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  1. #11
    Mi perdoni?
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    Predefinito Rif: Il cristianesimo e la scuola

    Citazione Originariamente Scritto da napici Visualizza Messaggio
    Condivido sul fatto che non sia assurdo scegliere. Ma se tu vivessi in un posto dove non c'è la scuola che tu vuoi (possibilissimo con le scuole private che perseguono il profitto e non sono mica obbligate ad essere dappertutto come quelle statali) come faresti? Sai che in America può essere un dramma nascere nel quartiere sbagliato e non avere i soldi per traslocare perché non si possono frequentare le scuole giuste e ci si ritrova a sniffare vinavil a 16 anni (mi dispiace di non poter postare i riferimenti bibliografici ma purtroppo sono casi comuni)? Come faresti nel concreto a dare a tutti la possibilità di poter mandare i bambini al tipo di scuola prediletta?
    Questa domanda meriterebbe una lunga risposta, ma al momento posso solo limitarmi ad un piccolo consiglio metodologico, cioè quello di immaginare cosa potrebbe fare la comunità cattolica in una società anarchica, cioè senza stato e poi all'atto pratico cercare di rendere applicabile qualcuna delle idee immaginate alla situazione attuale.

    Ad esempio nella suddetta società, le scuole private cattoliche avrebbero come obiettivo il profitto?

    Se no, come si può fare affinché le scuole private cattoliche anche nella situazione attuale abbiano meno necessità di badare ai conti e possano occuparsi in maniera più accessibile dell'educazione dei ns figli?

    Nella società suddetta, immagino che tali scuole sorgerebbero in tutti quartieri ad alta densità di cattolici, ma gli altri quartieri diventerebbero terra di missione, come organizzare la missione in quei quartieri?

    I quartieri poveri di oggi, possono essere oggetto di una simile missionarietà?

    Citazione Originariamente Scritto da napici Visualizza Messaggio
    Capisco il discorso riguardante la scristianizzazione, in quanto è vero che molti insegnanti sono apertamente ostili alla religione. Ma qui ci sarebbe da aprire un'altro immenso capitolo: come mai l'ora religione, fino all'85 obbligatoria e poi dopo facoltativa, non sortisce nessun effetto? Perché all'elementari spesso si riduce al disegnar angioletti e dopo a dibattito sui problemi sociali e dell'adolescenza? Ma chi li seleziona e li forma questi insegnanti?
    Anche qui il discorso si fa ampio, ma d'altronde trovo un po' inutile pretendere qualcosa di diverso dalla scristianizzazione dall'istruzione pubblica di uno stato che definirei costituzionalmente ateo (aconfessionale per chi preferisce).
    Dio scrive dritto anche sulle righe storte degli uomini.

  2. #12
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    Predefinito Rif: Il cristianesimo e la scuola

    Citazione Originariamente Scritto da UgoDePayens Visualizza Messaggio
    Io sono un ignorante in materia, ma penso di poter dire la mia in quattro parole. In particolare penso che la scuola sia, insieme alla sanità, l'ambito principale nel quale dovrebbe trovare posto il principio della sussidiarietà.

    E' infatti vero che in alcuni casi nascere nel posto sbagliato (sia esso un quartiere degradato degli USA o un ghetto di extracomunitari a Milano) è il milgior viatico per prendere brutte vie. E' d'altronde verissimo anche quanto notano eq e codino: l'istruzione statale obbligatoria è in realtà storicamente diventata l'indottrinamento razionale di determinati modi di pensare.

    Secondo me lo Stato dovrebbe quindi limitarsi a fare il controllore, cioé a vigilare perché non si compiano abusi (le scuole coraniche dove si predica l'odio per l'Occidente ad esempio non dovrebbero trovare patria da noi), ma senza intervenire direttamente sui programmi scolastici o sul metodo educativo.
    Dovrebbe controllare che non esistano scuole dove si usano metodi di educazione violenti, o famiglie che utilizzano educatori privati senza scrupoli solo perché meno costosi delle rette scolastiche.

