Trovo questa battaglia un ottima risposta alla discussione che l'argomento Pacs ha sollevato per svariati motivi.

Prima di tutto l'importanza di ribadire no ai Pacs o a qualsiasi forma di unione civile alternativa al matrimonio.
Questo no, non è aprioristico e non ne voglio nemmeno fare una questione sugli omosessuali (sui quali ho idee ben precise comunque): è una questione molto più profonda.
Il matrimonio non ha e non deve avere finalità contrattualistiche di mutua assistenza o di interesse economico, e nemmeno va visto come il semplice suggello di una storia d'amore. Il matrimonio ha un solo ed esclusivo scopo che è la famiglia, peculiarità che lo rende un nucleo vitale della società e lo eleva rispetto a qualsiasi altro contratto.
Ora la famiglia deve godere di alcuni strumenti sia giuridici, sia economici che a mio avviso anche culturali/sociali che la tutelino e la garantiscano (e ad oggi mi sembra che su questi in Italia si sia debolucci). Ma non la si può ridurre ad essi e non si possono trattare i diritti reali e putativi della famiglia se non si hanno in somma considreazione prima quelli che sono i doveri scritti e non ai quali dovrebbero essere chiamati i coniugi.
Quindi concedere alcuni diritti ai singoli individui, laddove ce ne siano le possibilità concrete, non minerebbe certo un istituzione che sta su un piano verticale molto più in alto.
Alla fine la reversibilità della pensione penso sia più una questione economica (lo stato ha le risorse per concederlo a chiunque?); ma anche altre cose meno incisive secondo me si potrebbero affrontare sul piano del diritto dei singoli individui. Bisogna vedere se ci sono come già detto le reali possibilità giuridiche e finanziarie.

Ben diverso è riconoscere una forma di unione alternativa. L'unica unione che lo stato può riconoscere a chi ha intenzione di mettere su un nucleo umano, fare figli e quindi dare loro garanzie, è il matrimonio. Che senso ha istituire qualcosa di altro? Fare una famiglia part-time o a tempo determinato?
Per quello c'è già la semplice convivenza che funziona bene da sempre.

Mi stupisce che ci sia gente che si strappa i capelli per la precarizzazione del posto di lavoro, ma poi si fa portavoce dell'instabilità del futuro di un figlio o un nucleo fondamentale per la società.

Ora mi fa fatica rileggere ma in sintesi ecco perchè appoggio e secondo me la destra dovrebbe appoggiare questa petizione (e tra l'altro se non erro, al di la' della parentesi referandaria sul divorzio tanti dirigenti missini sul tema delle coppie di fatto e convivenza già discutevano allora).