Indovinate a chi?
Ma a Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri ed altri.
Prescritti quasi tutti gli episodi, fino al 1999, contestati nell'ambito del processo sui diritti televisivi di Mediaset, in cui sono imputati Berlusconi, Confalonieri ed altri.
Gli episodi riguardano l'appropriazione indebita (fino al '99), frode fiscale e falso in bilancio fino al 1998.
Ecco di cosa si è occupata la destra per 5 anni;fare leggi per salvare il padrone, mentre il paese andava a rotoli.
Sull'economia regolare pesa una p.f. del 50%; su quella irregolare la p.f. va da zero ad un valore molto più basso del 50%.
La p.f. media è intorno al 42% al momento; ma chi paga il 50% deve dire grazie ai malfattori che evadono il fisco e riescono a farla franca.
La Cirielli al lavoro: per Berlusconi reati prescritti fino al 1999
I frutti del governo Berlusconi ancora si vedono. Per effetto della prescrizione vengono "azzerati" quasi tutti gli episodi contestati nell'ambito del processo sui diritti televisivi di Mediaset dove imputati sono, Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, oltre all'avvocato inglese David Mills e una decina di altre persone accusate a vario titolo degli stessi reati ma anche di ricettazione e riciclaggio.
Con una lunga ordinanza letta in aula dal presidente della prima sezione del Tribunale di Milano, Edoardo D'Avossa, i giudici hanno preso atto dell'inesorabile passare del tempo. Il tribunale ha così decretato il non luogo a procedere, per intervenuta prescrizione grazie all´effetto della legge Cirielli, relativamente all'appropriazione indebita (fino al luglio del 1999), al falso in bilancio (fino al 1998), per frode fiscale (fino al 1998), i tre reati contestati a Berlusconi. Restano per Berlusconi i reati di falso in bilancio e frode fiscale per il 1999 e l'appropriazione indebita relativa ad alcuni mesi. Il reato di ricettazione, contestato all´avvocato Mills e al banchiere Paolo Del Bue, è andato prescritto fino al 1993.
A giudizio restano gli ultimi episodi contestati, quelli che l'accusa ha individuato fino all'anno 2000. I giudici hanno rigettato le richieste dei difensori che eccepivano la giurisdizione italiana spiegando che i fatti riguardanti i presunti fondi neri sui diritti televisivi erano avvenuti all'estero. Il processo va avanti con la presentazione di altre eccezioni da parte degli avvocati della difesa.