che possa essere un settore potenzialmente meno vivace, da un punto di vista della concorrenza, posso immaginarlo anche io, ma non mi sembra che si possa concludere che quello dell'acqua è un monopolio naturale. Detto questo, ammettendo che lo fosse, che un monopolio naturale (fra l'altro pienamente legittimo) determini una condizione peggiore per i consumatori è una cazzata neoclassica.
Così mi giustifichi lo stato, che gestisce l'acqua vendendola ad un prezzo accessibile a tutti. Ma se l'agenzia che controlla l'acqua dovesse andare in perdita, si ripiana il debito con le entrate delle tasse (e questo lo puoi dire affermare meglio di me...) proprio per non dover alzare il prezzo e mettere in crisi chi ha pochi soldi.
Stiamo parlando dell'acqua della cannella, che deriva da un'unica fonte (non so voi a Colle, ma qui c'è solo l'Arno...). E' ovvio che l'acqua di fonte, essendo imbottigliabile e trasportabile, diventa commerciabile e quindi concorrenziale.