Originariamente Scritto da
bsiviglia
1) Una cellula (a maggior ragione più dell' embrione) non "soffre" perchè, se una blastocisti non ha linea neurale, figuriamoci, a maggior ragione, se ce l' ha una cellula.
Quello che a me ha dato più fastidio, durante la campagna referendaria, sono state le inesattezze date per verità "scientifiche": trovo questo molto grave, perchè, al di là di blastocisti, embrioni, staminali ecc in Italia purtroppo c'è un' ignpranza scientifica nella popolazione che fa paura (siamo indietro perfino alla Grecia, al Portogallo e alla Corea). Il danno che si fa è gravissimo e porta al caso Di Bella (sponsorizzato da politici, pretori e "giornalisti"
), al caso Vanna Marchi, ai guaritori, agli oroscopi e a tutto questo sciocchezzaio, perchè il rigore scientifico non viene valorizzato ma appiattito a "opinione". Inoltre la demonizzazione dei ricercatori e della ricerca scientifica in genere (i ricercatori/Mengele, i servi delle multinazionali (con precari a 100 euro al mese!) ecc) causa anch' essa gravissimi danni nell' opinione pubblica, in un paese che ha problemi di competitività, proprio perchè non fa innovazione sul prodotto e che investe in ricerca, in percentuale sul pil, meno della Grecia. Io non sono di quelli che demonizzano le posizioni contrarie alla ricerca sulle staminali embrionali per motivi etici: è una posizione legittima e la rispetto. Quello che però non rispetto è il raccontare inesattezze ai cittadini per portarla avanti.
2) Sul telefilm: che i Pacs non siano in programma come pacs è vero e la Binetti ha tutto il diritto di rivendicae questa cosa. Non ha, però, il diritto di pensare che la tv
pubblica, cioè di tutti i cittadini che pagano il canone, debba avere la censura preventiva. Lei può criticare qualsiasi trasmissione (possibilmente dopo averla vista e non prima, come invece ha fatto) ma non può interferire sui contenuti di una trasmissione, perchè nemmeno il governo lo può fare, anzi la tv pubblica dovrebbe essere completamente sottratta al controllo del governo, di sinistra o di destra che sia, perchè siamo in una democrazia e c'è libertà di espressione.
3) io scrivo il mio pensiero, non posso certo tenerlo nascosto pensando a ciò che altri scrivono. Ognuno è responsabile unicamente di ciò che scrive lui, in democrazia.