per Serendipity: niente Wikipedia, ho scritto il testo interamente prendendo delle note da un documentario passato alla TV francese e scrivendolo su word
Parte dell’Impero ottomano fin dal XV secolo, la Grecia conservo’ sempre il sentimento della sua identità, grazie alla sua lingua, alla religione ortodossa e al ricordo del suo illustre passato antico e bizantino.
Il risveglio dei nazionalism all’inizio del XIX secolo spinse i greci a ribellarsi contro il giogo turco nel 1821.
Nel 1827 i britannici, francesi e russi distrussero la flotta turco-egisziana alla battaglia di Navarino.
Intanto la Grecia si era dotata di un capace ed illustre governante, il conte Giovanni Capodistria (1776-1831) originario di un’antica famiglia di Corfu’ nobilitata da Carlo Emanuele II, duca di Savoia nel XVII secolo: il conte Capodistria entro’ nl 1809 al servizio dello Zar di Russia e fu dal 1816 al 1822 ministro degli esteri dell’Impero Russo, finchè il suo coinvolgimento nella guerra di indipendenza greca lo riporto’ in patria: fu nominato capo di stato della Grecia nel 1827 e mantenne il titolo fino al suo assassinio nel 1831.
Giovanni Capodistria (1776-1831)
Il protocollo di Londra del 1830 dichiaro’ l’indipendenza della Grecia e decise che quest’ultima doveva cercarsi un Re. La corona fu offerta dapprima a diversi candidati, si parlo’ dello sfortunato figlio unico di Napoleone, il Re di Roma (1811-1832) che doveva pero’ spegnersi di tubercolosi nella prigione dorata di Vienna presso suo nonno materno, poi del principe Leopoldo di Sassonia Coburgo Gotha, che pero’ rifiuto’ perchè giudicava quel trono troppo instabile, mentre accetto’ pochi mesi dopo di diventare il primo re dei Belgi, infine il trono fu offerto al giovanissimo principe Ottone, di soli 17 anni, secondo figlio del Re Luigi I di Baviera (1786-1868) che fu un grande mecenate e finanzio’ la causa indipendentista greca
Ottone I (1815-1867) re di Grecia 1832-1862
Ottone I (1815-1867) accetto’ quindi il trono il 5 ottobre 1832, ma tra il sovrano, poco capace, che continuava ad attorniarsi di conisglieri bavaresie il popolo greco, non ci fu mai una grande simpatia: una prima rivoluzione scoppio’ nel 1843 poi un’altra nel 1862 che caccio’ il Re il quale non aveva eredi.
L’anno successivo i greci chiamarono sul trono il figlio cadetto della regina Vittoria d’Inghilterra, il principe Alfred, futuro duca di Sassonia-Coburgo-Gotha; ma in virtu’ degli accordi internazionali questi non potè accettare, un’altro candidato fu il 17 enne duca d’Aosta secondo figlio di Re Vittorio Emanuele II ma alla fine la scelta cadde sul principe Guglielmo di Danimarca (1845-1913) anch’egli 17 enne e figlio del Re Cristiano IX di Danimarca che per la sua fortunata politica matrimoniale fu chiamato il suocero d’Europa.
Giorgio I (1845-1913) re di Grecia 1863-1913
Salendo al trono il 31 ottobre 1863 il principe Guglielmo scelse il nome di Re Giorgio I degli Elleni e per consolidare la sua posizione sposo’ l’ortodossa gran duchessa Olga di Russia e diede ai suoi figli un’educazione integralmente greca. Durante i suoi 50 anni di regnoGiorgio si dedico’ interamente alla sua nazione, incoraggio’ il progresso e la democrazia parlamentare e si fece amare dal suo popolo. All’indomani della guerra balcanica, mentre visitava senza scorta la città di Salonicco, che l’esercito greco aveva appena strappato ai turchi, il Re fu assassinato da un esaltato il 18 marzo 1913.
Durante la prima guerra mondiale, suo figlio Costantino I (1868-1923) preoccupato di mantenere la neutralità del suo paese di cui conosceva la debolezza, rifiuto’ di entrare in guerra ed entro’ in rotta di collisione con il primo ministro Venizelos che invece era favorevole ad un’alleanza con i franco-britannici.
Una campagna orchestrata dai sostenitori di Venizelos accuso’ il Re di simpatie verso gli imperi centrali, pretendendo che le sue simpatie erano motivate dalla moglie Regina Sofia che era la sorella del kaiser Guglielmo II : in realtà i rapporti di quest’ultima col fratello erano molto tesi.
Venizelos venne licenziato nel 1915 ma nel 1917 formo’ un governo ribelle a Creta. Nel giugno 1917 gli alleati occuparono il Pireo e ingiunsero al Re e al suo figlio maggiore, principe Giorgio, sospettato anch’egli di simpatie verso la Germania di rinunciare al trono.
Il re e suo figlio Giorgio partirono dunque con tutta la famiglia in esilio in Svizzera, lasciando in Grecia soltanto il figlio cadetto Alessandro (1893-1920) che sali’ sul trono come re nominale, completamente dominato da Venizelos.
Alessandro I (1893-1920) re di Grecia 1917-1920
Nell’autunno del 1920 re Alessandro nel tentativo di difendere il suo cane dall’aggressione di una scimmia nella residenza reale di Tatoi, fu morso alla gamba dalla scimmia e qualche settimana dopo mori’ tra atroci dolori di avvelenamento del sangue a 27 anni: nessun medico oso’ fare la cosa più logica, cioè amputare la gamba del re prima che questa avvelenasse il resto del corpo. Poco dopo la morte di Alessandro, sua moglie Aspasia Manos mise al mondo una bambina che divenne la moglie del Re Pietro II di Yugoslavia.
A questo punto fu eletto un nuovo parlamento che sfiducio’ Venizelos e un referendum popolare per la scelta di un nuovo Re venne indetto nel dicembre 1920: il Re Costantino I venne richiamato trionfamente al trono con il 99% dei suffragi
Solo due anni dopo il suo trionfale ritorno Costantino fu ritenuto responsabile della sconfitta nella guerra tra Grecia e Turchia (1921-1922), una guerra voluta dal suo nemico Venizelos! Fu costretto ad abdicare definitivamente e si stabili’ a Palermo dove mori’ pochi mesi dopo (1923).
Giorgio II (1890-1947) re di Grecia 1922-1924 e 1935-1947 (in esilio 1941-1946)
Ne settembre 1922, praticamente prigioniero di un comitato rivoluzionario, il nuovo Re Giorgio II (1890-1947) sali’ al trono in una situazione precaria e dopo un tentativo di contro colpo di stato fallito, fu costretto a partire in esilio alla fine del 1923.
Nell’aprile 1924 un referendum popolare mostro’ una maggioranza per la repubblica del 70%.
In undici anni di esistenza la neorepubblica conobbe due bancarotte, undici insurrezioni e un’anarchia cronica.
Nel 1935 un nuovo referendum si pronuncio’ all’ 88% in favore della monarchia e Re Giorgio II potè tornare sul trono, ma ben presto l’instabilità politica e la minaccia di colpo di stato comunista costrinsero’ il Re a chiamare al potere il generale Metaxas che instauro’ una dittatura, la quale oltre a riassestare la situazione economica del paese, permise alla Grecia di tenere validamente testa all’invasione delle truppe italiane, nell’autunno del 1940.
Nella primavera 1941 il Re e il suo esercito non poterono contenere l’offensiva tedesca e Giorgio II fu costretto, per la terza volta, all’esilio, prima a Creta, poi in Egitto.
Gli inglesi liberarono la Grecia nell’ottobre 1944 ma si videro confrontati alla guerriglia del Fronte di Liberazione Nazionale comunista per cui crearono una reggenza con a capo l’arcivescovo ortodosso Damaskinos.
Nel settembre 1946 il governo pro-repubblicano di Papandreu organizzo’ un nuovo referendum istituzionale che fu vinto dalla monarchia con il 65% dei suffragi contro il 30% per la repubblica.
Il re torno’ in un paese rovinato e affamato, dove la guerriglia comunista infuriava nel nord del paese ma mori’ di improvvisamente qualche mese dopo, nell’aprile 1947, senza figli.
Paolo I (1901-1964) re di Grecia 1947-1964
Suo fratello Paolo I (1901-1964) gli successe: la guerriglia fu definitivamente battuta nel 1949 e il Re e la moglie, l’energica Federica di Hannover (1917-1981) lavorarono alla ricostruzione nazionale fino alla morte improvvisa del Re nel 1964 che lascio’ a suo figlio una monarchia più che mai popolare, malgrado una inquietante instabilità politica.
Il nuovo Re Costantino II (nato nel 1940) segui’ una formazione militare e politica di prim’ordine nelle varie specialità dell’esercito greco e alla facoltà di diritto dell’università di Atene e fu uno sportivo di primissimo piano: eccellente nuotatore, cintura nera di karaté terzo dan, si distinse soprattutto nella vela e vinse una medaglia d’oro alle olimpiadi di Roma nel 1960.
il matrimonio di Costantino II (1940) re di Grecia 1964-1973
con la principessa Anna Maria di Danimarca
Quando Costantino II sali’ al trono nel 1964, a soli 24 anni, il 68% dei greci era favorevole alla monarchia contro il 10%, ma il 21 aprile 1967 un colpo di stato militare porto’ al potere i colonnelli che misero un temine alla costituzione e al regime parlamentare: per qualche mese il re avvallo’ la nuova situazione ma nel dicembre 1967 Costantino cerco’ di rovesciare i militari ma la manovrà falli’ e il Re dovette partire precipitosamente per Roma, in esilio.
Ufficialmente la monarchia non fu abolita fino al 1° Giugno 1973, poi dopo il crollo del regime dei colonnelli, l’8 dicembre 1974, fu indetto dal nuovo regime democratico un nuovo referendum istituzionale: il 68,2% dei suffragi ando’ alla repubblica mentre il 31,2% ando’ alla monarchia ma è da notare che il 29% dei votanti non si sono recati al voto e che il Re Costantino II che si trovava in esilio, non potè organizzare una vera campagna elettorale, inoltre la personalità un po’ autoritaria della regina madre Federica ha indubbiamente giocato a sfavore della monarchia.
Il Re Costantino vive a Londra ma compie lunghi soggiorni in Grecia e la storia ha insegnato che in Grecia i Re ritornano spesso e che i cambiamenti dell’opinione pubblica sono bruschi e inprevedibili
il principe ereditario Paolo con la moglie Marie Chantal