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  1. #61
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    SABATO 21 APRILE 2007
    ROMA
    Casa delle Culture, via S. Crisogono (zona Trastevere)
    Ore 14.00 – 19.00
    ASSEMBLEA NAZIONALE DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
    Promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
    Tra gli altri, affronteremo assieme i seguenti punti all’ordine del giorno :
    a)bilancio metà campagna raccolta firme
    b)moratoria sulle privatizzazioni : stato dell’arte e iniziative di mobilitazione
    c)iniziative per seconda metà campagna raccolta firme
    d)avvio discussione politica percorso dopo campagna
    Tutto il popolo dell’acqua è caldamente invitato a partecipare!!
    Sempre sabato 21 aprile, nel medesimo posto, dalle 10.30 alle 13.00 si terrà l’iniziativa pubblica

    “NO AL DDL LANZILLOTTA! SI A SERVIZI PUBBLICI E PARTECIPATI DALLE COMUNITA LOCALI”

    promossa dalla Rete Italiana per i Servizi Pubblici/Stop Bolkestein e dalla Rete Nuovo Municipio, con l’adesione del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
    Per raggiungere il posto, dalla Stazione Termini è possibile prendere i bus 40 e 64 sino a Largo Argentina e, da lì, il tram 8

    FORUM DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
    COMITATO PROMOTORE NAZIONALE CAMPAGNA “ACQUA PUBBLICA, CI METTO LA FIRMA!”

  2. #62
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    ASSEMBLEA NAZIONALE DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA


    DOMENICA 10 giugno 2007
    ROMA
    Al Rialto, via di Sant'Ambrogio 4
    Ore 10.30-16.00
    Promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

    Tra gli altri, affronteremo assieme i seguenti punti all'ordine del giorno:
    - situazione raccolta firme
    - organizzazione carovane e consegna delle firme
    - discussione sulla fase successiva alla consegna delle firme in parlamento
    Tutto il popolo dell'acqua è caldamente invitato a partecipare!!
    Come arrivarci

    Ci troviamo a Roma in Via di S. Ambrogio n. 4 , nelle immediate vicinanze di Largo Argentina.

    Come raggiungerci:

    autobus
    64, 40, 70, (fermata largo Argentina); 280, 23 (fermata Lungotevere Ponte Garibaldi);

    tram

    8 (capolinea Largo Argentina)

    metro
    metro B (fermata Colosseo)

    auto
    parcheggio in via di Portico d'Ottavia (strisce blu e buona fortuna!)

  3. #63
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    Approvata la moratoria alla Camera!

    APPROVATA LA MORATORIA: UNA PRIMA VITTORIA DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA!!
    E’ stato approvato oggi 1 giugno 2007 alla Camera dei Deputati l’emendamento al Disegno di Legge Bersani contenente il provvedimento di moratoria sui processi di privatizzazione dell’acqua.
    L’emendamento prevede che, fino all’approvazione di una nuova normativa, in attuazione dei decreti correttivi del decreto ambientale, relativa alla gestione del servizio idrico integrato , siano sospesi tutti gli affidamenti a soggetti privati, compresi quelli attualmente in corso.
    Il Parlamento dunque recepisce quanto da tempo - a partire dalla grande manifestazione nazionale di Palermo del 10 marzo scorso - i movimenti per l’acqua chiedono, attraverso le mobilitazioni territoriali e la campagna nazionale di raccolta firme per una nuova legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua.

    Con questo provvedimento – che chiediamo sia rapidamente approvato anche dal Senato - vengono sconfitte tutte le accelerazioni verso la privatizzazione dell’acqua che a livello regionale e locale erano state portate avanti dalle lobbies del capitale finanziario, per respingere la campagna in corso per la ripubblicizzazione dell’acqua e per far trovare di fronte al fatto compiuto ogni possibile conquista normativa in direzione dell’acqua bene comune e diritto umano universale.

    L’approvazione della moratoria dimostra una volta di più le ragioni del Forum dei Movimenti per l’Acqua che dal gennaio scorso ha iniziato una campagna di raccolta firme – ormai giunta sopra le 300.000 firme - per chiedere che l’intero ciclo dell’acqua sia tolto dal mercato e restituito, come bene comune e risorsa da conservare, allo spazio pubblico e alle comunità locali per una gestione che sia pubblica e partecipativa.

    Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

    Il Forum dei Movimenti per l’Acqua è composto da più di 70 realtà nazionali e oltre 1000 adesioni territoriali impegnati nella raccolta di firme a sostegno delle legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua

    Per info: www.acquabenecomune.org

    dal sito: http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article3157

  4. #64
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    Come tentare di politicizzare battaglie popolari...


    Progettoh2o : Presentata la proposta di legge.
    Presentato il primo stralcio della Proposta di legge a livello regionale portata avanti dal Coordinamento nazionale Progettoh2o, per la modifica della legge attuale in materia di gestione idrica degli acquedotti , per una gestione più equa delle risorse idriche nazionali ,affinchè l’acqua diventi finalmente un bene pubblico e sociale e non una merce su cui speculare. La proposta di legge dovrà esere accompagnata da una raccolta firme , a tal riguardo stanno nascendo dei Coordinamenti a livello regionale , che possano raccogliere le firme necessarie a coordinare le azioni di protesta sul territorio.
    ART. 1 FINAILITA’ DELLA LEGGE
    L’articolo stabilisce la finalità della legge, con l’individuazione della necessità che il servizio idrico sia pubblico al fine di poter garantire un’equa redistribuzione della risorsa in questione; ciò sarà reso possibile con la individuazione di limiti e garanzie nell’accesso all’acqua nonchè con la socializzazione del servizio medesimo.
    ART. 2 PRINCIPI GENERALI
    L’articolo definisce i principi posti a fondamento della legge. L’acqua viene definita bene di prima necessità ed in quanto tale da tutelare poichè necessaria alla vita dell’uomo; l’acqua non può essere definita merce, deve esulare da forme di mercificazione, l’accesso all’acqua è un diritto inviolabile ed indisponibile che rimane sottratto alla disciplina per i beni immessi nel mercato. Il principio fondamentale della legge è la razionalizzazione delle risorse ed il libero accesso alle medesime.
    ART. 3 PIANIFICAZIONE IDRICA E RISERVE
    L’articolo stabilisce che, con cadenza biennale, il consiglio regionale vari un prospetto sullo stato del sitema idrico in base alle divisioni fra i vari Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) così come previsti dalla Legge Galli; ogni regione dovrà dotarsi, in base alla conformità del territorio ed alle esigenze, di un bacino idrico di riserva (BIR) al fine di poter far fronte ad ogni crisi settoriale o calamità naturali: siccità prolungate, incendi, malfunzionamenti di acquedotti, ecc. L’accesso all’acqua va sempre e comunque garantito.
    ART. 4 SCALA DELLE ESIGENZE IDRICHE
    Il diritto di accesso all’acqua viene riconosciuto sulla base di esigenze idriche prestabilite. La scala delle esigenze è così determinata: 1) Uso per alimentazione e comunque uso casalingo 2) Uso agricolo 3) Uso industirale 4) Tutti gli altri usi. Solo dopo aver soddisfatto un livello si può passare al livello inferiore, così che non vi siano anelli della catena che rimangano privi della necessaria copertura idrica. La vita dell’uomo viene prima di ogni altra esigenza.
    ART. 5 GESTIONE PUBBLICA DEL SERVIZIO IDRICO
    Il servizio idrico è un servizio pubblico. Le società che gestiscono l’erogazione dell’acqua sono pubbliche e le modalità di partecipazione dei privati verranno stabiliti in base ai criteri indicati dalla presente legge; la presenza dello Stato è valvola garante dell’equa allocazione della risorsa idrica, nonchè è a tutela del consumatore contro costi di mercato che hanno funzioni squisitamente speculative.
    ART. 6 SERVIZIO IDRICO SOCIALIZZATO
