Sono ormai duemila (su un totale di 4.500) le persone evacuate o che volontariamente hanno abbandonato San Fratello, paese in provincia di Messina che rischia di scomparire perché da ieri sta franando la collina che lo sovrasta. Il vasto movimento franoso - 800 metri circa - continua ad avanzare dalle contrade Stazzione e Riana alla periferia del paese sui Monti Nebrodi.
Ieri lo sgombero era stato limitato a 1.500 persone ma, dopo le verifiche delle ultime ore, è emerso che la mappa del dissesto idrogeologico si allarga a macchia d'olio. E a pagare non è solo San Fratello. Ordinanze di sgombero sono state firmate anche per 20 famiglie che abitano a Tusa, in alcune case di edilizia popolare di via Carmelo Battaglia. La zona è infatti interessata da un vasto smottamento del terreno che ha messo a repentaglio la stabilità degli edifici. Altre 20 ordinanze di sgombero, per lo stesso motivo, ieri erano state notificate anche a Sant'Angelo di Brolo. Nella zona dei Nebrodi sono numerose le strade interessate da frane e smottamenti: alcuni paesi, come Longi, sono isolati e raggiungibili solo percorrendo vecchie mulattiere. A causare l'emergenza sono state sopratutto le abbondanti piogge degli ultimi giorni.
"La situazione peggiora, la frana nella zona dello Stazzone si è allargata e a noi non resta che pregare e sperare che il paese non scompaia", dice il sindaco di San Fratello Salvatore Sidoti Pinto. Sebbene le case siano state evacuate il paese non è rimasto deserto. Molti hanno deciso di rimanere per seguire da vicino gli sviluppi della frana.
Precedenti. Non è la prima volta che una tragedia del genere colpisce il Messinese. Nel 1922 una frana provocò lo 'scivolamento a mare' di un'ampia parte nord di San Fratello. Da quella fu fondata la frazione marinara di Acquedolci, poi diventato paese autonomo. Ad ottobre scorso un costone di roccia si portò via una ventina di abitazioni a Giampilieri, a dieci chilometri dal capoluogo, distruggendo intere frazioni del comune di Messina, alcuni paesi della provincia e facendo 37 vittime. La Coldiretti afferma che l'84 per cento dei comuni della provincia di Messina è considerato a rischio per frane e alluvioni anche per effetto della progressiva cementificazione del territorio che ha sottratto terreni fertili all'agricoltura.
Previsioni. La situazione meteo continua a essere monitorata dalla sala operativa di via Vulpiano in collaborazione con il personale della Protezione civile locale. "Le previsioni segnalano - ha detto Fabrizio Curcio, responsabile ufficio emergenze della Protezione civile - che la perturbazione si sposterà nelle prossime ore verso la parte orientale dell'Isola, poi sulla Calabria e la Puglia. L'attenuazione dei fenomeni - conclude - è prevista già per le prime ore di lunedì".
Nebrodi, frana a San Fratello Oltre 2 mila i cittadini evacuati | Palermo la Repubblica.it
Del resto... la vera priorità è il Ponte... :gluglu::gluglu: