Originariamente Scritto da
Aganto
Che il battesimo cancelli i meriti del peccato, compreso quello originale, ok; comporta anche perfetta purificazione da tutte le macchie dell'anima?
In effetti bisgona stare attenti al linguaggio: il peccato è un atto, che una volta compiuto non si annida, inquanto tale, nell'anima delle persone che lo compiono, ma che resta piuttosto nella loro storia e nella loro memoria, e che, peraltro, ha delle conseguenze esterne ed interne, sociali e personali. Tra queste conseguenze vi sono certamete la separazione da Dio, l'accumulo di meriti negativi, la configurazione dell'anima verso l'imperfezione (malattia) più o meno mortale. Le conseguenze del peccato vengono rimosse col battesimo, ok. Mi chiedo, però, se le impurità dell'anima pervengano all'anima solo dal peccato personale, anche originale, oppure se l'animo umano possa essere reso impuro, quindi bisognoso di purificazione per la dimora in cielo, anche non come conseguenza di peccato personale proprio od originale proprio, ma pure come conseguenza di peccato altrui, o come conseguenza di vita entro contesti malsani di costituzione (penso alle strutture di peccato). Queste macchie, queste impurità, non essendo di origine propria, ricadranno sotto l'azione battesimale? Speriamo...
Leggendo san Pio X, poi, mi accorgo che il battesimo, in quanto tale, non comprta sempre necessariamete la completa purificazione dell'anima, la quale avviene solo se pure sussiste "il dolore almeno imperfetto dei peccati mortali"; quindi, per nulla è detto che un adulto che si faccia battezzare in extremis anche sia perfettamente purificato... Un battesimo così, però, porta almeno a cosa? Se porta almeno al purgatorio, allora è proprio questo che volevo dire quando ho scitto che quel battesimo le sarebbe valso il puragatorio. Magari anche qualcosa di più, ma certamente il purgatorio, se è vero che un battesimo in extremis senza dolore, almeno imperfetto, dei peccati mortali è sufficiente al purgatorio. E' vero ciò?