    Ogni società operante nei vari Ato approva un bilancio annuale. Per i super profitti, vale a dire le entrate che elevano a potenza il guadagno, è prevista un’apposita regolamentazione; i costi sostenuti vanno comunque coperti dalle entrate, i guadagni superiori ad una determinata soglia devono, obbligatoriamente, essere reinvestiti nell’azienda di erogazione del servizio idrico stesso. Il reinvestimento deve essere volto alla manutenzione degli acquedotti, al miglioramento delle condizioni lavorative, all’aumento possibile del numero dei lavoratori, all’efficienza del servizio anche in condizioni critiche: ciò è possibile solo evitando speculazioni sugli incassi.
    ART. 7 INDIVIDUAZIONE MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE PRIVATA
    La partecipazione privata non è esclusa ma viene impedita una partecipazione maggioritaria nelle società. Le società di gestione del servizio idrico sono necessariamente a partecipazione pubblica, la partecipazione privata deve comunque essere giustificata dalla necessità di interventi in specifici settori in cui il capitale privato può apportare miglioramenti.
    ART. 8 FINANZIAMENTI REGIONALI
    Il Consiglio regionale deve destinare il 10% delle proprie entrate al finanziamento delle società di gestione del servizio idrico. Le entrato sono da considerarsi in senso generico, valutate le imposte dirette da cui la regione trae proventi, tanto quanto i finanziamenti dello Stato o della CEE; nel bilancio annule, la regione deve prevedere una voce SISTEMA IDRICO il cui valore non può scendere mai al di sotto del 10% delle risorse economiche predisposte per l’anno entrante. Il valore di riserva può variare in base alle esigenze, ferme restando le riserve in questione.
    ART. 9 FONDO DI GARANZIA
    Parte delle risorse riservate al sistema idrico vengono destinate ad un apposito fondo di garanzia regionale. Questo garantirà l’autonomia finanziaria del sistema anche in momenti più duri, permettendo la continuità nell’erogazione di risorse economiche necessarie al corretto funzionamento dell’intero apparato. Se per motivi strtturali l’erogazione finanziaria scende sotto il 10%, comunque deve essere garantito il 2% del bilancio regionale da destinarsi al fondo di garanzia.
    ART. 11 FORMAZIONE DI UN ORGANO DI GARANZIA E MONITORAGGIO
    L’entrata in vigore della legge comportarà la creazione di un nuovo organo di monitoraggio con specifici compiti di controllo sul territorio; nello specifico i compiti verranno definiti in sede di approvazione della legge, ma comunque saranno inerenti la raccolta di informazioni sul bacino d’utenza del sistema idrico, lo stato di manutenzione degli acquedotti, il rispetto del reinvestimento dei super profitti, il divieto di speculazione finanziaria.
    ART. 10 SURPLUS GARANTITO AL NUCLEO FAMILIARE
    Ad ogni nucleo familiare è garantito un quantitativo di acqua gratuito al mese. Il quantitativo è fissato in base al numero di componenti della famiglia, considerando un’esigenza singola di circa 30 litri giornalieri d’acqua per persona; superata la soglia gratuita, sarà prevista una tariffazione a scaglioni crescenti in base al consumo.
    ART. 12 MANUTENZIONE ACQUEDOTTI
    La corretta erogazione dell’acqua può avvenire solo con una piena manutenzione degli acquedotti che garantiscono l’accesso alla medesima; il controllo sullo stato degli acquedotti verrà effettuato ogni semestre e, in caso di esigenze immediate, si farà direttamente uso del fondo di garanzia.
    ART. 13 DEFINIZIONE ZONE A RISCHIO
    Nella pianificazione annuale, il Consiglio Regionale dovrà anche tenere conto delle zone a maggiore rischio di siccità o comunque di isolamento idrico, predisponendo studi di settore per valutare gli interventi concreti al fine di soddisfare le esigenze idriche così come classificate all’art. 4.
    ART. 14 ABROGAZIONE NORME IN CONTRASTO
    L’articolo stabilisce l’abrogazione di tutte le norme in contrasto con i disposti della presente legge.