    Al limite l'autorità centreale (che comunque dovrebbe essere assai diversa dallo Stato moloch attuale) potrebbe cercare di garantire uno standard minimo, del tipo del manzoniano leggere, scrivere e far di conto. Ma questo non utilizzando metodi terroristici come accadeva fino a poco tempo fa, con i Carabinieri mandati a cercare i bambini che non si presentavano in classe (non è un'invenzione di fantasia di Collodi). Piuttosto si dovrebbe stabilire che per acquisire quella che oggi chiameremmo "cittadinanza attiva" è necessaria l'abilitazione, che si può avere solo conoscendo l'italiano, sapendo scrivere e leggere, sapendo fare le basilari operazioni aritmetiche e conoscendo a grandi linee i fondamenti del diritto.

    Oltre a questo dovrebbe esistere un sistema scolastico totalmente privato, sostenuto principalmente dalla società civile e, solo in caso di reale incapacità ad organizzare un servizio decente, dall'intervento pubblico.
    Allora, non ho niente da ridire al riguardo alla libertà di scelta. Faccio anche a te la stessa domanda che avevo fatto a codino: non avendo le scuole private obbligo di essere ovunque, al contrario di quelle statali, come si fa a garantire ai genitori che essi potranno mandare i figli nel tipo di scuola che preferiscono?

    A me sembra che lo standard minimo da te proposto sia poca cosa rispetto a quello che è oggi richiesto per la cittadinanza attiva che citi. La storia e la geografia non sono importanti? Le materie tecniche, matematiche e scientifiche già così bistrattate in Italia non sono dovrebbero essere importanti visto che il mondo del lavoro oggi richiede molte di queste competenze (e mi sembra ovvio che il lavoro sia importante per un cristiano, quindi si dovrebbero volere dei figli capaci di lavorare). E la storia dell'arte, che qui in Italia va a braccetto con quella della Chiesa, non dovrebbe essere conosciuta? Io credo che lo stato debba imporre non un minimo, ma richiedere tanto alle scuole private, altrimenti esse si trasformano in diplomifici, parcheggi per i figli (visto con i miei occhi, come ho constatato che tali bambini sono quelli a cui l'animo s'inardisce per primo). Insomma benissimo la scuola privata, ma la formazione dovrebbe essere non minima, ma massima e spaziare molto anche nel pratico che in Italia è sempre visto come cosa di second'ordine (ci porteremo per sempre dietro gli strascichi della riforma Gentile ispirata all'idealismo).

    Mi farebbe piacere sapere anche la tua opinione sull'insegnamento della religione a scuola: perché è inefficace? (vedi la stessa domanda posta a codino)
    Così mi disse che quel giorno era uscita coi fiori gialli tra le mani perché finalmente la trovassi e che se non fosse successo si sarebbe avvelenata perché la sua vita era vuota. - M. A. Bulgakov

  3. #13
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    Predefinito Rif: Il cristianesimo e la scuola

    Citazione Originariamente Scritto da codino Visualizza Messaggio
    e se nascevo in Africa e non avevo manco da mangiare? :mmm:
    Bè, l'esempio dell'America l'hai fatto tu, mica io se tu avessi scritto dell'Africa, ti avrei risposto in merito

    Citazione Originariamente Scritto da codino Visualizza Messaggio
    la società funziona se è ORGANICA, cioè se ci sono delle differenze e soprattutto delle ECCELLENZE... in America POCHI - inevitabilmente, è un fatto automatico - possono raggiungere l'eccellenza, ed il sistema funziona... non è basato totalmente sulla nascita come nelle società aristocratche, ma anche un po' sul merito...
    Invece in Italia vogliamo livellare tutto, e dare la stessa educazione a tutti. Risultato: mediocrità generalizzata, niente eccellenze e niente classe dirigente con gli attributi...
    Era meglio al tempo dei duchi, conti e principi! :giagia:
    Siamo d'accordo sul fatto che non abbia senso voler dare la stessa educazione a tutti. Io sono convinto che sia giusto specializzarsi (magari anche in più di un campo) e che ogni tipo di educazione, pratica e teorica, abbia pari dignità in quanto alla società servono sia dottori e professori che spazzini e imbianchini. Ma bisogna per forza richiedere un minimo che non sia leggere, scrivere e far di conto. Anche per seguire la messa in latino ci vuole, se non la conoscenza del latino, la volontà di studiarsi un po' un messale bilingue etc. Lo stesso dicasi per la conoscenza della simbologia, la storia, l'arte cristiana. Non sono cose che rientrano nel leggere-scrivere-far-di-conto. Più che dei minimi bisogna darsi degli obiettivi alti. Poi per calare c'è sempre tempo.

