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  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da novis Visualizza Messaggio
    1...parla di "politica neocoloniale condotta nei confronti del mondo intero" (parole un tantino grosse, e intanto noi e i paesi dell'estremo oriente non siamo mai stati bene come oggi, la Turchia islamica in cui la maggioranza della popolazione ha votato per un partito islamico senza problemi si avvia verso un benessere che non aveva mai visto prima...e gli abitanti dei paesi dell'est avrebbero fatto carte false per essere a suo tempo oggetto di questo "colonialismo americano")
    2. dell'aver infestato niente meno che il mondo intero con feroci dittatori (come Pol Pot, Stalin, Castro, Mao?),
    3. di violazione sistematica dei diritti umani (non mi risulta che gli USA limitino il diritto di proprietà, che vietino la libertà d'espressione, di associazione, di pensiero in nessuna parte del mondo, anche quando il pensiero stolto è diretto contro di loro
    4....poi Bertinotti parla dei valori che secondo lui non apparterrebbero a tutta l'umanità, io invece credo fermamente che gli uomini abbiano tutti le stesse esigenze primarie, a tutte le latitudini.
    Permetti una risposta? Immagino di sì.

    1. In politica estera io condanno gli interventi americani in Kosovo/Serbia, Irak e Somalia, per limitarmi al minimo. In Kosovo Clinton seminò la morte solo per distrarre l' opinione pubblica che lo stava "impeachando", per... sappiamo cosa. Inoltre non so se gli fosse chiaro CHI andava a difendere... e se distruggere a uno la casa significa difenderlo...
    In Irak il padre di Bush avrebbe potuto risolvere il problema la prima volta, ma, o per incapacità o per pavidità, non lo fece e per UNA persona dovettero morirne tantissime. In Somalia Bush ha appoggiato l' invasione etiopica solamente perchè quelli erano disposti ad adottare i "valori occidentali", che invece erano estranei al Popolo Somalo. Per ragguagli, leggiti "La mia vita, la mia libertà" di Hirsi Ali.
    Per quanto riguarda la Turchia e l' Europa dell' est, dove si sono presi di peso il sistema americano (es. Polonia) le differenze sociali non sono mai state più marcate: ricchi incredibilmente ricchio e poveri incredibilmente poveri. Non ne hai subito l' impressione per strada, perchè il polacco è un Popolo dignitoso che non ostenta la sua povertà, come invece fanno a Little Habana (Miami). Per la Turchia, il regime d' ingiustizia era cominciato con Atatürk e "i valori occidentali" hanno solo accelerato la distribuzione della ricchezza in relativamente poche mani, soprattutto ad Istanbul, Ankara e Izmir.
    Io rimprovero, sul piano generale, agli americani l' introduzione del modello monetarista - capitalista di Adam Smith (precariato, privatizzazioni di servizi essenziali...), a spese di un keynesianismo socialdemocratico, con cui in Scandinavia stanno ancora benissimo.

    2. I dittatori sostenuti dagli americani sono stati: Pinochet, Alfonsin, Stroessner, Mullah Omar e Saddam Hussein.

    3. Diritti umani: intanto a Guantanamo, Abu Ghreib e postacci del genere non ci sono molti diritti umani rispettati. Inoltre, i diritti umani includono anche il rispetto dell' ambiente (firma sotto i protocolli di Kyoto?) delle leggi internazionali (Corte internazionale per i diritti dell' uomo, a cui gli USA si rifiutano di aderire), la non-snaturazione del loro amato mercato da sette e società segrete (Scientology!), i trust mondiali che stanno imponendo al mondo ed in cui loro persone dominano (Daimler-Crysler, Sanofi/Aventis/...).
    In quanto alla libertà di espressione, se posso scrivere queste righe impunemente è un segno che forse è l' unica cosa che lasciano funzionare. Ancora.

    4. Bertinotti non ha capito niente, è uno che vive nel passato, che non ha mai tentato una rielaborazione del comunismo reale alla luce degli sbagli macroscopici che aveva fatto. Non è Bertinotti la soluzione e l' alternativa ai merikani, Mi ero illuso che in italia fosse Bossi, ma un venduto al capitale non può essere alternativo a questo.

  2. #12
    Hanno assassinato Calipari
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    Citazione Originariamente Scritto da novis Visualizza Messaggio
    di violazione sistematica dei diritti umani (non mi risulta che gli USA limitino il diritto di proprietà, che vietino la libertà d'espressione, di associazione, di pensiero in nessuna parte del mondo, anche quando il pensiero stolto è diretto contro di loro.
    Neanche lo stato italiano in padania.

    E quindi, che cazzo ripeti ogni volta che l'Italia occupa la padania, che vuoi l'indipendenza da uno stato oppressore?

    Non sei furbo, nemmeno un pò. Sei solo anticomunista, per cui saresti capace di rinnegare le tue idee per andare contro un comunista, anche se dice cose sensatissime.

  3. #13
    l'occasione fa l'uomo italiano
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    voglio solo citare che il giovane gradasso che ha stroncato la vita di diciannove DICIANNOVE turisti europei sul Cermis "per dare la sveglia a questo paese" con un boom sonico non ha fatto un solo giorno di galera.

    It was an acceptable loss.

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da soldier Visualizza Messaggio
    partiamo dall'ultimo punto : non stimo Bertinotti, non l'ho mai votato, non sono comunista, ciò non toglie che sull'argomento abbia espresso una posizione da me condivisa. Per neocolonialismo si intende una forma che supera il controllo diretto del colonialismo, ma che nei fatti controlla economia e politica di nazioni intere ( che nei luoghi da te citati si stia così bene sarebbe anche da discutere, pensa all'est europa in alcune realtà).
    Il fatto che nel mondo abbiano operato Hitler, Stalin, Pol Pot eccc..non rende meno grave l'operato dei vari Pinochet, Suharto, MUsharraf e tanti altri.
    Il diritto a non essere torturato è un diritto umano o no ? il diritto ad avere un processo è un diritto o no ? Quello ogni volta che si criticano gli USA di tirare fuori il comunismo è un disco rotto...per favore cambiatelo
    La teoria del cd. "neocolonialismo" è stata inventata dai teorici marxisti degli anni 70 per giustificare l'arretratezza del terzo mondo rispetto al mondo sviluppato anche dopo la fine del colonialismo propriamente detto; è quella teoria per cui la colpa dell'arretratezza del terzo mondo sarebbe tutta delle multinazionali americane, del fondo monetario internazionale, della banca mondiale ecc...ecc....Dunque non è sbagliato dire che si tratta di una teoria che proviene, ancora una volta, dall'ambito comunista....e credimi che questo vedere negli USA il padrone cattivo che asservisce tutto il mondo altrimenti libero, prospero e felice, che si ripete con qualche variante dall'inizio del 900, è davvero, questo sì, un disco rotto, che ha talmente disgustato molte persone per la sua partigianeria che, per reazione, si rischia ormai che queste persone non percepiscano come credibile più nessuna critica agli USA.
    In realtà quello che viene chiamato neocolonialismo non è altro che l'immissione di paesi ancora sottosviluppati nel mercato globale, le cui regole non sono fatte dagli USA. Sono le regole del capitalismo che si contestano, e per non dire che si è contro il capitalismo si dice che si è antiUSA.


    Quanto a giudicare la politica estera degli USA nei decenni passati: non la si può giudicare seriamente se la si svincola dall'ottica della GUERRA FREDDA, nella quale è inserita. I dittatori appoggiati dagli USA (ed anche dai buonissimi Stati europei che adesso sono antiamericani, la Francia e la Germania con Saddam ci facevano affaroni d'oro) erano appoggiati in funzione di contrasto ai dittatori appoggiati dall'URSS. E per quanto ogni dittatura sia odiosa, non si possono paragonare i crimini commessi da Hitler, Stalin, Pol Pot, Mao (tutti dittatori ferocemente antiamericani) a quelli commessi dal generale Pinochet.
    Quanto alla politica estera attuale degli USA, non mi pare che sia improntata a sostenere dei dittatori, anzi ha per slogan proprio il contrario.
    Quindi se si vuole usare l'argomento "dittatura" per screditare gli USA, bisogna specificare a quale periodo storico ci si riferisce e poi il contesto in cui certe cose sono purtroppo maturate.

    Ecco piuttosto un articolo sul colonialismo sovietico nel terzo mondo (c'è stato anche quello, a partire dalla costituzione dell'urss...come mai Bertinotti non ne parla?), ben peggiore e che è terminato soltanto in tempi recentissimi.

    Colonialismo rosso
    di Stefano Magni - 14 dicembre 2006

    Non è affatto vero che il colonialismo nel Continente Nero finì con la partenza delle ultime truppe europee, né si può affermare che all'imperialismo ufficiale ne subentrò un altro, più subdolo, costituito dalle multinazionali. Le multinazionali in sé non sono dotate di risorse di violenza, devono dipendere da accordi con i governi locali e obbedire alle leggi locali. Il nuovo colonialismo che sottomise parte dell'Africa dopo la partenza degli europei fu di tutt'altra provenienza: venne dall'Unione Sovietica.

    La condanna dell'ex dittatore etiope Menghistu per genocidio (100.000 vittime del regime riconosciute dal tribunale che lo ha condannato, 725.000 secondo i calcoli del politologo Rudolph Rummel) dovrebbe aprire gli occhi su questo fenomeno storico. Menghistu non fu altro che un ferocissimo viceré al servizio di Mosca. Solo grazie all'aiuto militare sovietico riuscì a consolidare il suo potere tra il 1974 e il 1977 su un impero africano, l'Etiopia, che aveva sempre vantato la sua indipendenza dal colonialismo (a parte la piccola parentesi di dominio italiano dal 1936 al 1940). Nel marzo 1977, quando i sovietici decisero di «adottare» come alleato l'Etiopia contro la ex alleata Somalia, inviarono al «negus rosso» Menghistu aiuti militari per un valore complessivo di un miliardo di dollari: carri armati, aerei, elicotteri d'assalto, mezzi corazzati per il trasporto truppe e soprattutto 1500 ufficiali ed esperti come consiglieri e 15.000 soldati cubani armati ed equipaggiati in Urss.

    Entro la fine del 1978 l'esercito etiope era, di fatto, una succursale delle forze armate sovietiche. In Etiopia affluirono anche altre categorie di «esperti»: agenti della Stasi e del Kgb che organizzarono i servizi di sicurezza del nuovo regime. Quel che avvenne in Etiopia, dal 1977 sino alla fine del regime di Menghistu nel 1991, è solo una progressiva sovietizzazione del Paese. Furono uccisi senza processo i dissidenti e i comunisti non allineati dei movimenti Prpe e Meison, abbattuti sul posto dagli squadroni della morte o condannati in seguito a processi farsa che ricordano da vicino i più famosi processi staliniani. E furono usate le armi staliniane della carestia indotta e dei trasferimenti massicci della popolazione da regioni meno controllate dal regime ad altre più direttamente sotto controllo. Il potere di Menghistu era contro tutto il suo popolo. Era talmente dipendente dalla protezione sovietica che sopravvisse solo poco più di un anno alla partenza degli ultimi «consiglieri militari» di Mosca: nel marzo del 1990 fu annunciata la cessazione degli aiuti militari e il 21 maggio del 1991 Menghistu già doveva fuggire alla volta dello Zimbabwe, dove viene ospitato tuttora dal presidente/dittatore Robert Mugabe.

