di cristiano e rende capace di ricevere gli altri sacramenti.
    Dal Catechismo Maggiore di San Pio X:
    564 D. Quando chi si battezza è adulto quali disposizioni deve avere?

    R. L'adulto che si battezza, deve oltre la fede avere il dolore almeno imperfetto dei peccati mortali, che avesse commessi.

    565 D. Se un adulto si battezzasse in peccato mortale senza questo dolore che cosa riceverebbe?

    R. Se un adulto si battezzasse in peccato mortale senza questo dolore riceverebbe il carattere del Battesimo, ma non la remissione dei peccati, né la grazia santificante. E questi effetti rimarrebbero sospesi, finché non fosse tolto l'impedimento col dolore perfetto de' peccati o col sacramento della Penitenza.
    Se non c'è alcun debito di pena, non vedo perché uno dovrebbe andare in Purgatorio se muore un attimo dopo il Battesimo ricevuto con Fede e dolore almeno imperfetto dei peccati mortali.

    CIAO

  5. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da xenia45 Visualizza Messaggio
    C'è un ma.

    Scusatemi tanto, non ho letto bene le due biografie messe all'inizio su Simon Weil.

    Ricordo però una cosa, un avanzo di mie piccole, pecedenti frequentazioni di questa illustre filosofa...

    Mi pare che questa giovane donna sia morta anoressica... ovvero che si sia lasciata morire di fame, press' a poco come quelle giovani donne di cui ci ha dato notizia il telegiornale qualche giorno fa.

    Ovvero la morte di Simon Weil è un suicidio, un suicidio incruento, ma sempre suicidio è.

    In questo caso il discorso sul battesimo, pur bello e splendido, non c'entra affatto. Mi par di ricordare dai tempi in cui studiavo e insegnavo catechismo (ed era quello di Pio X) che il suicidio era considerato uno dei peccati mortali contro il comandamento "non uccidere".

    E c'è un'altra cosa da aggiungere : in un qualche padre della Chiesa, non chiedetemi quale, c'è un bellissimo discorso sulle opzioni fondamentali della vita che sono fondamentali per il giudizio ultimo.

    Ovvero, l'infinita bontà di Dio considera positivamente l'intera vita di una persona e non sta certo ad aspettare un momento di caduta per far finire la vita...

    Che ne pensate ?

    p.s. Vi ricordo che in quel catechismo dei tempi che furono si parlava anche del battesimo di desiderio.. ma ci fu mai desiderio, per Simone Weil di diventare cristiana ?
    Le opzioni fondamentali, difronte alle scelte, devono diventare atti concreti; chi rifiuta il battesimo che fine fa fare alla propria opzione fondametale? La annienta? Direi di si...

    Su Simone Weil non saprei, forse sa solo Dio; se ha rifiutato il battesimo fino all'ultimo, nel senso che mai ha voluto farsi battezzare, manco dopo morta, allora non credo che la sua anima possa essersi salvata.

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da Eugenius Visualizza Messaggio
    Anche adesso
    E' di Fede che il Battesimo cancella tutti i peccati: originale e attuali. Oltre alla pene meritati per essi, è una purificazione totale. Ovvio che si tratta di peccati commessi prima del Battesimo, non per quelli dopo.
    Dal Compendio del CCC:

    Dal Catechismo di San Pio X:

    Dal Catechismo Maggiore di San Pio X:

    CIAO
    Che il battesimo cancelli i meriti del peccato, compreso quello originale, ok; comporta anche perfetta purificazione da tutte le macchie dell'anima?

    In effetti bisgona stare attenti al linguaggio: il peccato è un atto, che una volta compiuto non si annida, inquanto tale, nell'anima delle persone che lo compiono, ma che resta piuttosto nella loro storia e nella loro memoria, e che, peraltro, ha delle conseguenze esterne ed interne, sociali e personali. Tra queste conseguenze vi sono certamete la separazione da Dio, l'accumulo di meriti negativi, la configurazione dell'anima verso l'imperfezione (malattia) più o meno mortale. Le conseguenze del peccato vengono rimosse col battesimo, ok. Mi chiedo, però, se le impurità dell'anima pervengano all'anima solo dal peccato personale, anche originale, oppure se l'animo umano possa essere reso impuro, quindi bisognoso di purificazione per la dimora in cielo, anche non come conseguenza di peccato personale proprio od originale proprio, ma pure come conseguenza di peccato altrui, o come conseguenza di vita entro contesti malsani di costituzione (penso alle strutture di peccato). Queste macchie, queste impurità, non essendo di origine propria, ricadranno sotto l'azione battesimale? Speriamo...