    Citazione Originariamente Scritto da codino Visualizza Messaggio
    Io sono contrarissimo all'ora di religione...
    per un motivo pratico, perchè nella scuola moderna è diventata l'ora di ecumenismo (MAI E POI MAI lascerei/lascerò i miei figli assistere a quell'ora!)...
    per un motivo di principio, perchè TUTTE LE ORE devono essere "di religione": letteratura, scienze, storia, persino matematica...
    ok Ma quale sarebbe il motivo pratico per cui è diventata l'ora d'ecumenismo? In fin dei conti i programmi sono redatti assieme all'autorità religiosa e gli insegnanti sono scelti e formati dai vescovi. Insomma la chiesa ha l'opportunità di decidere quel che vuole e la butta via così? Roba da matti.
    Ultima modifica di napici; 15-02-10 alle 20:44
    Così mi disse che quel giorno era uscita coi fiori gialli tra le mani perché finalmente la trovassi e che se non fosse successo si sarebbe avvelenata perché la sua vita era vuota. - M. A. Bulgakov

  4. #14
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    Predefinito Rif: Il cristianesimo e la scuola

    Citazione Originariamente Scritto da eq... Visualizza Messaggio
    Questa domanda meriterebbe una lunga risposta, ma al momento posso solo limitarmi ad un piccolo consiglio metodologico...
    Capito, grazie per il contributo



    Citazione Originariamente Scritto da eq... Visualizza Messaggio
    Anche qui il discorso si fa ampio, ma d'altronde trovo un po' inutile pretendere qualcosa di diverso dalla scristianizzazione dall'istruzione pubblica di uno stato che definirei costituzionalmente ateo (aconfessionale per chi preferisce).
    No qui non siamo d'accordo. L'insegnante di religione viene formato e scelto esclusivamente dall'autorità ecclesiastica, lo stato non ha alcuna voce in capitolo sulla scelta di tali insegnanti, si limita a pagarli. Pretendere qualcosa di più nell'unico pezzo di scuola dove la chiesa può decidere autonomamente mi sembra il minimo. Come mi sembrerebbe pertinente interrogarsi sulle cause dell'insuccesso di tale insegnamento che non sono imputabili allo stato come tu ipotizzavi.
    Ultima modifica di napici; 15-02-10 alle 20:45
    Così mi disse che quel giorno era uscita coi fiori gialli tra le mani perché finalmente la trovassi e che se non fosse successo si sarebbe avvelenata perché la sua vita era vuota. - M. A. Bulgakov

  5. #15
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    Predefinito Rif: Il cristianesimo e la scuola

    Citazione Originariamente Scritto da napici Visualizza Messaggio
    Bè, l'esempio dell'America l'hai fatto tu, mica io se tu avessi scritto dell'Africa, ti avrei risposto in merito
    :gratgrat: che c'azzecca?:sofico:
    rispondevo che esistono delle disuguaglianze dovute alla nascita, ed è un fatto inevitabile...
    Siamo d'accordo sul fatto che non abbia senso voler dare la stessa educazione a tutti. Io sono convinto che sia giusto specializzarsi (magari anche in più di un campo) e che ogni tipo di educazione, pratica e teorica, abbiano pari dignità in quanto alla società servono sia dottori e professori che spazzini e imbianchini. Ma bisogna per forza richiedere un minimo che non sia leggere, scrivere e far di conto. Anche per seguire la messa in latino ci vuole, se non la conoscenza del latino, la volontà di studiarsi un po' un messale bilingue etc. Lo stesso dicasi per la conoscenza della simbologia, la storia, l'arte cristiana. Non sono cose che rientrano nel leggere-scrivere-far-di-conto. Più che dei minimi bisogna darsi degli obiettivi alti. Poi per calare c'è sempre tempo.
    credo che nei secoli molti analfabeti abbiano partecipato alla Messa "in latino" senza probemi...
    Ultima modifica di codino; 15-02-10 alle 20:40

