Elezioni nella Repubblica Sociale Italiana (leggere il post prima di votare!!)

[Giò]

Nel 1945 si concludono la seconda guerra mondiale e la guerra civile: ma i vincitori sono gli stati membri dell'Asse Roma-Berlino-Tokyo, che sono riusciti a resistere agli attacchi continui degli Alleati e a rovesciare completamente l'esito della guerra.
La RSI diventa l'unica istituzione governativa: all'Italia dei confinui attuali, ci sono anche Nizza, Savoia, Corsica, Istria, Dalmazia e Malta.
Benito Mussolini è ormai stanco: dopo aver guidato per 23 anni l'Italia pensa che sia giunta l'ora di farsi da parte.
Come ultimo atto della sua dittatura decide di sciogliere il Partito Fascista Repubblicano e indire nuove elezioni per l'Assemblea Costituente chiamata a scrivere una nuova costituzione per l'Italia fascista repubblicana.
Fermi restando i principi su cui si basa la RSI, si presentano i seguenti partiti alle elezioni:
1)Partito Socialista Nazionale: guidao da Paolo Zerbino, è l'ex ala sinistra del PFR.
Altre adesioni importanti: Pini, Borsani e Spampanato.
Si colloca a sinistra. Vuole che si continui con il processo di "socializzazione" e auspica la statalizzazione delle più grandi industrie.
Laico, ma non laicista, preferisce una divisione netta fra Chiesa e Stato e propone l'abolizione del cattolicesimo come religione di Stato.
In politica estera propone la linea dura verso le "plutocrazie" come l'America e la Gran Bretagna ma preferisce non cancellare del tutto il socialismo in URSS, pur mantenendo una certa fermezza nella condanna al materialismo marxista.
2)Ordine Nuovo: l'intellettuale di riferimento è Julius Evola. Gli esponenti principali sono Pino Rauti, Adriano Romualdi, Enzo Erra, Roberto Farinacci, Junio Valerio Borghese e Stefano Delle Chiaie.
Sono la "destra tradizionalista" della RSI: combatte "la demonia dell'economia", è favorevole alla creazione di uno Stato fondato su sani principi, di uno Stato che "educhi" il cittadino.
Il motto del partito è "Ordine, Autorità e Gerarchia: propone una società gerarchica dove ognuno abbia riconosciuto un ruolo in base al "merito" e al proprio valore.
Fortemente corporativista, è tiepidamente favorevole alla socializzazione purchè non si scada nel collettivismo marxista.
Vi sono due minoranze interne: una più cattolica "tradizionalista", guidata da Junio Valerio Borghese e una più "nazionalsocialista" guidata da Farinacci. In politica estera è per la creazione di un "Sacro Romano Impero" formato da tutte le nazioni europee.
3)Partito Nazionale Repubblicano: formato da Pino Romualdi, Giorgio Almirante, Achille Starace e Rodolfo Graziani, è l'ala più "centrista" dell'ex PFR.
Si dichiara di "destra nazionale" e si rifà più al fascismo-regime che al fascismo-movimento.
Il riferimento principale è il programma del 1921, pur aggiungendoci connotati più sociali.
E' favorevole ad una "pacificazione nazionale" ed auspica che i monarchici più di destra aderiscano alla RSI, sostenendo il PNR, in nome dell'unità della Patria.
In politica estera sono fortemente nazionalisti.
In politica economico-sociale propongono un mix fra una versione "sociale" del capitalismo, che gli avversari definiscono sprezzantemente come "capitalismo assistenzialista", e il corporativismo.
4)Raggruppamento Socialista Repubblicano: è un gruppo che non si rifà al Fascismo esplicitiamente, ma si dichiara erede del Risorgimento e del patriottismo mazziniano. Molti esponenti del Partito d'Azione e del PRI che nn vogliono rimanere al di fuori della politica nella nuova Italia fascista repubblicana aderiscono al RSR.
Favorevole ad un processo di "pacificazione" fra fascista e anti-fascisti, in economia propone un modello non poi così lontano da quello "socialdemocratico".
Il motto del partito è "Dio e Popolo".
5)Movimento Nazionale per la Difesa dei Lavoratori: dichiaratamente "socialista rivoluzionario", è guidato da Nicola Bombacci e Ugo Spirito.
Favorevole alla statalizzazione dei mezzi di produzione, è per la confisca dei beni della Chiesa Cattolica e auspica un governo fortemente anti-borghese e vicino alla classe operaia. Propone la "corporazione proprietaria" ed è per la tassazione delle rendite più alte.
In politica estera vuole che URSS e Asse si alleino e che il governo cinese passi nelle mani di Mao tse-tung.
6)Unione Nazionale Rivoluzionaria: guidata da Alessandro Pavolini, è nata da una scissione del PSN.
Dichiaratamente "anti-democratica", l'Unione Nazionale Rivoluzionria auspica il ritorno ad un regime totalitario "socialista, repubblicano e fascista".
E' per il mantenimento del Manifesto di Verona come base fondamentale per la nuova costituzione.
In politica estera è fortemente filo-arabo ed appoggia le rivendicazioni del partito Baath in Iraq, Siria ed Egitto.
7)Nazione e Libertà: è il partito guidato da Arturo Michelini. Contrario alla socializzazione, è per un sistema capitalista in cui ci sia comunque una forte presenza statale.
E' un partito conservatore, in cui confluiscono alcuni ex monarchici.
Nazionalista in politica estera, punta però ad una riconciliazione con la Gran Bretagna.
Uno dei punti fondamentali del partito è l'introduzione del divieto di ricostituzione sotto qualsiasi forma dei disciolti PCI e PSI.
Nazione e Libertà gode anche dell'appoggio di alcuni ex gerarchi del Sud Italia e di vecchi politici liberalconservatori che a suo tempo avevano appoggiato cmq il regime.

[Giò]

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