    www.ladestra.info

  5. #65
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    Comunicato stampa coordinamento romano acqua pubblica
    Roma, 22/01/08


    Salta la maxi fusione tra i principali gestori toscani del servizio idrico , Publiacque spa, Acque SpA e Acquedotto Fiora spa. Quella che sarebbe dovuta essere la Newco SpA, ossia il maxi gestore idrico regionale, per ora rimane chiusa in un protocollo che i cittadini ignorano e che, il popolo dell'acqua fará di tutto per impedire di realizzare. La gestione dell'acqua deve tornare ad essere pubblica.
    Le SpA locali tornano a casa senza aver ottenuto la delibera che avrebbe consegnato definitivamente l'oro blu in mano alla Multiutility piú potente del Paese.


    Il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, garante dell'accordo, delude i colleghi di Roma che puntavano a decretare definitivamente Acea come la capofila unica di un'operazione costosissima e tenuta nascosta sin'ora ai media e ai cittadini toscani.
    Anche i politici romani tornano a casa senza aver ottenuto in terra toscana quell’allargamento di un centro di potere a cui tengono molto.

    Si tratta di un grande successo per il Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua e i comitati della Rete rifiuti zero che hanno denunciato la responsabilitá di Acea nel suo ruolo di monopolista e di sfruttatore della sua posizione dominante nel mercato dell’Acqua e dei Rifiuti.

    Mancanza di numero legale. Si conclude così la seduta del Consiglio comunale di Firenze. Ê’ giusto che tutto il Paese sappia che il protocollo firmato, senza consultare i Consigli comunali interessati, rappresenta una diretta violazione della moratoria introdotta nella finanziaria su ogni affidamento in corso nella gestione del servizio idrico.

    Per non parlare della sentenza dell'Antitrust, anch'essa ignorata dai media, che lo scorso 22 novembre 2007, ha condannato sia Acea che Suez Environnement, al pagamento di multe da capogiro. Rispettivamente 8 milioni e 300 mila euro a carico della multinazionale Italiana per avere violato le leggi di mercato (articolo 81 CE), aver esercitato pressioni sulle concorrenti, e per avere agito in segreto e pianificato strategie per dividersi quote del "mercato acqua" in Italia, e 3 milioni di euro alla Suez Environnement in merito alla partecipazione alla gara poi vinta assieme ad Acea, per l'aggiuducamento del 40% del capitale di Publiacqua, gestore del servizio idrico nell'ATO 3 Toscana.

    Il perfetto meccanismo della corsa delle sette sorelle dell'acqua, all'oro blu, inizia, però, ad incepparsi. Le vertenze aperte su tutto il territorio nazionale hanno consentito di raccogliere ulteriori risultati dopo la presentazione della legge di iniziativa popolare sostenuto da ben 400.000 firme e la moratoria per le nuove privatizzazioni ottenuta in autunno. Il sindaco di Nola ha appena deliberato l'allontanamento dell'azienda Gori, da quattro anni gestore dell'acqua, in quanto inadempiente, restituendo ai cittadini quanto speso dal 2003 ad oggi e ristabilendo tariffe comunali. Altro grande esempio è Formia dove è recentissima la notizia del ritorno alla gestione pubblica del bene comune. Senza dimenticare la continua lotta di Aprilia con l'autoriduzione delle bollette, del comitato per difesa del fiume Aniene, delle continue denuncie dell'Abruzzo Social Forum che si è visto riconoscere addirittura dallo stesso Istituto Superiore di Sanitá, la veritá delle acque inquinate del fiume Pescara. Risultati importanti che arrivano da ogni parte del Paese e che dimostrano la sinergia e la solidarietá che lega le vertenze territoriali, la determinazione dei comitati locali e l'enorme portata politica di un Movimento sempre piú forte.

    Il CRAP sostiene fino in fondo la lotta dei lavoratori di Publiacqua e dei Comitati toscani e con il popolo dell'acqua di tutta l’Italia continuerà ad opporsi con un netto No a tutte le privatizzazioni anche a quelle oblique sotto forma di SpA nella nuova versione di Multiutilities che stanno togliendo al popolo Italiano i beni comuni piú preziosi: acqua, terra, aria, ambiente e salute. Proprietà e gestione dell'acqua deve tornare ad essere pubbliche!

    Coordinamento romano acqua pubblica.




    Erika Gerardini 3391964454
    comunicazione@kipiu.org

  6. #66
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    LETTERA APERTA ALLE FORZE POLITICHE


    Vi scriviamo come Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, la rete, composta da più di 70 associazioni ed organizzazioni regionali e nazionali e da quasi 1000 comitati territoriali, che ha promosso la straordinaria raccolta di firme – 406.626 il risultato finale – a sostegno della legge d'iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e per la ripubblicizzazione del servizio idrico e che ha altresì promosso la grande manifestazione nazionale – 40.000 partecipanti – per l'acqua pubblica lo scorso 1 dicembre.