  6. #16
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    Predefinito Rif: Il cristianesimo e la scuola

    Citazione Originariamente Scritto da codino Visualizza Messaggio
    eh vabbè, oggi i Carabinieri non avrebbero tempo: sono impegnati ad andare a prendere i bambini dalla mamma divorziata e portarli al papà divorziato...
    I carabinieri storicamente servivano per mandare a scuola i figli di quelle famiglie che, se avessero potuto, li avrebbero tenuti solo a lavorare (e nonostante tutto questo succedeva). Sappiate che ancora oggi ci sono famiglie che vorrebbero evitare di mandare i figli a scuola e se potessero se li terrebbero a casa alla televisione e ai videogiochi tutto il giorno.
    Così mi disse che quel giorno era uscita coi fiori gialli tra le mani perché finalmente la trovassi e che se non fosse successo si sarebbe avvelenata perché la sua vita era vuota. - M. A. Bulgakov

  7. #17
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    Predefinito Rif: Il cristianesimo e la scuola

    Citazione Originariamente Scritto da napici Visualizza Messaggio
    No qui non siamo d'accordo. L'insegnante di religione viene formato e scelto esclusivamente dall'autorità ecclesiastica, lo stato non ha alcuna voce in capitolo sulla scelta di tali insegnanti, si limita a pagarli. Pretendere qualcosa di più nell'unico pezzo di scuola dove la chiesa può decidere autonomamente mi sembra il minimo. Come mi sembrerebbe pertinente interrogarsi sulle cause dell'insuccesso di tale insegnamento che non sono imputabili allo stato come tu ipotizzavi.
    La prima cosa che mi viene in mente è che i programmi per l'irc, sono ministeriali, anche se concordati con la CEI.

    A volte l'unica cosa peggiore del pubblico è il misto pubblico-privato. :giagia:
    Dio scrive dritto anche sulle righe storte degli uomini.

  8. #18
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    Predefinito Rif: Il cristianesimo e la scuola

    Citazione Originariamente Scritto da codino Visualizza Messaggio
    :gratgrat: che c'azzecca?:sofico:
    rispondevo che esistono delle disuguaglianze dovute alla nascita, ed è un fatto inevitabile...
    io rispondevo nel merito al tuo esempio. Poi siamo d'accordo sul fatto che esistano disuguaglianze alla nascita.

    Citazione Originariamente Scritto da codino Visualizza Messaggio
    credo che nei secoli molti analfabeti abbiano partecipato alla Messa "in latino" senza probemi...
    Vero, com'è vero che una delle maggiori scuse (senza senso ma tant'è) per l'abolizione della vecchia messa è stata che il latino non si capisce, che il popolo non è partecipe. Con un maggior livello d'istruzione questa scusa non avrebbe retto.

    Poi quando il rito tridentino fu abolito, e sono sicuro che già lo sai, gl'intellettuali furono fra i pochi laici ad appellarsi al papa perché esso non fosse distrutto. Credo che tu conosca il testo dell'appello al papa da parte degli intellettuali, ma vale la pena di riportarlo e di evidenziare alcune parti:

    Appello per il mantenimento della Messa inviato alla Santa Sede

    Il seguente appello per il mantenimento della messa romana tradizionale è stato trasmesso da Londra alla Santa Sede. Appelli consimili - ecumenici e apolitici - sono pervenuti anche da altri paesi.

