Ho trovato un articolo sull’NPD molto interessante (ovviamente di taglio antifascista) dal sito del Financial Times.
Il pezzo descrive, con grande preoccupazione, le strategie di conquista di spazi politici da parte dei nazional-democratici, vi faccio una breve sintesi:
-l’NPD rinunciqa ad una visibilità nazionale, che lo renderebbe vulnerabile, concentrandosi invece nella conquista della provincia, soprattutto ad Est, dove più si è fatta sentire la carenza dello Stato.
-nelle zone dell’ex DDR il Partito ha allestito una rete di centri sociali e di assistenza alla popolazione che gli permettono di radicarsi nel territorio. La strategia sembra pagare, visti gli ottimi risultati conseguiti nelle elezioni nei Lander orientali (in alcuni centri rurali il partito ha ottenuto il 40% ( IL QUARANTA PER CENTO!!) delle preferenze.
-la politica economica dell’NPD prevede un maggior ruolo dello Stato nella gestione delle risorse del paese. A detta di un eponente dell’NPD citato nell’articolo la politica del partito è assimilabile a quella di Chavez. “Siamo un partito nazionalista con concezioni socialiste”.
-in politica estera l’NPD vuole una Germania (e un’ Europa) libera, fuori dalla NATO e in buoni rapporti con la Russia.
-la costituzione repubblicana della Germania Federale è illegittima in quanto imposta dalle potenze occupanti e le truppe americane in Germania (e in Europa) sono truppe d’occupazione.
Secondo il Financial Times il pericolo è che l’NPD , puntando alle elezioni comunali del2009, crei ad Est delle vere e proprie “zone libere” dal “regime democratico d’occupazione” (la definizione è mia).
Link dell'originale in inglese:
http://www.ft.com/cms/s/a189eb54-9f8...0779e2340.html