Disinformati di tutt'Italia unitevi: il Mose di Venezia e altre storie.

[yurj]

Da noi, politica a parte, è mancata proprio l'informazione.

Per forza, se no gli italiani scoprivano il significato di "riformismo"

Di Pietro parla tanto, ma ha ripianato il debito TAV e dato il via al Mose.

[yurj]

http://www.chioggialab.org/web/artic...id_article=174

Se ci fosse stato il Mose, paratie alzate per un’ora e venti in tutto il 2006

I dati del Centro previsioni del Comune sulle maree dell’anno

Infatti è stato stabilito che il sistema MoSE venga attivato in caso di acque alte eccezionali superiori ai 110 cm., non in caso di acque medio-alte, perchè naturalmente non si può certo, nei mesi autunnali e invernali, separare il Mare dalla laguna un giorno si e uno no, danneggiando le attività portuali e soprattutto bloccando il ricambio idrico, trasformano la laguna in una cloaca.""

BINGO.

[yurj]

http://jekyll.sissa.it/index.php?document=146

qui trovi immagini e storia del Mose.

[Tango do Hermano]

Penso ai documenatri divulgativi della BBC che sono spesso trasmessi anche dalle TV italiane. Quella è anche informazione ben prodotta per rendere accessibile al profano la comprensione di fatti e fenomeni complessi che è bene siano conosciuti. Se un'opera come il Mose fosse stata avviata in Germania vi sarebbero state analisi pubbliche e l'informazione avrebbe divulgato quanto necessario al pubblico per farsi una opinione corretta. Da noi, politica a parte, è mancata proprio l'informazione.

Esatto Nelson. E' proprio questo il punto sul quale volevo insistere. E' possibile mai che su una questione delicata come questa non si debbano conoscere appieno i risvolti? L'unica cosa che è stata chiara fino ad adesso è che Cacciari si oppone. Grazie tante.

Io sono convinto che la questione tocchi una tematica molto più importante. Il cattivissimo giornalismo e l'ancor più pessimo telegiornalismo presente nella nostra penisola.

[Tango do Hermano]

Per forza, se no gli italiani scoprivano il significato di "riformismo"

Di Pietro parla tanto, ma ha ripianato il debito TAV e dato il via al Mose.

Cioè il Mose si farà?

[yurj]

Professor Salzano, perché, secondo lei, il Mose non può funzionare?

Il Mose è una gigantesca opera studiata per regolare i flussi di acqua marina che entrano in laguna attraverso i tre varchi che collegano quest'ultima al mare aperto. Queste barriere artificiali sono però progettate unicamente per la riduzione degli afflussi che superano i +110 cm sul livello del mare. È stato pensato come se la laguna, invece di essere un sistema ecologico estremamente complesso e ricco, fosse un bacino artificiale, una "vasca". Inoltre, è un'opera che, realizzata nel suo insieme, introduce modificazioni permanenti. In sostanza non è né sperimentale, né reversibile, né graduale. Per il suo funzionamento è fondamentale una gestione continua, della quale però non sono assolutamente note le modalità (non si sa neppure chi è il soggetto che dovrà esserne responsabile) né il costo annuo. Ci sono molti dubbi sulla sua utilità (gli scienziati, infatti, sono incerti sulle effettive prospettive di modifica dei livelli marini) e non si conosce il suo costo finale, che sarà sicuramente molto più elevato di quello previsto ora.

Che cos'è che rende la laguna un sistema idrogeologico così delicato?

La laguna è un sistema in equilibrio instabile, in bilico tra due destini alternativi: o vince l'apporto solido dei fiumi, allora il percorso è laguna - palude - terraferma; oppure è la forza del mare ad avere la meglio, e il percorso perciò sarà laguna - baia. Nel passato, l'ambiente lagunare veneziano è stato mantenuto in equilibrio grazie a un'attenta opera di manutenzione e trasformazione costante, che era primario impegno politico, tecnico e amministrativo della Serenissima Repubblica.

