L’Italia virtuale del ministro Ferrero

[Kowalsky]

Concordo.

Cominci allora Lei a parlarne dottamente in modo differenziato affrontando di ognuna delle etnie i relativi problemi culturali, sociali, familiari, di integrazione (ops, ho detto una bestialità?), di lavoro, di sfruttamento, eciti, eciti...

Prego... Cominci pure. A Lei la parola e l'arduo compito di convertirmi.

Solo un particolare, però... Fra le varie etnie si ricordi che ce n'è una che osa definirsi italiana.

non sta a me parlare dottamente di ogni singola etnia dato che non pretendo di andare in giro a pubblicare
te pensi che tuo cognato senegalese sia impegnato a distruggere la società italiana insieme ai rumeni che fanno i pavimenti industriali (lavoraccio di merda che auguro alla signora Magli, poi potrà parlare) o ai bulgari che lavorano nei cantieri edili e ai subsahariani che tirano avanti le fabriche?

a proposito di quell'etnia che si definisce italiana, bisognerebbe ricordarsi di quando si eramacaronì o guappi. la signora magli, che giura e spergiura che no ieravamo diversi, si troverebbe sconvoltà dal notare la somiglianza tra le storie degli italiani a new york e dei marocchini a milano. entrambi a fare lavori del menga, entrambi a fare la bassa manovalanza criminale per i benestanti locali, entrambi accusati di rubare spazi alla religione locale (eravamo papisti cattolici! peggio di noi solo i mangiapatate iralndesi!), entrambi accusati di non poter produrre cultura...

[Kobra]

Qualunqismo, Kowalsky. Ho capito che Lei, sull'argomento, non ha opinioni ma si attacca al solito qualunquismo.

Ad esempio non entra nel merito su come fare a garantire gli immigrati contro lo sfruttamento dei caporali, a difenderli dalle angherie dei padroni di casa italiani cha fanno pagare 300 prodeuri a testa a 5 immigrati per una stalla, come impedire che le figlie vengano infibulate (sempre in Italia) o messe a battere per strada.

Eppure i mezzi ci sono: rispettare e far rispettare le leggi, favorire lo sviluppo economico, industriale e commercial nei paesi di origine, permettere l'ingresso solo a persone con regolare permesso di lavoro.

Ma il Sistema ha bisogno di schiavi per funzionare e ci sarà sempre qualcuno che saprà come controllarli.

[Kowalsky]

Qualunqismo, Kowalsky. Ho capito che Lei, sull'argomento, non ha opinioni ma si attacca al solito qualunquismo.

Ad esempio non entra nel merito su come fare a garantire gli immigrati contro lo sfruttamento dei caporali, a difenderli dalle angherie dei padroni di casa italiani cha fanno pagare 300 prodeuri a testa a 5 immigrati per una stalla, come impedire che le figlie vengano infibulate (sempre in Italia) o messe a battere per strada.

Eppure i mezzi ci sono: rispettare e far rispettare le leggi, favorire lo sviluppo economico, industriale e commercial nei paesi di origine, permettere l'ingresso solo a persone con regolare permesso di lavoro.

Ma il Sistema ha bisogno di schiavi per funzionare e ci sarà sempre qualcuno che saprà come controllarli.

guarda che caschi male, io sarei per far chiudere nel giro di tre secondi chi usa il lavoro nero, chi usa la licenziabilità comericatto sulla sicurezza.

se mi dici che bisogna far si che siano i paesi d'origine a diventare posti in uci è dignitoso vivere ti bacio e ti abbraccio. poi non si venga rompere le scatole che i paesi emergenti tolgono lavoro anche a noi, non è forse quello che abbiamo fatto noi italiani ai tedeschi 30 anni fa?
magari il movimento no global è ingenuo, ma proprio di queste cose si parla quando si parla dell'azione delle multinazionali. son oda anni (precisamente dall'uscita di No Logo) che uno dei cavalli di battaglia del movimento (che ripeto, è tuttaltro che perfetto) è la critica al falso sviluppo delle multinazionali.

piccola psotiulla: quando parlavo dei rumeni che fanno i pavimenti industriali non lo facevo per dire che è giusto, lo facci oper dire che la signora magli dovrrbbe rifletere prima di dire che nonn èvero che gli italiani non vogliono più fare certi lavori. non è questione ne di bene ne di male, ma di prendere atto della realtà

[Kobra]

se mi dici che bisogna far si che siano i paesi d'origine a diventare posti in uci è dignitoso vivere ti bacio e ti abbraccio.