    Leggendo san Pio X, poi, mi accorgo che il battesimo, in quanto tale, non comprta sempre necessariamete la completa purificazione dell'anima, la quale avviene solo se pure sussiste "il dolore almeno imperfetto dei peccati mortali"; quindi, per nulla è detto che un adulto che si faccia battezzare in extremis anche sia perfettamente purificato... Un battesimo così, però, porta almeno a cosa? Se porta almeno al purgatorio, allora è proprio questo che volevo dire quando ho scitto che quel battesimo le sarebbe valso il puragatorio. Magari anche qualcosa di più, ma certamente il purgatorio, se è vero che un battesimo in extremis senza dolore, almeno imperfetto, dei peccati mortali è sufficiente al purgatorio. E' vero ciò?

  7. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da bottero Visualizza Messaggio
    io resto sempre ammirato dalla veemenza.

    allora: quacuno qui ha detto che il battesimo non serva? nessuno.
    quello su cui rifletto è la pretesa dell'uomo di legare dio, così da dire "sicuramente Dio farà così, perché IO so come deve comprtarsi"

    cercherò di essere più chiaro.

    il padrone dice "vi va bene una moneta d'oro per una giornata nel mio campo?"
    "ok"
    e quelli lavorano. la regola è chiara: se vuoi una moneta d'oro devi lavorare una giornata.
    la logica e la giustizia ci porta a dire che chi NON lavora una giornata non può avere una moneta d'oro. il padrone ha preso un impegno con questi servi, no? ha detto certe cose non non può rimangiarsele.

    mentre questi lavorano, e tra di loro discutono della giustezza e della logica del padrone, che ha posto la necessità della giornata di lavoro per avere ua moneta d'oro , arrivano altri.

    ma questi altri ormai NON lavorano più una giornata.

    gli operai che stanno nel campo dalla mattina presto non dicono nulla circa quelli che arrivano tardi. la logica e la giustizia indica che prenderanno MENO.
    in fin dei conti loro (quelli arrivati nel pomeriggio) NON hanno lavorato una giornata. non hanno fatto quello che il padrone aveva stabilito con chi era arrivato prima.

    poi arriva la fine giornata. e il padrone da una moneta d'oro a tutti.
    sia a chi ha lavorato dalle sette di mattina fino a sera, sia a chi è arrivato nel tardo pomeriggio.
    e quando gli operai della mattina si lamentano lui gli dice "embé? ho rispettato il mio accordo con te? sì? e allora? non posso fare QUELLO CHE VOGLIO con le mie cose? voglio dare una moneta d'oro ANCHE a chi halavorato un'ora sola. A te che interessa?"

    usciamo di metafora.

    il battesimo serve? e chi lo nega.
    ma se dio vuole FA QUELLO CHE VUOLE CON LE SUE COSE.
    io non mi arrischierei a dire che Pinco o Pallino senza battesimo SICURAMENTE non si salvano.

    io mi limiterei a dire che la via normale e consigliata è una. poi però Dio è libero di fare come vuole.

    insomma.. io non mi arrischierei a decidere IO cosa deve fare dio.
    Ma sei o ci fai? Quella parabola non c'entra nulla con la questione della salvezza ed in ogni caso non contraddice la necessità del battesimo.
    Dio non può - a differenza di quanto credono i cattolici adulterati come te - contraddire le sue stesse leggi.
    Il battesimo è la condicio sine qua non per salvarsi. Che poi anche un battezzato possa non salvarsi qualora muoia in peccato mortale, beh ... questo non contraddice. Però, il battesimo è il "passaporto" per non essere clandestini, diciamo così.
    Dire poi che può esserci qualcuno che possa salvarsi senza battesimo è un'eresia, giacché nega la necessità del battesimo e ne svilisce la funzione. Quindi, di fatto neghi che serva il battesimo.

  8. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da Aganto Visualizza Messaggio
    Che il battesimo cancelli i meriti del peccato, compreso quello originale, ok; comporta anche perfetta purificazione da tutte le macchie dell'anima?

    In effetti bisgona stare attenti al linguaggio: il peccato è un atto, che una volta compiuto non si annida, inquanto tale, nell'anima delle persone che lo compiono, ma che resta piuttosto nella loro storia e nella loro memoria, e che, peraltro, ha delle conseguenze esterne ed interne, sociali e personali. Tra queste conseguenze vi sono certamete la separazione da Dio, l'accumulo di meriti negativi, la configurazione dell'anima verso l'imperfezione (malattia) più o meno mortale. Le conseguenze del peccato vengono rimosse col battesimo, ok. Mi chiedo, però, se le impurità dell'anima pervengano all'anima solo dal peccato personale, anche originale, oppure se l'animo umano possa essere reso impuro, quindi bisognoso di purificazione per la dimora in cielo, anche non come conseguenza di peccato personale proprio od originale proprio, ma pure come conseguenza di peccato altrui, o come conseguenza di vita entro contesti malsani di costituzione (penso alle strutture di peccato). Queste macchie, queste impurità, non essendo di origine propria, ricadranno sotto l'azione battesimale? Speriamo...