Questi interventi erano compiuti assecondando e utilizzando le leggi e i ritmi della natura. Le opere che venivano costruite erano sperimentabili, graduali e, soprattutto, potevano essere eliminate, qualora non si fossero rivelate utili. Gli interventi in laguna che Venezia ha eccezionalmente discusso, progettato ed eseguito (la diversione dei fiumi in Terraferma, nel XIV secolo, per evitare l'interramento della laguna, i Murazzi in scogliere di pietra viva, nel XVIII secolo, per rafforzare la difesa delle barriere sabbiose dei lidi contro le mareggiate) erano proprio finalizzate al mantenimento del sistema lagunare. Vale la pena osservare che l'equilibrio della laguna è entrato in crisi (e il fenomeno delle acque alte è così diventato patologico) per effetto dell'introduzione di una logica degli interventi radicalmente diversa da quella "ecologica" della Serenissima: la logica otto-novecentesca delle grandi opere e delle tecniche infrastrutturali moderne, caratterizzate da rigidezza e inamovibilità. Negli ultimi decenni, però, tutte le forze politiche e culturali locali, e lo stesso Parlamento nazionale hanno stabilito alcuni principi a cui ogni intervento in laguna deve ispirarsi: approccio sistemico, unitarietà del bacino lagunare, gradualità, carattere sperimentale e reversibilità degli interventi.
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1000 anni fa sapevano fare meglio di ora, con meno risorse e ottenendo il risultato.

[yurj]

Cioè il Mose si farà?

Si.

A volte basta informarsi, se ce l'ho fatta io... però è vero che tutti i cittadini non possono, su questo ti do ragione. Credo che i veneziani siano informatissimi, ma essendo un'opera dello Stato (vi ricordo chi sono gli imbecilli che hano introdotto il concetto di "priorità nazionale"...) non ci possono far niente.

Trattano la laguna come un catino, sono degli ignoranti.

[yurj]

Oltre agli scompensi di carattere idrogeologico, la costruzione del Mose potrebbe a suo parere produrre conseguenze negative di altro tipo?

Se le chiusure delle paratie fossero frequenti, il porto sarebbe fortemente penalizzato e il livello di inquinamento della laguna aumenterebbe in modo disastroso.

[yurj]

Quali soluzioni alternative al problema dell'acqua alta vengono proposte dagli oppositori del Mose?

Innanzitutto bisognerebbe attuare l'apertura delle valli da pesca chiuse (con un conseguente aumento del bacino d'espansione delle alte maree), e altri interventi di rimodellamento del sistema dei canali e dei rii. Bisognerebbe ricondurre a livelli ordinari (-12/-14 m) le bocche di porto di Lido e Malamocco. Si valuta che questi due interventi da soli comporterebbero una considerevole riduzione della frequenza della acque alte. Inoltre, sarebbero necessari interventi locali per riportare il livello stradale a un'altezza sul livello del mare che protegga dalle acque alte fino a 110-120 cm, opera peraltro già in corso da parte del Comune di Venezia. Ma si richiederebbe anche un rimodellamento del Canale dei petroli, in modo da ridurne il fondale a -12 m. Si potrebbe inoltre pensare a sistemi graduali e reversibili per la chiusura delle bocche in caso di alte maree eccezionali.

E quali sarebbero tempi e costi di realizzazione di questo progetti alternativi?

Il costo di tutti questi interventi è irrisorio rispetto a quello del Mose. E i tempi sono immediati. Benché occorra precisare che si tratta ancora di idee, non di progetti. Questa è una testimonianza del fatto che si è compiuto un grave errore quando si è attribuito a un solo soggetto (il consorzio di imprese edili Venezia nuova) lo studio, la progettazione, la sperimentazione e l'esecuzione di un unico progetto, senza mettere in concorrenza più soluzioni e più soggetti.
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Di Pietro e riformisti, bel branco di minchioni.

[Tango do Hermano]

Questa è una testimonianza del fatto che si è compiuto un grave errore quando si è attribuito a un solo soggetto (il consorzio di imprese edili Venezia nuova) lo studio, la progettazione, la sperimentazione e l'esecuzione di un unico progetto, senza mettere in concorrenza più soluzioni e più soggetti.

A pensar male si fa peccato ma la domanda sorge spontanea: l'impresa edile sarà mica di qualche parente?