L'assurda situazione dell'informazione italiana

[Eyes Only (POL)]

Lasciamo stare che abbiamo in italia un uomo solo che possiede la metà della TV, dell'editoria, e dell'informazione. Lasciamo stare che quasi tutta l'altra metà della TV + statale ed è stata sotto il controllo dello stesso uomo. Ma pensiamo un pò ai giornali. Com'è possibile che in italia siano così pochi i giornali capaci di fare un titolo chiaro su come si sono svolti i fatti? quasi tutti i quotidiani mettono in primo piano NON il fatto, bensì la loro opinione su un certo fatto. Poi, forse, in qualche trafilo, si ricordano anche di spiegare in cosa consiste il fatto, dimenticandosi di citare guardacaso tutti gli elementi che possono portare le opinioni da una parte, e citando tutti (e anche inventandoseli) gli opposti! Che ne so.. se un ragazzo ruba un melone, un giornale scrive IMPICCHIAMOLO! e il secondo POVERINO! e io devo PER FORZA conoscere l'opinione del giornalista prima della notizia, venendo così condizionato nella lettura di quest'ultima e trovandomi IMPOSSIBILITATO a cnoscere la notizia SENZA aver letto l'opinione, mentre è reso facilissimo, anzi favorito e suggerito, di leggere l'opinione senza leggere la notizia. Com'è possibile che i giornali facciano tutto tranne che dare notizie?? sono tutti approfondimenti d'opinione di partito..

[Airbus]

Hai sbagliato il titolo dovevi parlare di "disinformazione italiana"


la cosa grave, è che buona parte della popolazione che si scaglia tanto col "relativismo culturale" tanto combattuto da squallidi personaggi come Pera o Ratzinger, invece abbia pienamente appoggiato il relativismo di idee e di fatti, secondo il quale basta che una fonte esprima un pensiero o un presunto fatto e che questo vada accettato in maniera ideologica, fideistica, dogmatica

a questa opinione che dfiventa realtà, si contrappone (sempre ideologicamente) un'opinione realtà che però dice il contrario e che gli altri continueranno a sostenere

continuando a confrontarsi sulle opinioni non si potrà mai arrivare a stabilire dove stia la verità, se però una di queste due opinioni è predominante sull'altra almeno sul piano quantitativo, può produrre l'ìeffetto di essere più credibile e recepita dell'altra

[merello]

Beh devi sapere che nessun giornale nel mondo può fare un titolo assolutamente veritiero senza che esso sia stato modificato, involontariamente o volontariamente (non importa), dall'autore che ha un'idea e un certo modo di fare.

Tutti i quotidiani hanno un editore. Insomma, uno che paga gli stipendi. E' facile quindi, che il giornale di berlusconi non scriva contro berlusconi. Quello dei ds, conseguentemente, non insulti i ds, e così via...

E neanche il Corriere, che ha degli editori, farà altrettanto.

E, notizia delle notizie (stai attento questa è grossa!), neanche il quotidiano cubano scriverà mai qualcosa contro Fidel castro.

[Airbus]

non hai capito io punto merello


all'estero il giornalismo funziona che un giornale dà una notizia

qua si inizia con l'intervista a caio e a sempronio

nel primo caso ci può essere un'influenza data dal pensiero del giornalista o dalle volonntà dell'editore

nel secondo caso si mira a COSTRUIRE CIO' CHE DEVE ESSERE FATTO PASSARE E COSA NO



ecco perchè bufale clamorose in italia sono possibili senza difficoltà, perchè ciò che conta è riportare pareri che non verranno mai verificati

[merello]

Lo scoop (finto o vero che sia) vende. E, visto che d'amore non si vive ancora, la pubblicità paga quando si vendono più copie.

All'estero il giornalismo funziona come qua. Si deve vendere. Probabilmente alcuni giornali (non tutti, figuriamoci!) tendono a voler essere super partes nell'apparenza, ma solo nell'apparenza: evidentemente entra di più in cassa. Ma ho i miei dubbi. Tu stesso, che sei schierato, non puoi affermare che all'estero i giornali sono superpartes. Non lo sei tu. C'è già un difetto.

[Arthur]

l'informazione non è il fine dei media (cioè dei loro padroni) ma il mezzo, per fare soldi, direttamente, vendendo copie o indirettamente influenzando politicamente il lettore in favore di un partito, che poi ripaga l'editore con favori legislativi o amministrativi.
nessuno o quasi investe miliardi per dare a qualcuno notizie obiettive, ma solo per guadagnarci.
l'importante è saperlo.

[merello]

Ma chiaro. E' incomprensibile come nel 2007 ci sia gente che si faccia ancora le domande che si è fatto il forumista che ha aperto questa discussione.

[Airbus]

io non ho detto che sono superpartes

solo che stanno più ancorati alla realtà

anche voi in questo momento state dimostrando una sorta di relatisvismo informativo "è dappertutto così", "è tutto uguale"


mi spiace, ma non è tutto uguale

ad esempio in altri paesi non vedevo dai giornali riportare le notizie del papa non per dare la notizia di per sè, ma per usarle come fine politico.... quotidianamente per rimbecillire la popolazione

[Nelson]

Beh devi sapere che nessun giornale nel mondo può fare un titolo assolutamente veritiero senza che esso sia stato modificato, involontariamente o volontariamente (non importa), dall'autore che ha un'idea e un certo modo di fare.

Tutti i quotidiani hanno un editore. Insomma, uno che paga gli stipendi. E' facile quindi, che il giornale di berlusconi non scriva contro berlusconi. Quello dei ds, conseguentemente, non insulti i ds, e così via...

E neanche il Corriere, che ha degli editori, farà altrettanto.

E, notizia delle notizie (stai attento questa è grossa!), neanche il quotidiano cubano scriverà mai qualcosa contro Fidel castro.

Sì, ma prima dai la notizia, poi magari nel sottotitolo esprimi un giudizio o dai un po' di colore. Invece in Italia è già tanto che notizia e giudizio siano separati almeno nel testo dell'articolo. Spesso non succede neanche questo, e sì che mica è difficile: Where, When, What, Who. Poi puoi mettere How e le tue opinioni. Il giornalista (quello vero) non risponde all'editore, ma al lettore. L'editore intasca i soldi delle vendite, non deve interessarsi a quello che scrive il giornalista. Gli editori che non fanno così poi cacciano i Montanelli perché non gli serve che il giornale venda, ma che gli procuri i mezzi, anche illeciti, per prendere i soldi con meno fatica da un'altra parte.

[merello]

io non ho detto che sono superpartes

solo che stanno più ancorati alla realtà

anche voi in questo momento state dimostrando una sorta di relatisvismo informativo "è dappertutto così", "è tutto uguale"


mi spiace, ma non è tutto uguale

ad esempio in altri paesi non vedevo dai giornali riportare le notizie del papa non per dare la notizia di per sè, ma per usarle come fine politico.... quotidianamente per rimbecillire la popolazione

Visto? Ti sei risposto da solo. Tu credi che dare una notizia del Papa vuole dire rimbeccillire la popolazione. Io credo di no. Il relativismo nell'informazione è insito nel mondo dell'informazione stesso.