Non si allarghi troppo che con quel casco lì mi fa anche impressione.

Però, se proprio vuole baciare qualcuno baci questo omino qui

che è uno di quelli che ha avanzato questa proposta...

[Ragioniamo!]

Cose che ho sempre sostenuto, Kompagno... Mica sono di quelli che credono di andare in paradiso perché danno la mancia al lavavetri, io...

Dove sarebbe poi la critica di estrema sinistra lo sa solo Lei... ..

Neanche io, infatti il paradiso non esiste.

A parte questo, sono d'accordo con quasi tutte le osservazioni del tuo post precedente, in particolare le seguenti

Infatti a cosa serve l'immigrazione nella fase attuale se non a garantire quantomeno gli stessi livelli di PIL e di consumismo e, di conseguenza, l'arricchimento dei soliti pochi...?!?

Non è forse vero che abbiamo bisogno di più gente che non solo produce e garantisce (forse) le pensioni future ma che sia in grado anche di comprare tutta una serie di prodotti la cui vendita assicra la sopravvivenza di migliaia di azende e milioni di addetti in una sorta di immensa fabbrica nazionale (e globale) che produce sé stessa per vendersi e autoriprodursi ?!?

La realtà è che sono diventati funzionali al sistema svolgendo lo stesso ruolo della formica operaia all'interno del formicaio: mantenerlo efficiente. Con l'obbligo, però, di stare al loro posto! In fin dei conti sono sempre "diversi"...

Un do ut des che, alla fine, produce storture e incomprensioni: mi sei utile perciò ti perdono le marachelle...

E allora il giudice chiude un occhio se li pescano a rubare e anziché far rispettare la legge e espellerli li manda liberi...
E allora si chiude un occhio se qualche nostro connazionale DELINQUENTE triplica e quintuplica l'affitto agli immigrati clandestini...
E si chiude un occhio anche quando questi sfruttano le loro donne e i loro bambini per il nostro immondo piacere...

Sono funzionali al sistema, ci servono... Perché dovremmo interrompere l'andazzo e fermare la ruota che deve girare per il benessere di tutti?

Meglio lasciarli entrare magari senza permesso di lavoro... tanto, male che gli vada, faranno i lavavetri e se proprio lo devono rinnovare gli facciamo fare le lunghe file notturn davanti alle Poste (pagando) che sono così pittoresce...
Meglio che entrino e vadano a vivere nelle case cadenti e nelle fabbriche dismesse o nei ghetti cittadini dove le nostre mamme premurose diranno ai loro figli: "Guai a ti se te vedo zugare con so fiolo del marochin..."
Meglio che entrino e usino le loro lauree per fare gli spazzini o i becchini (sempre che la comunità bempensante cattolica accetti di farsi seppellire da un musulmano...)

Meglio, infine, che gli diamo il voto e la cittadinanza al più presto: primo, perché i voti a qualcuno servono e secondo perché sennò tutto questo ben di dio ci scappa e ci tocca di tornare a lavorare in miniera.

Si tratta di decidere cosa fare. Da una parte, ci si potrebbe chiudere. A quel punto avremme una decrescita del pil, molta gente che sta su questo forum dovrebbe fare lavori peggiori e peggio pagati, molte imprese fallirebbero. Questa è la proposta di pochissime forze politiche.

Seconda possibilità, quella proposta praticamente da tutto l'arco costituzionale: lasciare le cose come stanno. Gli immigrati sono una risorsa ecc ecc. Esiste la variante "Bossi-Fini" (ovvero, facciamoli entrare lo stesso ma umiliandoli e schiavizzandoli ancora di più) oppure quella "di centrosinistra", ovvero schiavizziamoli ma almeno diciamo loro che sono bravi e preziosi e diamogli qualche contentino in termini di assistenza sociale.

Terza possibilità: attraversare il guado e costruire un mondo che sia migliore per tutti, in tutti i Paesi.

[Kobra]

Neanche io, infatti il paradiso non esiste.