    Leggendo san Pio X, poi, mi accorgo che il battesimo, in quanto tale, non comprta sempre necessariamete la completa purificazione dell'anima, la quale avviene solo se pure sussiste "il dolore almeno imperfetto dei peccati mortali"; quindi, per nulla è detto che un adulto che si faccia battezzare in extremis anche sia perfettamente purificato... Un battesimo così, però, porta almeno a cosa? Se porta almeno al purgatorio, allora è proprio questo che volevo dire quando ho scitto che quel battesimo le sarebbe valso il puragatorio. Magari anche qualcosa di più, ma certamente il purgatorio, se è vero che un battesimo in extremis senza dolore, almeno imperfetto, dei peccati mortali è sufficiente al purgatorio. E' vero ciò?
    Ma che stai a dire? Il battesimo cancella il peccato originale e TUTTI i peccati, ma anche le pene. Non cancella l'inclinazione al peccato e le conseguenze del primo peccato, che è cosa diversa.
    Se una persona in ipotesi fosse battezzata sul letto di morte, poco prima di morire, andrebbe necessariamente in Paradiso, senza passare in Purgatorio, perchè si è giustificati, cioè resi santi. S. Pio V in questo senso è chiaro, condannando nella Bolla Ex omnibus afflictionibus del 1°.10.1567 le tesi di Michele Baio, che sosteneva che con il battesimo era propriamente tolta la colpa, ma non (anche) la pena. L'eretico scriveva infatti che nel peccato ci fossero due aspetti, l'atto ed il reato: quando l'atto è pssato, nulla rimane, se non il reato, vale a dire l'obbligo della pena. Scriveva, inoltre, che nel battesimo come anche nell'assoluzione del sacerdote, fosse tolta propriamente soltanto il reato del peccato. Ebbene, le due proposizioni sono condannate dal Santo Pontefice.

  9. #29
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    Istruzione Pastoralis actio della Congregazione per la dottrina della fede, 20.10.1980: "mediante la sua dottrina e la sua prassi, la Chiesa ha dimostrato di non conoscere altro mezzo, al di fuori del battesimo, per assicurare ai bambini l'accesso alla beatitudine eterna. ... Il battesimo, necessario alla salvezza, è segno e strumento dell'amore preveniente di Dio che libera dal peccato e comunica la partecipazione alla vita divina ...".

    Innocenzo I, Lett. Inter ceteras Ecclesiae Romanae a Silvano ed agli altri padri del Sinodo di Milevi, 27.1.417: "... che agli infanti possa essere donato anche senza la grazia del battesimo il premio della vita eterna, è una grande stoltezza. Se avranno infatti mangiato la carne del Figlio dell'uomo e non avranno bevuto il suo sangue, non avranno in sè la vita. Chi sostiene che l'abbiano senza la rigenerazione, a me sembra che voglia annullare lo stesso battesimo, sostenendo che gli infanti abbiano ciò che secondo la fede è conferito loro se non attraverso il battesimo. Se, dunque, secondo loro non nuoce non rinascere, è necessario che dicano apertamente che non giovano i sacri flutti della rigenerazione. Ma affinché l'iniquo insegnamento di persone che asseriscono cose superflue, possa essere smontato con veloce esposizione della verità, ecco il Signore dichiarare proprio ciò nel Vangelo, dicendo: Lasciate i fanciulli e non impedite loro di venire a me: di tali infatti è il regno dei cieli".

    Nulla di nuovo, quindi sotto il sole. Sembra apposta una risposta all'eresia di bottero. Il nostro fa un po' la sintesi di TUTTE le eresie del passato.

  10. #30
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    per cui augustinus tu , creatura, decidi cosa deve fare il creatore?

    tu, creatura, impediresti al creatore di agire liberamente e decidere LUI chi si salva e chi no?

    ho detto che il battesimo non serve? no.
    ho detto solo che trovo (oserei dire) ERETICO il presumere di poter dire a dio cosa deve fare lui.

    sapete, trovo molto del grande inquisitore di dostoveskji in tutto questo.

    la chiesa che sa meglio di dio come deve agire dio stesso.....

 

 
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