    Siamo accomunati dalla consapevolezza dell'importanza dell'acqua come bene comune e diritto umano universale, dalla necessità di una sua salvaguardia per l'ambiente e per le future generazioni, dalla determinazione per una gestione pubblica e partecipativa dei servizi idrici. Un'esperienza, la nostra, che in questi anni ha contribuito a costruire un percorso di forte sensibilizzazione nel Paese e di importantissima partecipazione popolare.

    Ora, in vista della prossima consultazione elettorale, non possiamo non notare come il tema dell'acqua bene comune e della ripubblicizzazione del servizio idrico, così come, più in generale, quello delle forme di gestione dei servizi pubblici, sia pressoché assente nella discussione in corso.

    Abbiamo letto i programmi con cui vi presentate ai cittadini per chiedere loro il voto e visto le differenze presenti in essi su tale questione, che certamente non sfuggono alle tante persone che in questi anni si sono battute con noi per l'affermazione dell'acqua come bene comune.

    1. Riteniamo utile una vostra espressione più compiuta su almeno 2 questioni, che sinteticamente riassumiamo di seguito: nella prossima legislatura continuerà l'esame della nostra proposta di legge di iniziativa popolare in tema di tutela, governo e gestione pubblica delle acque e per la ripubblicizzazione del servizio idrico. Ci interessa un vostro giudizio chiaro e inequivocabile sui contenuti della nostra proposta e sull'intenzione di velocizzare il suo iter parlamentare;
    2. abbiamo a più riprese espresso la nostra contrarietà all'impostazione originaria del disegno di legge Lanzillotta in materia di servizi pubblici locali discusso nella scorsa legislatura. Ci sembra utile che esplicitiate il vostro orientamento su tale questione e, più in generale, sul tema delle forme di gestione dei servizi pubblici locali.
    Riteniamo inoltre che le forze politiche debbano e possano dimostrare con i fatti, e non solo con semplici dichiarazioni, di essere per la ripubblicizzazione dell'acqua:
    • parlando, anche in questa campagna elettorale, di acqua e di beni comuni, come elementi decisivi per l'affermazione dei fondamentali diritti di cittadinanza e per il rafforzamento della democrazia;
    • appoggiando già da oggi, e comunque prima di una nuova soluzione legislativa di carattere nazionale, l'avvio di un processo di ripubblicizzazione del servizio idrico in diverse realtà territoriali del Paese, a partire da quelle (solo per fare un esempio, Latina ed Arezzo) dove la privatizzazione ha comportato forti aumenti tariffari e blocco degli investimenti. Questo significa sostenere concretamente i movimenti e portare coerentemente la battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua negli enti locali senza mediazioni al ribasso con chi invece vuole l'acqua gestita dal mercato. Dove si amministra la cosa pubblica, è possibile già dare segnali concreti in questa direzione.
    Per quanto ci riguarda, come Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, continueremo a portare avanti la battaglia iniziata in questi anni, in questa campagna elettorale così come nel nuovo quadro politico che si formerà all'indomani del pronunciamento elettorale. Intendiamo, con la mobilitazione e la partecipazione di tanti cittadini, lavoratori, enti locali, far crescere l'idea che l'acqua è bene comune e diritto umano fondamentale, che il servizio idrico va considerato privo di rilevanza economica e da sottrarre alle logiche del mercato, e dunque da ripubblicizzare, iniziando dai territori, e che i servizi pubblici, a partire da quelli locali, devono essere gestiti dal pubblico in una logica partecipativa.

    Crediamo nel ruolo fondamentale che associazioni e organizzazioni sociali e di cittadini possono svolgere per contribuire a determinare un modello sociale giusto e capace di rispondere alle istanze di libertà e di autogoverno delle comunità; nello stesso tempo, pensiamo che la rappresentanza politica debba cimentarsi con tali questioni, senza indugi e contribuendo a rafforzare questi processi di fondo in corso nella società.

    Per questo ci rivolgiamo a voi e attendiamo le vostre riflessioni su queste nostre argomentazioni.


    FORUM ITALIANO MOVIMENTI PER L' ACQUA








    --
    Paolo Carsetti

    Segreteria Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
    Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
    Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 15:00-19:00
    e-mail: segreteria@acquabenecomune.org

 

 
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