    "Uno degli assiomi dell'informazione contemporanea, anche religiosa, è anche che l'uomo moderno, soprattutto l'intellettuale, sarebbe divenuto intollerante di tutte le forme della tradizione e ansioso di sopprimerle o sostituirle.

    Come molte altre, questa apodittica affermazione è falsa. Anche oggi, come nel passato, è proprio la cultura a riconoscere più ampiamente il valore delle tradizioni e ad allarmarsi più vivamente per i pericoli che la minacciano.

    È evidente che se un ordine insensato decretasse la demolizione totale o parziale di tutte le basiliche e le cattedrali, sarebbe ancora una volta la cultura - al di là di qualunque tendenza o confessione - a levarsi per prima, e con orrore, contro la possibilità di una tale follia.

    Si dà il caso però che basiliche e cattedrali siano state edificate dai popoli cristiani per celebrarvi un rito antico duemila anni, che fino a pochi mesi era una tradizione universalmente vivente. Alludiamo alla messa cattolica tradizionale. Essa, secondo informazioni recenti, dovrebbe cessare di esistere alla fine del 1971.

    Anche a non voler considerare qui l'esperienza religiosa e spirituale di milioni di persone, questo rito, nei suoi magnifici testi latini, ha dato vita a una folla di opere infinitamente preziose: non soltanto di mistici e dottori, ma di poeti, filosofi, musicisti, architetti, pittori e scultori tra i più grandi, in ogni paese e in ogni epoca. Si può ben dire, dunque, che esso appartiene alla cultura universale non meno di quanto appartenga alla Chiesa e ai fedeli.

    In una civilizzazione materialistica e tecnocratica che minaccia sempre più la vita stessa dello spirito e dell'intelletto nella sua espressione creativa originaria - la parola - sottrarre agli uomini questa parola in una delle sue massime manifestazioni appare particolarmente disumano.

    I firmatari di questo appello - eminentemente ecumenico e apolitico - rappresentano ogni ramo della cultura moderna internazionale. Essi chiedono con la massima gravità alla Santa Sede di Roma di voler considerare a quale tremenda responsabilità andrebbe incontro di fronte alla storia dello spirito umano se non consentisse a lasciar vivere in perpetuità la messa tradizionale, sia pure a fianco di altre forme liturgiche".

    fonte
    Insomma, io sarei per puntare in alto con l'istruzione, in tutti i campi. Poi ognuno darà il 2, il 5 o il 10 a seconda di quello che possiede
    Ultima modifica di napici; 15-02-10 alle 21:13
    Così mi disse che quel giorno era uscita coi fiori gialli tra le mani perché finalmente la trovassi e che se non fosse successo si sarebbe avvelenata perché la sua vita era vuota. - M. A. Bulgakov

  9. #19
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    Predefinito Rif: Il cristianesimo e la scuola

    Citazione Originariamente Scritto da napici Visualizza Messaggio
    I carabinieri storicamente servivano per mandare a scuola i figli di quelle famiglie che, se avessero potuto, li avrebbero tenuti solo a lavorare (e nonostante tutto questo succedeva). Sappiate che ancora oggi ci sono famiglie che vorrebbero evitare di mandare i figli a scuola e se potessero se li terrebbero a casa alla televisione e ai videogiochi tutto il giorno.
    meglio, così non rompono il ca22o a chi vuole studiare!

  10. #20
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    Predefinito Rif: Il cristianesimo e la scuola

    Citazione Originariamente Scritto da napici Visualizza Messaggio
    ...

    Vero, com'è vero che una delle maggiori scuse (senza senso ma tant'è) per l'abolizione della vecchia messa è stata che il latino non si capisce, che il popolo non è partecipe. Con un maggior livello d'istruzione questa scusa non avrebbe retto.
    anche con un MINORE, a quanto pare... visto che è utopistico che tutti conoscano il latino come l'italiano...
    Ultima modifica di codino; 15-02-10 alle 21:12

 

 
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