Originariamente Scritto da chenap
Caro Chenap ti rispondo con vero piacere anche perché ho l’occasione di esporre la mia prospettiva e, quindi, chiarirla ai miei occhi.
Io sono interessato a Garibaldi principalmente come simbolo e solo secondariamente come uomo nella storia.
Da un punto di vista storico, e lo dico senza far polemica, hai torto. Garibaldi tenne la dittatura del Regno del Sud solo per pochi mesi e, in questo lasso di tempo, si occupò principalmente di problemi militari e di evitare un’esplosione di guerra civile tra i vari gruppi sociali e partiti. La gestione e il governo fu data ad altri, più imposti che scelti, che puntarono tutto sull’annessione al Piemonte e nella costruzione dell’alleanza di classe che fu base del nuovo stato unitario.
Inoltre dimentichi che Garibaldi sbarcò a Marsala non per creare un repubblica o fare riforme sociali radicali (cioè per dividere gli italiani), ma per abbattere il Regno delle Due Sicilie (cioè per unire gli italiani). Nel contesto storico dell’epoca non penso che si potesse fare di più, anche se nell’impresa dei Mille c’è anche Nino Bixio che spara sui contadini siciliani ecc.
Ma a me interessa soprattutto il Garibaldi simbolo e questa è un po’ una mia fissazione personale.
Vedi io sono, in un certo senso, l’aderente di un movimento comunista personale di cui sono l’unico iscritto. Come per i movimenti politici con milioni di iscritti ho bisogno di una teoria per analizzare il mondo, una prospettiva strategico-ideologica e simboli in cui riconoscermi.
Negli ultimi 2-3 anni ho profondamente cambiato le mie idee. Prima ero un veterocomunista che utilizzava come teoria di riferimento un marxismo influenzato da Gramsci e Marcuse, pensava la prospettiva socialista attraverso le nazionalizzazioni e la centralità del partito e utilizzava i simboli classici del movimento comunista. Oggi analizzo il mondo con un misto tra la teoria sociale di La Grassa e dell’Harvey di La crisi della modernità, ho come prospettiva strategico-ideologica il socialismo comunitario e l’autogestione della società, ma non ho ancora trovato simboli soddisfacenti per la mia nuova prospettiva.
Quelli classici del comunismo non mi vanno più bene perché non credo alle capacità rivoluzionarie dei proletari,quindi niente falce martello, e neanche alla centralità del partito, quindi niente stella a 5 punto (che è poco egemonica perché l’italiano medio la associa alle BR).
Mi convince Garibaldi riletto come eroe nazionalitario e come simbolo del Risorgimento. Dato lo stato di degrado morale, sottomissione servile agli USA e declino economico dell’Italia, penso che il nostro paese abbia bisogno di un Nuovo Risorgimento (ovviamente del tutto diverso dall’altro) morale, politico ed economico.
Per questo Garibaldi mi piace e penso che possa essere un simbolo egemonico…..molto più di falce martello e stella. Da lombardo non avevo pensato a come un meridionale poteva vedere il Nizzardo e ti ringrazio per avermi segnalato il limite.
Viva il Socialismo!
Viva l'Italia!