    Quello di Menghistu non fu l'unico caso di neocolonialismo sovietico in Africa. Anche in Angola, il regime fu creato a immagine e somiglianza dell'Unione Sovietica. E sostenuto da un corpo di spedizione cubano trasferito nel Paese solo grazie allo sforzo logistico sovietico: si partì con 2000 uomini nel novembre del 1975 e si arrivò a superare i 15.000 già nell'aprile del 1976. Anche in quel caso la presenza militare sovietico-cubana fu motivata da una guerra: la guerra contro la Namibia, che allora era ancora un protettorato sudafricano. Ma la presenza delle truppe cubane e dei consiglieri sovietici permise al regime di compiere una spietata repressione contro le rivolte contadine e anche contro i «deviazionisti» interni alla stessa classe dirigente del partito filo-sovietico, l'Mpla. Il regime comunista angolano, nel 2002, ha sconfitto l'Unita, l'ultimo dei nemici interni rimasti. È tuttora in piedi e non è stata fatta giustizia di questi crimini, né si conosce ancora l'entità del massacro. Rudolph Rummel ha calcolato il numero delle sue vittime in circa 125.000 fra uomini, donne e bambini.

    Un discorso simile può essere fatto anche per il regime comunista del Mozambico, appoggiato sia da Mosca che da Pechino. Fu anch'esso creato a immagine e somiglianza dei regimi comunisti e fu caratterizzato dalla sua politica di «villaggizzazione» dei contadini: il loro trasferimento in aree controllate, non solo per una questione di sicurezza, ma anche per formare l'«uomo nuovo». Anche il Mozambico usò l'arma alimentare per reprimere la popolazione e pose un rigido controllo sugli aiuti umanitari che affluivano dall'Occidente. Le vittime della sua carestia ammontano a circa 600.000.

    Sono tutti episodi di violenza, corruzione, repressione, guerra che non fanno parte della nostra coscienza collettiva, ancora intrisa dei sensi di colpa per l'imperialismo europeo e a caccia di nuovi colpevoli negli ambienti capitalisti. Si accusano le multinazionali di sfruttare le risorse del Continente Nero e si dimenticano le centinaia di migliaia di vittime fatte, in tempi recentissimi, dagli ultimi veri colonialisti sovietici. Anzi, oltre al danno la beffa: i regimi afro-comunisti sono sempre riusciti a spacciare le loro brutalità per emergenze umanitarie, ad attirare aiuti alimentari, a suscitare nelle opinioni pubbliche occidentali compassione e non indignazione.

    Stefano Magni
    magni@ragionpolitica.it

  5. #15
    giovanni.fgf
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    Citazione Originariamente Scritto da FENRIR Visualizza Messaggio
    Io non sono ne anti ne pro...io ribadisco solo che devono essere le popolazioni locali a decidere il futuro del proprio territorio! e questo vale sia per la TAV che per la questione della base americana di Vicenza.
    Salucc
    Quoto

    con ossequi.

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da Mitteleuropeo Visualizza Messaggio
    Permetti una risposta? Immagino di sì.

    1. In politica estera io condanno gli interventi americani in Kosovo/Serbia, Irak e Somalia, per limitarmi al minimo. In Kosovo Clinton seminò la morte solo per distrarre l' opinione pubblica che lo stava "impeachando", per... sappiamo cosa. Inoltre non so se gli fosse chiaro CHI andava a difendere... e se distruggere a uno la casa significa difenderlo...
    In Irak il padre di Bush avrebbe potuto risolvere il problema la prima volta, ma, o per incapacità o per pavidità, non lo fece e per UNA persona dovettero morirne tantissime. In Somalia Bush ha appoggiato l' invasione etiopica solamente perchè quelli erano disposti ad adottare i "valori occidentali", che invece erano estranei al Popolo Somalo. Per ragguagli, leggiti "La mia vita, la mia libertà" di Hirsi Ali.
    Per quanto riguarda la Turchia e l' Europa dell' est, dove si sono presi di peso il sistema americano (es. Polonia) le differenze sociali non sono mai state più marcate: ricchi incredibilmente ricchio e poveri incredibilmente poveri. Non ne hai subito l' impressione per strada, perchè il polacco è un Popolo dignitoso che non ostenta la sua povertà, come invece fanno a Little Habana (Miami). Per la Turchia, il regime d' ingiustizia era cominciato con Atatürk e "i valori occidentali" hanno solo accelerato la distribuzione della ricchezza in relativamente poche mani, soprattutto ad Istanbul, Ankara e Izmir.
    Io rimprovero, sul piano generale, agli americani l' introduzione del modello monetarista - capitalista di Adam Smith (precariato, privatizzazioni di servizi essenziali...), a spese di un keynesianismo socialdemocratico, con cui in Scandinavia stanno ancora benissimo.

