Gesù era senza peccato, e proprio perché Gesù era senza peccato ci è data la speranza di trascorrere l'eternità in Cielo. Se Gesù non fosse stato senza peccato, non ci sarebbe stato alcun sacrificio per esso. A causa della disobbedienza di Adamo ed Eva agli ordini di Dio nel Giardino dell'Eden, il peccato è entrato in questo mondo (Genesi 3:6). Con il loro peccato giunse a noi anche la morte, proprio come Dio li aveva avvertiti (Genesi 2:17). Di conseguenza, l'umanità ha adesso una natura peccatrice sin dalla nascita (Romani 5:12–19), dal momento in cui siamo concepiti (Salmo 51). Tuttavia, La Bibbia rende chiaro che Gesù Cristo, nonostante sia stato tentato in ogni modo proprio come capita a noi (Ebrei 4:15), non peccò mai (2 Corinzi 5:21; 1 Giovanni 3). L'apostolo Pietro lo affermò chiaramente: "Egli non commise alcun peccato e non fu trovato alcun inganno nella sua bocca" (1 Pietro 2:22). Infatti, essendo Gesù Cristo Dio, Egli non ha la capacità di peccare.
https://www.gotquestions.org/Italian...a-peccato.html
E' l'agnello senza difetto prefigurato nell'Antico Testamento
https://it.wikipedia.org/wiki/Agnell...vo_Testamento)
Detta così sembra una sorta gnosi che attribuisce un valore magico di redenzione a un atto quello del battesimo.
La religione cattolica ci dice che Gesù non aveva bisogno di un percorso salvifico. Quello che ci mostra però è un percorso salvifico per noi. Ogni atto e l'intera vita di Gesù ci mostrano questo percorso complessivo
e i tanti percorsi nei singoli momenti, ma sono salvifici per noi, non per Lui, se ne prendiamo esempio nel suo Spirito, nel suo Nome.
L'atto salvifico non è mai in una cosa in sè ma sempre nel suo essere per sè, cioè nel suo aspetto di relazione di noi con Dio.
1263 Per mezzo del Battesimo sono rimessi tutti i peccati, il peccato originale e tutti i peccati personali, come pure tutte le pene del peccato.61 In coloro che sono stati rigenerati, infatti, non rimane nulla che impedisca loro di entrare nel regno di Dio, né il peccato di Adamo, né il peccato personale, né le conseguenze del peccato, di cui la più grave è la separazione da Dio.
1264 Rimangono tuttavia nel battezzato alcune conseguenze temporali del peccato, quali le sofferenze, la malattia, la morte, o le fragilità inerenti alla vita come le debolezze del carattere, ecc., e anche una inclinazione al peccato che la Tradizione chiama la concupiscenza, o, metaforicamente, l'incentivo del peccato (« fomes peccati »): « Essendo questa lasciata per la prova, non può nuocere a quelli che non vi acconsentono e che le si oppongono virilmente con la grazia di Gesù Cristo. Anzi, "non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole" (2 Tm 2,5) ».62
Catechismo della Chiesa Cattolica - Il sacramento del Battesimo
Grazie della buona notizia...
La salvezza è già stata raggiunta una volta per tutte da Cristo, e basta (si fa per dire) connettersi a Lui mediante la fede. Essendo Vero Uomo e Vero Dio insieme, Gesù Cristo connette la sostanza dell'uomo (e del mondo) con la sostanza di Dio. Come un anello che congiunge creatura e Creatore.
Questo è cattolicissimo. Potresti compiere un gesto abominevole – dico per assurdo – che infranga tutti i dieci comandamenti in un colpo solo ma se non ne hai la piena avvertenza e non dai deliberato consenso non hai commesso peccato mortale. Ovviamente resterebbe il male fatto. Resterebbe la responsabilità giuridica per i reati commessi. Non bisogna confondere il male con il peccato.
Se ci sono tutte e tre le condizioni, materia grave, piena avvertenza, deliberato consenso lo stabilisce il sacerdote.
E' molto importante questo aspetto filosofico perchè ci dice che non ci sono cose cattive in sè, ma solo per sè.