Speriamo abbia la stessa certezza a proposito dell'inferno sennò so' cazzi...

Si tratta di decidere cosa fare. Da una parte, ci si potrebbe chiudere. A quel punto avremme una decrescita del pil, molta gente che sta su questo forum dovrebbe fare lavori peggiori e peggio pagati, molte imprese fallirebbero. Questa è la proposta di pochissime forze politiche.

Seconda possibilità, quella proposta praticamente da tutto l'arco costituzionale: lasciare le cose come stanno. Gli immigrati sono una risorsa ecc ecc. Esiste la variante "Bossi-Fini" (ovvero, facciamoli entrare lo stesso ma umiliandoli e schiavizzandoli ancora di più) oppure quella "di centrosinistra", ovvero schiavizziamoli ma almeno diciamo loro che sono bravi e preziosi e diamogli qualche contentino in termini di assistenza sociale.

Terza possibilità: attraversare il guado e costruire un mondo che sia migliore per tutti, in tutti i Paesi.

Non so. L'utopia l'ho abbandonata parecchi anni fa e nessuno ha interesse ad attraversare guadi.

Mi disturba, però, che si parli di immigrazione come di una "risorsa". E' un modo per oggettivizzare le persone, distogliere l'attenzione dai loro bisogni reali, considerarli "strumenti"... Utili per i lavori più umili, sfruttabili per interesse o capriccio.

Una società, la nostra, che mi fa abbastanza schifo.

Ma mi fanno più schifo ancora quelli che si ergono a difensori dei più alti principi e valori di solidarietà.

A Pasqua e Natale io apro la mia tavola a qualche extra-com e mi sento schifosamente orgoglioso e tanto schifosamente buono.

Poi ascolto Livia Turco e Ferrero e mi calmo un po'...

[Ragioniamo!]

Speriamo abbia la stessa certezza a proposito dell'inferno sennò so' cazzi...



Non so. L'utopia l'ho abbandonata parecchi anni fa e nessuno ha interesse ad attraversare guadi.

Mi disturba, però, che si parli di immigrazione come di una "risorsa". E' un modo per oggettivizzare le persone, distogliere l'attenzione dai loro bisogni reali, considerarli "strumenti"... Utili per i lavori più umili, sfruttabili per interesse o capriccio.

Una società, la nostra, che mi fa abbastanza schifo.

Ma mi fanno più schifo ancora quelli che si ergono a difensori dei più alti principi e valori di solidarietà.

A Pasqua e Natale io apro la mia tavola a qualche extra-com e mi sento schifosamente orgoglioso e tanto schifosamente buono.

Poi ascolto Livia Turco e Ferrero e mi calmo un po'...

Sono SEMPRE stato in prima fila (e anche sul forum Ulivo e RifCom, e nella vita privata) contro questo ragionamento degli immigrati che sono "una risorsa". O meglio, cerco di ragionare sulla realtà. Sta di fatto che, senza il lavoro degli extracomunitari, e intendo sia il lavoro che effettuano presso nostre aziende all'estero in condizioni di massimo sfruttamento, sia il lavoro che effettuano qui sono necessari per restare a galla.
Se gli extracomunitari possono vivere in 10 in un appartamento, non c'è ragione per cui un imprenditore italiano debba invece assumere 10 italiani con la pretesa di occupare 1 appartamento ciascuno. Eccetera.
Lo sfruttamento intensivo degli extracomunitari serve a tenere in vita le imprese in un mercato in cui tutti utilizzano questo processo.

È una cosa ovvia: nel mondo del liberismo e della libera circolazione delle merci, che ragione c'è perchè gli imprenditori comprino lavoro dai costosi italiani e non da altre parti? Un semplice ragionamento porta a capire che il prezzo dell'ora di lavoro tende alla media aritmetica tra quello che prendiamo noi ora e quello che prende un cingalese o un indonesiano.

[Kowalsky]

Non si allarghi troppo che con quel casco lì mi fa anche impressione.

Però, se proprio vuole baciare qualcuno baci questo omino qui

che è uno di quelli che ha avanzato questa proposta...

si ma lui è uno di quelli che prima dice che bisogna aiutare le economie dei paesi poveri, poi si lamenta della "concorrenza sleale"...