    .
    Mittel, sull'opportunità dei diversi interventi USA nello specifico si può anche discutere...ad es. se l'intervento in Serbia e Kosovo può sembrare anche a me ingiustificato, l'ultimo intervento contro le Corti islamiche è stato richiesto dal governo provvisorio mi pare, laggiù è un ginepraio e una spirale di dittature e violenze reciproche ed è difficile per un occidentale capire da che parte stare. Non si può certo affermare che il precedente governo somalo fosse un buon governo, ma altrettanto non lo si può dire delle Corti islamiche, insomma si passa dalla padella alla brace, proprio per questo penso che un occidentale non si possa stracciare le vesti per gli interventi militari degli USA in quell'area (oltretutto richiesti dai capi locali) quando gli interventi militari laggiù sono all'ordine del giorno e nessuno dice beh.
    Quello che trovo ipocrita è che gli europei siano tanto pronti a scandalizzarsi quando sono gli USA a muoversi (e magari loro riescono anche a migliorare di un cicinin la situazione di quei paesi) mentre dormano sogno beati (e spesso fruttuosi per le elites europee) quando a muoversi sono altri.

    Per quanto riguarda la distribuzione della ricchezza nella Turchia e nei paesi dell'est, è ancora presto perchè il benessere si diffonda a livello generale, ma stai sicuro che fra un pò ci arrivano.

  7. #17
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    Citazione Originariamente Scritto da novis Visualizza Messaggio
    Rileggi quei punti...parla di "politica neocoloniale condotta nei confronti del mondo intero" (parole un tantino grosse
    La caratteristica fondamentale del colonialismo consisteva nella rapina delle materie prime delle colonie, gli americani in Iraq cosa ci sono andati a fare? Lo sai che in Iraq stanno per approvare una legge che prevede che il 75% degli introiti del petrolio andranno alle compagnie USA? Sveglia...

    PS Anche in Somalia pare che ci siano grossi giacimenti di greggio non ancora sfruttati...

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da yurj Visualizza Messaggio
    Neanche lo stato italiano in padania.

    E quindi, che cazzo ripeti ogni volta che l'Italia occupa la padania, che vuoi l'indipendenza da uno stato oppressore?

    Non sei furbo, nemmeno un pò. Sei solo anticomunista, per cui saresti capace di rinnegare le tue idee per andare contro un comunista, anche se dice cose sensatissime.
    Lo $tato italiano in Padania, come gli U$A in italia, controlla l'economia, l'informazione, la politica, l'istruzione, le burocrazia, ... . Inoltre occupa militarmente il territorio.

  9. #19
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    Non ho letto il thread ma di default concordo con Novis

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da Dragonball Visualizza Messaggio
    Non ho letto il thread ma di default concordo con Novis
    bè essere d'accordo senza leggere è tipico dei "comunisti", comunque l'intervento di Novis, certamente argomentato e serio, trasuda di ideologia e di giustificazione a prescindere dai fatti e al rovescio, ricorda quei militanti del PCI che negli anni '70 manifestavano contro il colpo di stato in Cile ma sostenevano l'URSS, se ci pensi è la stessa cosa. Se si tratta di semplice affermazione di "fisiologiche leggi del mercato", mi spieghi allora l'elevato numero di interventi armati che ci sono stati da parte USA nell'ultimo secolo (guerra fredda a parte) ?

 

 
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